Zona Marconi, Via Francesco Grimaldi
CONTESTUALIZZAZIONE
L'edificio preso in esame è situato a Roma, in via Francesco Grimaldi, in zona Marconi. La zona Marconi è un quartiere a carattere commerciale e residenziale, caratterizzata da un'alta densità abitativa, con palazzine di sette-otto piani, organizzate spesso con corte interna. Ha uno sviluppo lineare Nord-Sud lungo l'asse di viale Marconi, con diramazioni laterali, tra cui via Grimaldi. L'edificio in questione è un edificio in linea di otto piani a forma di "C", con i lati lunghi rivolti ad Est ed Ovest. Occupa un lotto irregolare insieme ad altri edifici residenziali di simile conformazione, affacciandosi a Nord su via Grimaldi e ad Est su via Aldini, mentre i restanti versanti danno su un corte interna in condivisione con le altre palazzine.
MODELLAZIONE
STEP 1_ Una volta aperto Vasari, si imposta per prima cosa l'unità di misura. Si clicca su Project Units dal menù Menage e si sostituisce meters cliccando nella colonna "formato" delle varie unità.
STEP 2_ Per importare l'area di studio, si clicca su Location dal menù Analyze. All'indirizzo di default impostato su Boston, si sostituisce il relativo indirizzo e cliccando su Import Site Image, viene importata automaticamente l'area di lavoro.
STEP 3_ A questo punto si può cominciare la modellazione. Per creare i volumi, andare sul menù Model e cliccare su Create Mass. Con il comando linea si ricalcano i perimetri degli edifici. Per estruderli, cliccare il comando Create Form ed impostare l'altezza voluta cliccando la freccia in alto e inserendo il rispettivo valore (nel nostro caso abbiamo considerato l'altezza del piano terra di 4 metri e i restanti piani di 3 metri). Alla fine dell'operazione, cliccare su Finish Mass.
STEP 4_ Per effettuare lo studio sul soleggiamento dell'edificio, cliccare su Sun Setting sulla barra in basso e impostare il periodo dell'anno e l'ora in cui si vuole effettuare lo studio. A fianco del Sun Setting, con il comando Shadows è inoltre possibile studiare l'ombreggiamento.
STEP 5_Per realizzare le viste cliccare su Menage quindi Camera e scegliere così il punto di vista desiderato e la direzione dell' inquadratura; è possibile che si debba reinserire l'orario e le ombre.
ANALISI SOLARE E CONSIDERAZIONI
Abbiamo effettuato uno studio del comportamento del sole e dell'ombreggiamento dell'isolato in cui è collocato il nostro edificio, concentrandoci in particolare in tre diversi momenti della giornata, (9.00, 13.00, 16.00), cercando di analizzare il comportamento solare sia a livello urbano che su i vari fronti dell'edificio in esame.
Nel giorno in cui abbiamo effettuato lo studio, il 19 marzo, abbiamo notato come il prospetto Nord che da su via Grimaldi sia sempre in ombra, anche a causa delle altezze degli edifici limitrofi e dell'alta vegetazione presente che scherma le poche radiazioni solari. Il fronte Est che si affaccia su via Aldini è caratterizzato da un prospetto lungo che riesce a godere della luce solare al mattino (alle 9 risultano illuminati solo i piani superiori); già dalle 13, tuttavia, la facciata cade in ombra a causa dell'altezza degli edifici e della sezione stradale troppo stretta in rapporto a tali altezze; l'unica porzione illuminata è un piccolo triangolino che si viene a formare dalla porzione di edificio leggermente in aggetto. Sul fronte Ovest, sui due lati corti della "C", come quello fotografato, il distacco rispetto all'edificio adiacente ha permesso di poter aprire delle finestre, che in questo periodo dell'anno prendono luce nelle ore centrali della giornata. Il fronte Sud, pur essendo l'affaccio privilegiato per l'esposizione, risulta tuttavia sacrificato dal contesto, in quanto gli edifici immediatamente intorno proiettano su di esso il loro cono d'ombra, garantendo luce solamente ai piani più alti.
Siamo poi passate ad effettuare uno studio dell'edificio all'interno del contesto, in corrispondenza dei solstizi ed equinozi. In entrambi i casi il fronte nord è sempre in ombra, ma anche negli altri, i momenti di irraggiamento sono pochi, non permettendo quasi mai che le facciate siano esposte in toto alla luce del sole. Il fronte est, in particolare, presenta un irraggiamento non omogeneo, in quanto l'isolato in cui è inserito l'edificio non ha un andamento rettilineo; la sua inclinazione fa in modo che l'edificio subito a sud del nostro proietti su quest'ultimo la sua ombra, e dunque il loggiato riesce ad essere sfruttato soltanto nelle ore pomeridiane estive.
Dall'analisi effettuata, risulta evidente come il fitto tessuto urbano della zona Marconi, combinato ad un'alta densità edilizia, abbia sacrificato molto l'illuminazione naturale. Oltre a risentirne gli alloggi (il nostro in particolare, essendo al primo piano), anche lo spazio urbano circostante non riesce a beneficiare della luce; la conseguenza è di avere un asse viario molto frequentato e trafficato, ma sempre in ombra. Questo può essere un aspetto positivo per quanto riguarda il comportamento estivo, ma al contempo rende la strada buia e poco confortevole. A questo scopo, prendendo in esame le conformazioni dei palazzi si nota come queste siano tali da presentare uno spazio comune interno ed ogni lato sia staccato dall'edificio ad esso limitrofo, in modo tale di massimizzare le aperture verso l'esterno.
Il contrasto con la Masdar City è evidente: nel nostro contesto non si è scelto l'ottimizzazione solare come logica costruttiva, mentre la città progettata da Foster and Partners ad Abu Dhabi riesce a dialogare con un contesto difficile come quello del territorio desertico, attraverso un'attenta combinazione di materiali, esposizione degli edifici e tecnologie costruttive. Tuttavia bisogna tener presente che quello della Masdar City risulta un caso di città progettata ex-novo, ponendo come obiettivo la sostenibilità, mentre Roma è una città in continua evoluzione, e quando è stata costruita la zona di Marconi si è cercato di soddisfare un'esigenza edilizia sempre maggiore, puntando sull'altezza degli edifici e lo sfruttamento del suolo. Non sono stati tenuti accorgimenti dal punto di vista dell'esposizione, mentre a nostro avviso una forma ad "L" o uno sviluppo longitudinale nord-sud avrebbe potuto garantire qualche beneficio in più.