Lab 6A_Analisi progetto

  • Posted on: 10 May 2015
  • By: Blasi_Elia

Nella precedente consegna abbiamo presentato le nostre due idee di progetto iniziali, entrambe composte da tre volumi che articolano l’area situata tra Viale Trastevere e Via Crescenzo del Monte, in prossimità della stazione Trastevere.
Ad oggi ci siamo concentrate sullo sviluppo di una delle due idee, definendo meglio le forme degli edifici e la connessione tra di essi, in maniera tale da rafforzare l’identità del progetto e da garantire una distribuzione intelligente delle diverse funzioni richieste.

Screenshot 2015-05-10 21.53.51_0.jpgPlanimetria: la "torre", in alto, e le due "stecche", in basso.

 

Vasari 3D (2).jpg

Il progetto si compone di un edificio più alto che chiameremo per comodità “la torre”, di nove piani, posto in continuità con l’edificio a "L" preesistente che dà su Viale Trastevere, in maniera tale da “tappare” la facciata cieca di quest’ultimo. La torre costituisce una "micromondo", una sorta di unità autonoma, in cui il piano terra è interamente occupato da servizi a disposizione dei piani superiori, costituiti quasi totalmente da alloggi ad albergo.
Il dislivello tra le due strade si supera attraverso il piano seminterrato dell'edificio centrale; questo presenta servizi al piano terra e minialloggi ed alloggi a doppio affaccio ai cinque piani superiori; il terzo edificio invece, prospiciente su Viale Trastevere, è alto sei piani e presenta sempre servizi al primo piano e minialloggi ed alloggi ai piani superiori. Le due "stecche" sono collegate tra loro da un corpo vetrato sulla piazza e dalla forma irregolare che si sviluppa per un’altezza di quattro piani e ospita servizi, in continuità con la parte terminale dell’edificio che dà su Viale Trastevere.

Vasari 3D (1).jpg

ANALISI DELL'OMBREGGIAMENTO

1) Gli edifici e la piazza

A questo punto abbiamo analizzato l'ombreggiamento sulle facciate degli edifici, focalizzandoci su quelle più problematiche esposte ad Ovest e a Sud, e sulla piazza centrale, in modo da immaginarne la vivibilità e il comfort nei momenti più significativi dell'anno: solstizi ed equinozi.
PicMonkey Collage estate_0.jpg

Solstizio d'estate

Notiamo che la piazza centrale risulta ombreggiata per buona parte della mattinata e, presumibilmente (sebbene non siano mostrati anche gli orari oltre le 17:00) anche nelle tarde ore del pomeriggio. Il problema riguarda perlopiù le ore centrali della giornata, come d'altronde era prevedibile, in cui la piazza è quasi interamente assolata. Il problema potrà essere aggirato tramite la giusta collocazione di alberi caducifoglie, che garantirebbero il giusto ombreggiamento nei mesi estivi. Le facciate meno soleggiate degli edifici risultano quelle esposte a Nord e la facciata esposta ad Ovest della stecca centrale, che riceve l'ombra degli altri due per tutta la mattinata.

 

PicMonkey Collage inverno.jpg

Solstizio d'inverno

Notiamo che le facciate più penalizzate sono quelle "interne" che danno sulla piazza, eccezion fatta per la facciata Sud della torre, favorita dall'esposizione. La piazza, inoltre, diventa ben illuminata e piacevolmente fruibile solo nelle poche ore centrali del pomeriggio, ma si ricordi anche che questa non è una corte, né tantomeno interamente chiusa sui tre lati: essa infatti presenta punti di passaggio tra Viale Trastevere e Via Crescenzo del Monte, anche attraverso il corpo di collegamento tra le due stecche sopraelevato,pertanto non crediamo si possa generare un ambiente eccessivamente buio o o soggetto ad umidità nelle ore in cui la piazza è in ombra.

 

PicMonkey Collage equinozio.jpg

Equinozio di primavera

Abbiamo scelto l'equinozio di primavera come rappresentativo di entrambi gli equinozi, in cui la situazione di ombreggiamento e altezza del sole è pressoché simile. Le immagini mostrano che la piazza appare ben progettata per le "mezze stagioni", in quanto, fatta eccezione per la mattinata, da mezzogiorno in poi essa presenta un buon equilibrio di aree soleggiate e aree in ombra, costituendo un piacevole spazio aperto ben illuminato ma che presenta anche zone riparate dove sostare nelle ore più calde.

