Via Calvignano, Acilia (RM) e Via Aslago, Oltrisarco (BZ) - Es2
PARTE I - RADIAZIONE SOLARE EDIFICIO IN VIA CALVIGNANO, ACILIA (RM)
Per svolgere l'analisi della radiazione solare sull'edificio preso in esame nella prima esercitazione, continuiamo la modellazione attraverso la definizione dei particolari di facciata. Seguono i passaggi per l'aggiunta di elementi agettanti e la creazione di vuoti in facciata.
MODELLAZIONE PIENI E VUOTI
1. Come primo passo per la modellazione selezioniamo il solido su cui ci interessa realizzare agetti e vuoti.
2. Come passo successivo dal menù Modify|Mass, selezioniamo il comando Edit In-Place.
3. Con il comando Set Work Plane selezioniamo la facciata su cui andremo a lavorare.
4. Attraverso gli strumenti di disegno nel menù Model, selezioniamo lo strumento Rettangolo, in questo caso per creare la base di un balcone.
5. Una volta selezionato lo strumeto è possibile modificare le dimensioni direttamente selezionando l'elemento disegnato. I passaggi successivi descrivono come eseguire un'estrusione.
6. Selezionando un lato dell'elemento creato e premendo sulla tastiera il tasto Tab ho la possibilità di creare l'elemento agettando utilizzando le frecce arancioni che compaiono in prossimità dell'elemento selezionato.
Dell'elemento aggettante creato posso modificare le dimensioni sempre utilizzando la quota laterale che permette la variazione di profondità, che risulta meno precisa, quindi più approssimata, con l'utilizzo delle frecce.
Per la creazione di un vuoto eseguo gli stessi passaggi fino al punto 6, in cui vado a selezionare l'elemento con il tasto Tab da tastiera.
7. Dal menù Modify|Form, selezioniamo la tab Create Form e dal menù a tendina Void Form, nel caso della creazione del vuoto. L'opzione Solid Form serve, invece, a creare un agetto; possiamo utilizzare questo come metodo alternativo a quello precedentemente illustrato per la creazione di qualsiasi elemento agettante
8. Nell'immagine si può vedere l'effettiva creazione del vuoto proprio attraverso l'elemento arancione che si va a formare, che definiremo, attraverso le quote o le frecce, nella sua effettiva profondità.
Utilizzando questi passaggi abbiamo modellato l'edificio preso in esame, aggiungendo anche gli alberi che si trovano all'interno del lotto.
ANALISI DELLA RADIAZIONE SOLARE
Una volta dettagliata la facciata del nostro edificio, possiamo passare all'analisi della radiazione solare, in modo da poter osservare come il sole influenzi le superfici dell'edificio, nelle varie stagioni.
Seguono i passaggi per arrivare ad un'immagine che descriva la radiazione solare.
1. Dal menù Analyze, seleziono la tab Solar Radiation.
2. Segue l'apertura del menù specifico Solar Radiation in cui si possono cambiare e modificare molti parametri, in particolare si devono seguire i seguenti passaggi:
A: Il primo passo è quello di selezionare il solido su cui effettuare l'analisi, cliccando la freccia in figura l'interfaccia ci mostra di nuovo i solidi creati, selezioniamo l'edificio che ci interessa e nell'interfaccia del Solar Radiation clicchiamo di nuovo sulla freccia affinché si attivi l'analisi sull'edificio selezionato.
B: Nel menù del Sun Settings, apriamo l'interfaccia Sun Settings cliccando sul rettangolo vicino alla scritta Summer Solar Study, seguono i passaggi inerenti la seconda tab dell'immagine.
B1: Nel punto Solar Study selezioniamo Multi-Day, in modo da non avere un'istantanea (Still) o l'analisi di un singolo giorno (Single Day), ma appunto di più giorni.
B2: Nel menù Presets selezioniamo Summer Solar Study (nel caso di altre stagioni variamo questo aspetto).
B3: Spuntiamo il comando Sunrise to sunset.
B4: Selezioniamo il livello zero.
B5: Dopo aver cliccato Apply, diamo il comando Ok.
C: Tornando al menù del Solar Radiation Settings, spostiamo da 50 a 100 l'accuratezza dell'analisi.
Nel Data Display selezioniamo
D: Type, Cumulative.
E: Unit, KWh/m²
F: Style, Solar Radiation Default
Al termine dei passaggi clicchiamo Close per ottenere l'analisi.
