Robinia Pseudoacacia, Via Germanico (Work in Progress)

  • Posted on: 29 May 2015
  • By: Ortensi_Rondinini

Per la la riflessione sull'ombreggiamento generato dalle alberature in città, abbiamo di nuovo preso come area di analisi Via Germanico. Qui è stata piantata la Robinia Pseudoacacia e di seguito ne riportiamo una breve descrizione:

La Robinia, detta anche Pseudoacacia, è un’essenza arborea originaria dell’America del Nord e ormai da più di 400 anni naturalizzata in Europa. Pianta Leguminosa, per questo motivo è caratterizzata dalla presenza del baccello al termine della fioritura. Altra caratteristica comune di questa famiglia di piante è la capacità di fissare azoto nel terreno, percò possono provvedere esse stesse alla concimazione e vivere anche in terreni poveri e aridi.

Può raggiungere un’altezza massima di 25 metri, anche se in città è usata per ombreggiare principalmente i marciapiedi e i primi piani degli edifici in zone commerciali. Immediatamente riconoscibili sono le foglie imparipennate e lunghe anche fino a 30-35 cm, composte da 11-21 foglioline ovate non dentate, che di giorno si aprono, mentre la notte tendono a richiudersi. I fiori sono solitamente bianchi e, come le foglie, riuniti in grappoli pendenti. Il legno è durevole e resistente agli improvvisi cambi climatici, di colore variabile: si scurisce se vaporizzato. Sui rami più giovani sono presenti spine lunghe e solide; esistono anche specie, come la bessoniana, che presentano una spinosità molto ridotta, cosa che le fa preferire nei parchi pubblici e nei viali cittadini. Non è una pianta longeva (60-70 anni di vita) nell’habitat europeo e per questo può essere gradualmente sostituita da altre specie. Favorita come arredo urbano per la velocità di crescita, la resistenza a condizioni avverse, l’abbondante e profumata fioritura e la ridotta invasività nel manto stradale.

foglia robinia_1.JPG                 Fiori robiania_0.jpg

Per prima cosa abbiamo scattato una foto all'albero che si trova di fronte al nostro edificio, dal momento che questa essenza, a seconda della tipologia e della potatura, può avere diverse altezze. Quindi abbiamo usato Autocad per risalire alla larghezza della chioma, a partire dalla sua altezza totale.

                                                   .Robinia Pseudoacacia.PNG

1)Quindi avviare Vasari e selezionare New Conceptual Mass nella categoria Families, cliccare su Mass, quindi Open.0.PNG

2) Si aprirà così il foglio di lavoro. (Ricordarsi di cambiare l'unità di misura da pollici a centimetri, come già spiegato nel primo tutorial) Per modellare le diverse larghezze della chioma del nostro albero, bisogna lavorare con piani di lavoro. Quindi cliccare su Level nel pannello Model. Posizionare tanti livelli, quante sono le misure della chioma che sono state prese. Cliccando sui singoli Level è possibile modificarne le distanze in altezza -come già spiegato nei precedenti tutorial.1_1.PNG

3) Disegnare circonferenze di diametro pari alle misure prese, su ogni piano. Nel pannello Modify cliccare su Set e selezionare il piano di lavoro, cliccare su Circle e disegnarela circonferenza al centro del piano di lavoro. Ripetere l'operazione per ogni livello. (Vista l'irregolarità della chioma, abbiamo spostato arbitrariamente qualche circonferenza, al fine di restituire una forma più naturale)2_2.PNG

4) Disegnare il tronco come se fosse un cilindro -vedere tutorial precedenti. Per la chioma selezionare tutte le circonferenze, escluso il cilindro, e cliccare Create Form, quindi Solid Form.3_1.PNG

5) Per impostare la caducità invernale, cliccare nel rettangolo accanto a Visibility,quindi Add Parameter. Nella finestra che si apre, spuntare la voce Instance e nominare il parametro. Quindi premere Ok.4_1.PNG

6) Caricare l'albero sul file di progetto cliccando su Load into Project nel pannello Modify/Form.5_0.PNG

A questo punto abbiamo portato avanti l'analisi dell'ombreggiamento dell'albero nel suo contesto, anche rispetto alle altre strade del quartiere. Abbiamo notato che gli alberi di Robinia, rispetto al Ginko Biloba, il Prunus e l'Albero di Giuda (presenti sempre nel quartiere Prati) sono più alti e a seconda della potatura e della larghezza della strada creano vere e proprie gallerie vegetali. Di conseguenza riescono a ombreggiare pienamente a tutte le ore della giornata sia i marciapiedi che le strade stresse, limitando perciò persino il calore proveniente dall'asfalto. Poichè gli alberi di questo quartiere arrivano all'altezza del primo o secondo piano degli edifici, per questioni di luce i palazzi accolgono al piano terra prevalentemente attività commerciali, mentre ai primi piani si trovano generalmente gli uffici. Una strada come via Cola di Rienzo, larga e con una alberatura forse non proporzionata alle sue dimensioni, si rivela nei mesi caldi difficile da percorrere, mentre le strade adiacenti come via Germanico sono più confortevoli.

Purtroppo la modellazione di un singolo albero su vasari non ci ha permesso di dimostrare le precedenti considerazioni:

8.30.jpg

12.00.jpg

16.00.jpg

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Venerdì, 29 Maggio, 2015 - 17:58