LAB6A_Buondonno-Contiguglia_Via Ostiense_Effetti della vegetazione sul contesto urbano

  • Posted on: 6 May 2016
  • By: Fabio Buondonno

La piacevole sensazione che si prova, quando si è riparati dalla folta chioma di un albero, scaturisce dalle variazioni, dai cambiamenti, che questo genera nello spazio in cui si inserisce. Questa immagine, che spesso associamo ad una realtà bucolica, appartiene invece anche al contesto urbano, al costruito, per intendersi. Gli alberi, o più in generale la vegetazione, all’interno di una città, non rappresentano solo elementi di decoro urbano, ma sono infatti delle componenti, spesso essenziali, la cui presenza o assenza causa mutamenti nella maniera in cui si vivono gli spazi: in estate, per esempio, una piazza assolata sarà meno vissuta di una analoga con delle alberature in grado di generare delle ombre.

Non è un caso infatti se spesso sono concentrate maggiormente nelle zone residenziali rispetto a quelle industriali/produttive: guardando il quartiere Ostiense a Roma risulta evidente come ci sia una maggiore densità di alberature nel primo tratto di via Ostiense, partendo dall’omonimo piazzale, e nella zona urbanistica di Garbatella, rispetto alle aree dello stabilimento Italgas e degli ex Mercati Generali.

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Per il nostro studio delle alberature abbiamo preso in considerazione i Platani e gli Alberi di Giuda nel primo tratto di via Ostiense, dove, per altro, è situato l’edificio che è stato interessato dalle precedenti consegne (studio delle ombre e Solar Analysis).

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In rosso l'edificio interessato dalle prime consegne

Per prima cosa abbiamo dovuto modellare le due tipologie di alberi utilizzando il programma Formit 360 Pro.

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MODELLAZIONE DEL PLATANO

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Si inizia dalla realizzazione del tronco: disegnata una base circolare con lo strumento Circle, si copia più volte con il comando Array (AR), in corrispondenza dell’asse verticale, settando il numero dei nuovi elementi da realizzare (in questo caso due) e l’altezza totale dell’oggetto finale (2.4 m).

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Successivamente si scalano gli elementi in base alle sezioni considerate: la base misura circa 0.9 m, a metà fusto 0.6 m e in cima 0.5 m.

Lo strumento Scale non funziona come su altri programmi (Autocad, Rhinoceros ecc), in quanto la variazione dimensionale si controlla con un valore percentuale e, pertanto, sono necessari alcuni calcoli.

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Queste operazioni sono state eseguite al fine di poter successivamente creare una superficie, che si sviluppi attorno alle sezioni realizzate, grazie al comando Loft (LO). Cliccando sulla sua icona, il programma fa accedere ad uno spazio di lavoro dove selezionare le superfici (le superfici, non i bordi) necessarie all’estrusione. Terminata la selezione cliccare sul tasto finish cosicché il programma possa iniziare l’operazione.

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Si può quindi fare la stessa cosa per la chioma del platano.

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Qualora il risultato non sia soddisfacente si può tornare indietro e aumentare il numero di sezioni così da approssimare sempre meglio la forma dell’oggetto. In questo caso sono state aggiunte in corrispondenza della cima e della base della chioma dove la variazione della curva è più rapida.

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Una volta soddisfatti del prodotto finale conviene unire gli oggetti in un unico gruppo (Create Group), soprattutto in previsione di importazioni in differenti file e modelli tridimensionali.

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MODELLAZIONE DELL’ALBERO DI GIUDA

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Le stesse operazioni sono state eseguite per la realizzazione dell’altra tipologia di albero con una variazione: mentre nel primo caso le sezioni considerate erano simmetriche rispetto all’asse verticale, nel secondo si è deciso di alterare questa simmetria, per cercare di dare un aspetto più naturale all’albero.

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IL SITO, IL COLLOCAMENTO DEGLI ALBERI, LE DIFFERENZE

Per comprendere meglio gli effetti della vegetazione nel contesto urbano è stato preso come oggetto di studio il tratto di strada di via Ostiense che va dalla omonima piazza fino al ponte della stazione ferroviaria

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Successivamente sono stati collocati gli alberi, i Platani nella corsia centrale della strada e gli Alberi di Giuda in corrispondenza dei marciapiedi.

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Dunque è stato svolto un confronto fra la quantità di radiazione solare incidente (su edifici e strade) in assenza e in presenza delle alberature.

(Conviene settare le camere di visualizzazione e di settare gli alberi su layer diversi da quelli del fabbricato. Inoltre si suggerisce di non selezionare anche le superfici degli alberi per la Solar Analysis in quanto si possono riscontrare dei problemi e il programma può interrompere il suo funzionamento)

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Dalle immagine si vede come l’introduzione degli alberi diminuisca la radiazione incidente. Dati alla mano (se si orbita con il mouse su una qualsiasi superficie viene restituita la radiazione in KWh/mq), prendendo ad esempio la strada, risulta che la radiazione che la colpisce, il cui valore oscilla fra gli 800 e i 1000 KWh/mq diminuisce ad un range di valori compreso tra 300 e 500 KWh/mq. Questo significa che si è circa dimezzata.

 

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Venerdì, 6 Maggio, 2016 - 01:25