Pino Marittimo

  • Posted on: 24 May 2015
  • By: Bambini_Carito

ANALISI DEL PINO MARITTIMO

I pini sono un genere di alberi e arbusti sempreverdi, appartenente alla famiglia Pinaceae; comprende un gran numero di specie che, pur essendo tutti delle conifere (specie con foglia a forma di ago) e accomunati dalle grandi dimensioni, presentano molte differenze tra loro.
I pini tipici del paesaggio costiero laziale e della capitale sono tre:

  • il pino marittimo (Pinus pinaster Ait.);
  • il pino d'Aleppo (Pinus halepensis Mill.);
  • il pino domestico (Pinus pinea L.).

I tre pini sono simili per ciò che riguarda la loro notevole esigenza di luce ma costituiscono specie distinte sia morfologicamente (l'aspetto di chioma e radici) sia per le loro esigenze ecologiche (clima e terreno).
Tra le diverse specie, una particolarmente diffusa e importante è quella del pino marittimo, nome comune per pinus pinaster, anch'esso come ovvio appartenente alla famiglia delle Pinaceae e originario delle coste del Mediterraneo.
Nel nostro paese il pinaster è particolarmente diffuso lungo le coste tirreniche, formando sia boschi in cui è l'albero predominante, sia altri, misti, in cui la sua presenza è affiancata a quella del pino domestico e del cipresso.
Il pino marittimo cresce abbastanza rapidamente e ha medie dimensioni, arrivando a un'altezza di circa 30 metri (anche se più spesso si stabilizza intorno ai 20 m) e larghezza 5-10 m. Produce ben pochi rami e il suo fusto appare dritto, o lievemente curvo. Ha una bella chioma di colorazione verde scura, maggiormente espansa verso la cima, mentre nella parte inferiore dell'albero si presenta più rada. La chioma giovanile è di forma conica, con i rami che salgono curvi verso l'alto, mentre nelle piante adulte diventa più appiattita e densa. Ha i caratteri comuni del pino e una corteccia spessa, molto rugosa, con un colore marrone scuro con sfumature tendenti al viola.
Il suo uso è prevalentemente finalizzato al rimboschimento o alla creazione di barriere frangivento, specialmente lungo le zone costiere e la sua forma ad ombrello nel pino adulto può essere considerato un adattamento ai climi vicini all’equatore, dove il sole è sempre molto alto sull’orizzonte, per tutto l’anno; la forma ad ombrello è, infatti, molto efficace a catturare i raggi solari verticali.

MODELLAZIONE DEL PINO MARITTIMO

Inizialemente abbiamo realizzato il rilievo dell'albero, che si trova nella zona di Monterubiaglio in Via Giosuè Carducci. Scalato correttamente le misure abbiamo ottenuto l'altezza e la larghezza della chioma e del tronco, al fine di utilizzarlo per parametrizzare l'albero in Vasari.

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Una volta aperto Vasari, clicchiamo su "New" poi "Conceptual Mass" e infine selezioniamo "Mass", si aprirà cosi un nuovo file su cui poter lavorare.
Innanzitutto, come passaggio fondamentale, modificare l'unità di misura in metri. Andare su "Level" e quindi creare altri livelli che dovrenno corrispondere alle diverse altezze significative dell'albero che sono state raccolte nel rilievo, e denominarle in altro modo (Es. Tronco, chioma..ecc).

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Ora, creiamo diverse circonferenze sui diversi livelli, corrispondenti alle diverse larghezze dell'albero. Consigliamo di cominciare la creazione del solido dal Tronco dell'albero, una volta tracciate le due circonferenze che rappresentano l'inizio e la fine del tronco, andare su "Create Form" e poi su "Solid Form". Ovviamente fare la stessa cosa per la chioma ricordando di selezionare "Vasari 3D".

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Come si nota dall'immagine soprastante la forma del nostro l'albero non è simmetrico, questo perchè l'albero da noi preso in considerazione non lo era, perciò abbiamo cercato di rimanere il più fedele possibile alla realtà. Inoltre questa asimmetria è una cosa caratteristica del Pini Marittimi.
Per iniziare a studiare i parametri dell'albero, cliccare nell'ordine "Model", "Propertiers" e si aprirà una finestra di dialogo. Cliccando "Parameter" poi "Parameter Propertiers" e "Family Parameter" possiamo iniziare a dare un nome a ciascun parametro, semplicemente scrivendo dei riferimenti come "inizio chioma" o "fine chioma" con accanto la propria quota e infine selezionare ogni voce e procedere con la successiva.

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Per quotare complessivamente l'albero, cliccare "Aligned Dimension" o "Radial Dimension" a seconda se la quota sia del tronco oppure dei raggi che ci hanno permesso di disegnare la sagoma. Otteniamo in questo modo la nostra sagoma quotata.
Finita la modellazione, avendo trasformato le quote in parametri, cambiando un solo valore si può modificare le dimensioni di tutti gli elementi che compongono l'albero.

STUDIO DELL'ALBERO NEL CONTESTO

Data: 25/05/2015     Ore: 9.00

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Notiamo che l'albero crea sulla facciata dell'edificio molta ombra, schermando i raggi solari durante le ore più critiche, questo può essere un vantaggio nei mesi estivi in quanto aiuta a mantenere gli ambienti freschi, ma uno svantaggio durante l'inverno, dove l'irraggiamento solare rappresenta un apporto gratuito di calore.

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Domenica, 24 Maggio, 2015 - 23:45