 

2) Il corpo vetrato di collegamento
Ci è sembrato significativo anche mostrare come il corpo vetrato dalla forma irregolare che collega le due stecche non sembri costituire un rischio per il comfort termico interno: la sua esposizione infatti è favorevole, in quanto, la grande vetrata prevista, in continuità con la facciata dell'edificio, è esposta a Nord, e pertanto è in ombra per la maggior parte della giornata, anche in estate.

estate 12 (1).jpg   equinozio 12 (1).jpg
Solstizio d'estate, ore 12:00.                                                              Equinozio di primavera, ore 12:00.

inverno 12 (1).jpg Solstizio d'inverno, ore 12:00.   

 

 

ANALISI DELLA RADIAZIONE SOLARE

1) Gli edifici e la piazza

radiazione primavera.pngPrimavera

radiazione autunno.jpgAutunno

radiazione estate.jpgEstate

radiazione inverno.pngInverno

Anche qui abbiamo focalizzato l'analisi sulle facciate degli edifici esposte a Sud e ad Ovest, immaginando che siano quelle che ricevono una quantità maggiore di radiazione solare durante l'anno. Notiamo come, tra le facciate "interne" degli edifici che danno sulla piazza, quella esposta ad Ovest della stecca centrale sia, durante tutto l'anno, quella che riceve una minor quantità di radiazione solare: in inverno siamo intorno a valori massimi di 40 Kwh/mq, mentre in estate non adiamo oltre i 150 KWh/mq. L'analisi della radiazione solare ci ha permesso anche di chiarire il discorso della piazza, che non presenta poi un ammontare di radiazione così omogeneo e così alto come avevamo immaginato dallo studio delle ombre: infatti, il percorso del sole e durante la giornata e durante l'anno, fa sì che comunque in maniera alternata la piazza riceva le ombre dei tre edifici, mentre il problema nelle stagioni più calde è costituito dalla fascia centrale, dove in estate si raggiungono picchi di 330 Kwh/mq. Da qui la necessità ancora più impellente di progettare uno spazio aperto con alberi posizionati strategicamente e caduciformi, in maniera tale da non compromettere l'irraggiamento della piazza nelle stagioni più fredde.

 

2) Il corpo vetrato di collegamento

radiazione numerico primavera.jpgPrimavera

radiazione numerico autunno.jpgAutunnoradiazione numerico inverno.jpgInvernoradiazione numerico estate.jpgEstate

Abbiamo ritenuto utile effettuare un'analisi di tipo numerico della radiazione solare sul corpo vetrato di collegamento, per dimostrare che la scelta di vetrare una porzione piuttosto ampia di facciata non comprometterebbe in modo critico il comfort termico dei servizi posti all'interno (secondo le nostre previsioni, palestra a doppia altezza e bar panoramico). Infatti, la facciata vetrata è esposta a Nord e, riportando l'analisi della radiazione delle quattro stagioni, appare evidente come questa risulti bassa durante tutto l'anno: soffermandoci infatti sulla situazione più critica, ossia quell'estiva, notiamo come anche qui i valori massimi raggiunti siano assolutamente bassi (34.9 Kwh/mq).

Non abbiamo effettuato ulteriori e più specifiche analisi della radiazione sulle superfici in quanto il progetto non è ancora in uno stato avanzato, tant'è che non abbiamo ancora chiarito le aperture e le superfici vetrate, che potranno essere analizzate solo successivamente.

ANALISI METRATURA DEL PROGETTO

Infine, grazie al comando MASS FLOORS e quindi alla creazione dei livelli che costituiscono i piani del progetto, abbiamo creato una SCHEDULE per il nostro progetto che ci permettesse di evidenziare le metrature di ciascun piano e di confrontarle con le richieste del laboratorio.

Screenshot 2015-05-10 20.32.27.jpg

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Notiamo come l'area totale presenti un significativo esubero di metri quadri: ciò in parte è dovuto alla non considerazione delle doppie altezze dell'area destinata a servizi che dà sulla piazza, al fatto che le misurazioni sono state tutte effettuate al lordo, comprendendo quindi anche lo spessore murario, e al fatto che il progetto è ancora in divenire.

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Domenica, 10 Maggio, 2015 - 23:38