ESTATE
In estate è favorita la porzione di facciata a Nord-Ovest, risultando molto gradevole durante il periodo estivo, in modo contrario alla zona notte a Sud-Est che riceve per buona parte della giornata un'intensa radiazione solare.
Poiché l'edificio è reduce di un recentissimo restauro, non vi sono in facciata elementi che testimonino problemi relativi a muffe o umidità, ma ci sono degli elementi che in qualche modo sono testimoni delle conseguenze del diversa posizione e quindi del diverso irragiamento ricevuto: gli infissi. In questa casa sono presenti infissi in legno, che si degradano in modo ben diverso a seconda della loro posizione: gli infissi che si trovano sulla facciata a Sud-Est richiedono molto più spesso una manutenzione, mentre quelli che si trovano sulla facciata Nord-Est e Nord-Ovest sono in una condizione migliore. Possiamo stimare che le finestre che si trovano a Sud-Est per essere sempre in ottimo stato dovrebbero essere manutenute molto più spesso di quelle a Nord-Est e Nord-Ovest.
La prima immagine rappresenta un infisso esposto a Sud-Est mentre la seconda uno esposto a Nord-Ovest.
Un altro aspetto, che non può essere fotografato ma descritto, riguarda la copertura. La metà di bifamiliare che abbiamo analizzato ha in sommità per una buona porzione una copertura, che l'altra metà di bifamiliare non ha. Si può osservare dalle immagini che il solaio di copertura senza copertura riceve direttamente la radiazione trasmettendola negli spazi interni (di cui però non conosciamo la disposizione). Possiamo parlare sicuramente della situazione della bifamiliare con la copertura: prima della ristrutturazione non vi era il tetto ventilato di copertura e durante il periodo estivo seppure la facciata a Nord-Ovest non fosse particolarmente irraggiata, la condizione del solaio di copertura causava un consistente apporto di calore all'interno dell'intero appartamento durante tutto l'arco della giornata. Attualmente la zona giorno si trova al di sotto della porzione di tetto ventilato e questo permette di vivere nella zona giorno in condizioni molto più comfortevoli, che permettono la riduzione dell'utilizzo di mezzi di condizionamento. Per quanto riguarda la zona notte, questa riceve un forte irraggiamento sia dalla porzione di terrazzo scoperto che dalla facciata, orientata a Sud-Est.
PRIMAVERA
Oltre agli aspetti già descritti nel periodo estivo, possiamo aggiungere una considerazione sui balconi: fin dal periodo primaverile possiamo notare come il balcone del secondo piano che si affaccia a Nord-Est sia più soggetto alla radiazione solare rispetto a quello che si affaccia a Nord-Ovest. Proprio per questo motivo, a partire dal mese di marzo, siamo soliti spostare le piante dal balcone a Nord-Est a quello a Nord-Ovest, poiché l'intensità del sole di questi mesi più caldi spesso porta a rovinare consistentemente i fiori, che sull'altro balcone risultano notevolmente più a riparo. Questo fatto che si ripete ogni anno, supporta i risultati di questa analisi.
AUTUNNO
INVERNO
In inverno risulta molto più piacevole la zona notte, in quanto riceve per la maggior parte della giornata il sole, che arriva nella zona giorno solo oltre le ore più intense. In queste condizioni è migliore la condizione del terrazzo senza copertura. In generale l'intera bifamiliare non ha mai avuto particolari casi di umidità e di muffe, per questo possiamo dire che per quanto riguarda la radiazione solare, l'orientamento dell'edificio non è particolarmente problematico, e la sua non prossima contiguità con altri edifici che lo schermano non crea disagi o aree che si degradano maggiormente.
Per quanto riguarda il suolo possiamo fare un'osservazione che vale per il periodo autunnale, invernale e parzialmente in primavera: le porzioni di suolo prossime all'edificio a Nord-Ovest e Nord-Est raggiungono temperature minori rispetto a quelle a Sud-Est. Questo comporta che la parte di giardino a Sud-Est sia poco gradevole durante il periodo estivo, mentre nelle altre due porzioni non si raggiunge questo tipo di situazione e sono molto più adatte alla permanenza e ad un'utilizzo piacevole, soprattutto d'estate.
In questo tipo di analisi di default nella scala cromatica abbiamo che il colore blu rappresenta le temperature più calde e in rosso abbiamo quelle più fredde; per questa analisi li invertiamo. In ogni caso è possibile scegliere qualsiasi tipo di colore per rappresentare questa scala cromatica. Si può modificare questa opzione aprendo il menù Solar Radiation > Style > Color come si può vedere nella seguente immagine.
