LAB6_Work in progress

  • Posted on: 30 May 2016
  • By: Baroni_Coppi

La volumetria finale del complesso prevede un edificio intensivo ad L addossato alle preesistenze di via Francesco Negri (di cui rispetta all'incirca l'altezza, senza dunque imporsi prepotentemente nel paesaggio circostante) e di via Giacomo Bove. Sull'angolo opposto del lotto (quello identificato dalle medesime vie) prenderà posto un volume parallelepipedo dalla base contenuta che spiccherà, invece, per la sua altezza, che sfrutterà tutte le potenzialità tipiche di un edificio a torre (viste panoramiche, emblema di quartiere). Questi due corpi saranno, infine, connessi tra loro mediante blocchi sospesi a ponte come chiusura del complesso, anch'essi di un rilevante pregio data l'altezza a cui verrebbero posizionati e le relative viste di cui godrebbero.

In una visione generale il progetto potrebbe essere identificato come un edificio a corte, ma di fatto lo spazio aperto che si viene a generare nel centro non è chiuso alla comunità, ma interagisce con essa, è aperto e fruibile grazie ai volumi di collegamento sospesi e quindi attraversabili solo dal fronte su via Giacomo Bove (la strada più tranquilla). Abbiamo previsto, invece, uno di questi parallelepipedi bassi su via Francesco Negri che impedisca l'accesso diretto al cortile dalla via più frequentata e che, allo stesso tempo, garantisca una continuità di facciata con l'edificio preesistente mediante una serie di locali che sarebbero dedicati ad attività commerciali.

Vista fronte su via Giacomo Bove:

Vista della corte sotto il ponte di ingresso:

Vista della corte - vetrine locali commerciali:

La scelta di caratterizzare il progetto con i ponti ha permesso non solo di creare una piazza interna parzialmente protetta e contemporaneamente viva nel quartiere, ma anche di assicurare l'ingresso di luce naturale generando spazi ben sfruttabili durante tutto l'anno in tutto il complesso. L'idea di corte semi-pubblica si disgrega a mano a mano che si sale, i tetti-giardino rappresentano piccole piazze sopraelevate strettamente legate alla vita dell'edificio e non del quartiere, da cui si possa godere di una bella vista e di una bella aria. Le ombre proiettate sui volumi e gli squarci di luce suggestivi sono un ulteriore elemento che scaturisce dalla razionale presenza di questi parallelepipedi netti, scanditi esclusivamente dalle linee oblique della struttura di cui sono composti (trave reticolare).

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Lunedì, 30 Maggio, 2016 - 16:36