4_ES: Acer platanoides
Questa esercitazione consiste nello scegliere una specie di albero all'interno del contesto urbano di Roma, analizzarne le caratteristiche basilari e riprodurlo utilizzando il programma Vasari. L'albero da noi preso in esame è l'acero, in particolar modo, quello presente nel Piazzale Asia (Zona EUR), a fianco all'edificio studiato nelle prime due consegne. Infatti avendo già studiato le radiazioni solari e le ombre del palazzo in questione, ci sarà più semplice studiare l'impatto dell'albero su quest'ultimo.
1) LOCALIZZAZIONE, INDIVIDUAZIONE E MISURAZIONE
L'acero oggetto della consegna si trova in piazzale Asia, nella zona EUR, posizionato a Nord-Ovest rispetto l'edificio delle poste.
In loco, l'altezza e il diametro del tronco sono state misurate, in modo tale da poterla successivamente inserire su autocad e scalarla opportunamente per ottenere tutte le altre misure che era impossibile recuperare in maniera diretta.
Abbiamo diviso l'albero in più sezioni e ne abbiamo ricavato le distanze e le lunghezze dei raggi delle circonferenze che ci permetteranno di ricreare tridimensionalmente l'albero su Vasari.
Dalle dimensioni e dalle foglie abbiamo potuto estrapolare il tipo di albero: Acer platanoides, volgarmente chiamato Acero riccio o planatoide.
Caratteristiche:
- Descrizione generale: Latifoglia nobile e decidua dei nostri boschi; albero deciduo, di media o grande dimensione, può raggiungere i 25-30 m; piuttosto longevo con portamento simile all'Acero di monte. Fusto slanciato e dritto, chioma inizialmente piramidale diviene con l'età ovaleggiante e poi espansa, impostata su pochi rami eretto patenti.
- Corteccia inizialmente liscia, bruno-grigiastra, diviene con l'età, fessurata longitudinalmente, ma non si distacca in placche.
- I rametti sono bruno-giallastri e in primavera verdastri, glabri, lucidi e senza pruina, portano gemme opposte, ovali e le laterali appressate al ramo; hanno, nel periodo di riposo, perule rosso-brune con una macchia verdastra alla base, finemente cigliate al margine; le cicatrici fogliari si toccano.
- Le foglie sono grandi, 8-15 cm, con 5-7 lobi poco profondi, dentati, e terminano con una punta acuta, allungata e leggermente ricurva, per questo” Acero riccio”. La lamina a consistenza erbacea è di colore verde lucido su entrambe le facce, più scura quella superiore.
2) 3D SU VASARI
- Per creare il modellino tridimensionale del nostro acero, bisogna cliccare su "NEW" sotto la voce "FAMILY", utilizzando il file "Mass.rft".
- Impostare la visuale su un prospetto, in modo tale da riuscire a lavorare agevolmente con i livelli.
Utilizzando il comando LEVEL, infatti, si dovranno creare tanti livelli, ognuno dei quali rappresenterà una sezione trovata grazie all'utilizzo di Autocad.
Successivamente sul livello inferiore, disegnare la base del cilindro (che andrà a rappresentare il tronco dell'albero) e selezionarla, per poi cliccare CREATE FORM > SOLID FORM ed estruderla all'altezza desiderata.
Dopo questo passo, su ogni livello, creare le rispettive circonferenze, che hanno raggio uguale alle misure elencate nella medesima foto.
- Selezionare adesso tutte le circonferenze disegnate e cliccare su CREATE FORM > SOLIDO FORM, per creare la chioma dell'albero.
- Adesso abbiamo la possibilità di cambiare alcuni parametri: dopo aver selezionato tutti gli elementi che compongono l'albero, sotto la voce PROPERTIES > GRAPHICS > VISIBLE cliccare sul quadratino adiacente e nella finestra che si aprirà cliccare su "Add Parameter", finestra nella quale scriveremo CHIOMA, sotto la voce "Name". Grazie a questo passaggio sarà possibile inserire in qualsiasi progetto l'albero creato.
3) ANALISI SOLARE
Qui di seguito riportiamo il comportamento degli alberi nel contesto urbano durante il solstizio d'estate e di inverno nelle fasce orarie più importanti:
Ombre, Solstizio d'Estate
Ombre, Solstizio d'Inverno
Ombre, Giorno Ordinario (20 Maggio 2015 ore 18:15)
Infine riportiamo anche l'analisi delle radiazioni solari durante i solstizi d'estate e di inverno, con e senza alberi in modo tale da capire che differenza fa la loro presenza dal punto di vista dell'irraggiamento.
Solstizio d'Estate
Solstizio d'Inverno