Oltre questo tipo di analisi della radiazione solare per colore possiamo effettuare un'analisi numerica. Seguono i passaggi per ottenerla.
RADIAZIONE SOLARE NUMERICA
1. Dal menù Analyze, apriamo la tab Solar Radiation ed abbiamo il menù Settings.
2. Cliccando lì dove abbiamo posizionato il rettangolo nella prima interfaccia si apre un'altra interfaccia per l'impostazione Style. Clicchiamo l'icona per crearne uno nuovo.
4. Spuntiamo l'opzione per l'analisi numerica, Markers with text, rinomianiamo il nuovo stile di analisi che stiamo andando a creare nello spazio Name, e diamo l'ok.
5. Tornando all'interfaccia Analusis Display Styles eseguiamo questi passaggi:
5.1 Selezionare lo stile creato nel menù a sinistra dell'interfaccia;
5. 2 Scegliere la forma nel Settings > Marker >Shape nel menù a tendina;
5.3 Scegliere la grandezza in Size;
5.4 Nel menù Text Annotation scegliere lo stile numerico;
5.5 Nel Rounding scegliere le cifre decimali nel menù a tendina.
Terminare cliccando ok.
Seguono le immagini relative all'analisi effettuata sui vetri degli infissi.
Nella prima immagine (porzione dell'edificio a Sud-Est) risulta che le temperature più alte si registrino nel primo piano, infatti la presenza del balcone permette una parziale schermatura del vetro al piano terra con conseguente diminuzione dei valori registrati. Dall'analisi risulta inoltre che il vetro al di sotto del balcone (seconda immagine, porzione dell'edificio a Nord-Ovest), ha valori ridotti rispetto a quelli del vetro nel secondo piano, sempre per lo stesso criterio che si ripete a Sud-Est, ma in questo caso il balcone a nord-ovest non ha la stessa importanza dell'agetto a sud-est.
PARTE II - ANALISI DELL'AREA DI PROGETTO - LAB. 6C
L’area di progetto si trova a Bolzano, comune italiano e capoluogo dell’omonima provincia autonoma in Trentino Alto Adige. Ci troviamo in particolare nel Quartiere di Oltrisarco – Aslago (Oberau – Haslach), in Via Aslago (Haslacherstrasse). La zona in cui è collocata l’area è a carattere industriale, è circondata dal fiume Isarco, dalla ferrovia e dall’autostrada del Brennero, l’A22; un altro elemento fondamentale per l’area è la presenza del Colle dei Contadini – Bauernkohlern, che raggiunge un’altezza massima di 1615 metri e costituisce una riserva naturale.
Eseguiamo la modellazione dell'area inserendo nel lotto l'ipotesi progettuale.
Dopo aver inserito i solai all'interno dei vari volumi, attraverso i seguenti comandi arriviamo ad ottenere dati numerici relativi alle dimensioni degli edifici.
1. Dal menù Menage, selezioniamo Schedules > Schedule/Quantities per accedere alle impostazioni iniziali.
2. In New Schedule come primo passo diamo un nome alla Schedule, selezioniamo poi Mass fra le Category e Mass Floor.
3. In questa interfaccia selezioniamo Floor Area, Floor Perimeter, Floor Volume, Level e Mass:Family, scegliendoli nella colonna di sinistra aggiungendoli in quella di destra tramite il tasto Add. Diamo l'ok al termine e si apre la Schedule impostata di cui andiamo a modificare alcuni parametri tramite gli Edit che compaiono nelle Properties.
4. In questo menù andiamo a cambiare tramite Field Format le caratteristiche metriche dell'area, perimetro e volume; spuntiamo il calcolo dei totali.
5. Tramite il menù Format andiamo a modificare le unità di misura e i simboli delle unità stesse. Otteniamo in questo modo la seguente schedule.
6. Per ottenere dei risultati totali eseguiamo i seguenti passaggi.
Tramite il tasto Edit nelle Properties riapriamo questa interfaccia in cui andiamo a selezionare nella tab Sorting/Grouping Mass:Family, spuntiamo Footer > Totals Only e Grand Totals > Totals Only e diamo l'ok per avere all'interno della Schedule i totali.
7. Infine otteniamo la seguente Schedule.
Analisi delle ombre nell'area di progetto
Equinozio di primavera
Solstizio d'estate
Equinozio d'autunno
Solstizio d'inverno