Analisi di un ACER CAMPESTRE

  • Posted on: 11 May 2015
  • By: lucia_mizzon

Procediamo in questa esercitazione con la modellazione di un albero 3D. L'analisi è stata effettuata su un albero di Acero oppio (ACER CAMPESTRE).

Descrizione: albero deciduo di piccole o medie dimensioni, 10-20-(22) m, con tronco spesso sinuoso e chioma abbastanza densa che diviene rotondeggiante; di crescita non molto sostenuta in gioventù, diventa presto lenta, è poco longevo da 120-150 anni al massimo. 
La corteccia del tronco da giovane è giallastra e a volte un po' suberosa, diventa presto bruno grigiastra chiara e si forma un poco profondo ritidoma solcato longitudinalmente e formato da piccole placche rettangolari abbastanza persistenti.

I rametti dell'anno sono bruni e fini, con una leggera pubescenza che normalmente scompare durante la stagione vegetativa, portano gemme piccole e rossastre pluriperulate appressate al rametto e con perule pelose nella parte superiore. 
I rametti degli anni precedenti possono formare delle evidenti creste longitudinali suberose come in Liquidambar e alcuni Olmi, oppure essere lisci.
Le foglie sono opposte, normalmente piccole di 4-7 cm, nei polloni possono arrivare a 12 cm, normalmente hanno 5 lobi ottusi a volte solo 3 lobi, il lobo mediano e anche i laterali, possono essere a loro volta essere leggermente lobati.
Le foglie sono di colore verde scuro sulla pagina superiore, più chiare o anche leggermente glaucescenti e pubescenti inferiormente, il picciolo se staccato secerne lattice ed è lungo quanto la lamina.
In autunno, con notti fredde, le foglie assumono una decorativa colorazione giallo oro, anche con sfumature rossastre.
I fiori sono riuniti in corimbi terminali molto spesso poligami e compaiono contemporaneamente alle foglie in aprile-maggio; hanno 8 stami in posizione centrale al disco, i sepali sono leggermente più corti dei petali e tutti e due sono verde-giallastri, il peduncolo e il calice sono pubescenti.
I fiori sono ipogini, pentameri, perfetti, attinomorfi con petali e sepali liberi, ovario supero di solito bicarpellare con due stili.
A volte l'ovario può avere tre carpelli o più, allora si produrranno samare riunite a gruppi di tre o più.
Frequentemente si presentano fiori unisessuati.
I frutti sono delle disamare alate e maturano in settembre-ottobre, sono opposte con apertura di circa 180 gradi e i carpelli sono schiacciati con un bitorzolo al centro e con cuticola spessa. 
Hanno una lunga dormienza (ortodossi) e per la germinazione necessitano di un periodo di chilling (vernalizzazione) di 3-6 mesi per poter germinare.

L'apparato radicale fascicolato, non è molto profondo e nemmeno molto espanso adattato a suoli sciolti e permeabili ma fertili con humus dolce (Mull).

Apriamo Vasari ed andiamo a creare un nuovo file, questa volta però non faremo un file progetto ma faremo un file famiglia. Quindi clicchiamo su NEW, poi su CONCEPTUAL MASS ed infine su MASS.

 

Ora cominciamo con la modellazione dell’albero. Clicchiamo su LEVEL e creiamo i vari piani per la costruzione del nostro albero.  

Ora rinominiamo i piani in modo che siano più facilmente intuibili e creiamo su di essi le varie componenti che poi andranno a formare il nostro albero.

Poi con il comando CREATE FORM e cliccando sulle superfici di inizio e fine prima del tronco e poi della chioma creiamo il nostro albero  

Ora clicchiamo sula chioma dell’albero e svolgiamo i seguenti passaggi per impostare il parametro per la caducità delle foglie

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Lunedì, 11 Maggio, 2015 - 20:02