LAB6_Studio della vegetazione nel contesto urbano_Via Sabotino, rione Prati, Roma
La presenza di vegetazione rappresenta una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita in città. Questa, infatti, contribuisce a mitigare gli effetti negativi dovuti alle azioni antropiche e a migliorare il microclima urbano.
Sono state prese in esame due specie arboree, Il bagolaro e il Prunus cerasifera Nigra, per studiarne gli effetti sul contesto urbano.
BAGOLARI: Il bagolaro (Celtis australis L.) è un grande albero caduco, spontaneo e molto longevo, riesce a vivere anche 2-3 secoli. Diffuso in Europa meridionale, Asia occidentale e Africa settentrionale. Può raggiungere i 25 m di altezza. Il tronco è abbastanza breve, robusto e caratterizzato (in età adulta) da possenti nervature, con rami primari di notevoli dimensioni, mentre quelli secondari tendono a essere penduli. La chioma è piuttosto densa e quasi perfettamente tondeggiante. Le foglie sono ovali-lanceolate, seghettate, con la pagina superiore verde scuro e la pagina inferiore più chiara e pubescente. In primavera produce infiorescenze ascellari biancastre, che tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno danno luogo a drupe verdi, tondeggianti, commestibili, che divengono quasi nere a maturazione.
PRUNUS CERASIFERA NIGRA
La Prunus cerasifera Nigra è un arbusto deciduo che fa parte della famiglia Rosaceae. Per raggiungere il suo massimo vigore sono necessari all’incirca 20-50 anni. Originario dell'Europa orientale e dell'Asia è diffuso in gran parte d’Europa. Può raggiungere un’altezza compresa tra 8 e 11 metri. Il tronco risulta sinuoso, presto ramificato, con corteccia di colore bruno-rossiccio, fessurata e squamata negli esemplari adulti. È caratterizzato da chioma espansa, di forma ovale-globosa con foglie rosso porpora per tutta la stagione vegetativa. Le foglie sono lunghe fino a 6 cm, decidue, ovate o ellittiche, con breve picciolo e margine finemente dentellato; la pagina superiore è lucida di colore verde scuro o porpora nelle varietà derivate, la pagina inferiore più chiara con peli lungo le nervature. I frutti sono delle drupe globose o ellittiche del diametro di 2-3 cm, di colore giallo o rosso cupo, simili alle prugne e contiene un grande seme.
Le due tipologie di alberi sono state modellate con il programma Formit 360 Pro.
Procedimento per la modellazione del Prunus cerasifera Nigra:
Per modellare il troco si parte da una base circolare, utilizzando il comando Circle, posta al centro degli assi. Premendo il tasto destro sopra la circonferenza appena disegnata, è possibile usufruire del comando Array, per copiare la stessa circonferenza lungo l’asse verticale.
A questo punto è necessario inserire il numero dei nuovi elementi da realizzare e l’altezza totale dell’oggetto. Successivamente si scalano gli elementi in base alle sezioni considerate.
Tali operazioni sono necessarie al fine di poter creare una superficie, attorno alle sezioni, utilizzando il comando Loft.
Cliccando sull’icona, il programma richiede la selezione di tutte le superfici necessarie alla realizzazione dell’oggetto di studio.
Terminata la selezione il programma genera la superficie.
Si procede con le stesse operazioni per la realizzazione della chioma.
Tali operazioni sono state ripetute per la realizzazione dell’altra tipologia di albero, il Bagolare.
ANALISI DEL RAPPORTO TRA EDIFICI E VEGETAZIONE.
Lo studio sul verde è stato eseguito nel quartiere Prati, a pochi passi da Piazza Giuseppe Mazzini, in Via Sabotino, i cui confini sono delimitati naturalmente dalla vegetazione.
Confrontando alcune viste in presenza e assenza delle alberature è possibile constatare gli effetti della vegetazione sul contesto urbano.
Inoltre lo stesso confronto di viste, in presenza e assenza delle alberature, è stato svolto rispetto alla quantità di radiazione solare incidente, servendosi della Solar Analysis. Dall’analisi è risultato evidente come l’introduzione degli alberi diminuisca la radiazione incidente sulla strada e sulle facciate degli edifici.
Commenti
StefanoConverso
Lun, 16/05/2016 - 11:06
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Bello e ben fatto!
Si capisce molto bene l'impatto spaziale delle volumetrie arboree sulla percezione della strada, brave!
Ora non resta che vedere l'applicazione dello stesso concetto al progetto... di che laboratorio siete?
S.C.
StefanoConverso
Lun, 16/05/2016 - 11:06
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Bello e ben fatto!
Si capisce molto bene l'impatto spaziale delle volumetrie arboree sulla percezione della strada, brave!
Ora non resta che vedere l'applicazione dello stesso concetto al progetto... di che laboratorio siete?
S.C.
Moreno_Rossetti
Ven, 27/05/2016 - 17:28
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Grazie Professore,
Grazie Professore,
Siamo del laboratorio B (Palmieri). Stiamo cercando di applicarlo al progetto anche alla luce della lezione dello scorso giovedì.
StefanoConverso
Ven, 27/05/2016 - 23:30
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Beh allora aspetto con curiosità aggiornamenti!
Buon lavoro,
e grazie per aver assistito alla lezione, presto i video saranno online per documentarla
insieme ad alcune delle immagini proiettate.
S.C.