Via Aslago, Oltrisarco (BZ) - Progetto Lab.6C

  • Posted on: 30 May 2015
  • By: Sordi_Stefanelli

In questa analisi dell'area di progetto siamo partite da una modellazione più particolareggiata, conseguenza di scelte progettuali e tipologiche degli edifici. In particolare abbiamo scelto di analizzare due tipologie di edifici, quindi dei quattro corpi di fabbrica che si dispongono a ventaglio, il primo e l'ultimo sono a ballatoio, mentre quelli centrali sono in linea. 

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L'analisi solare e le considerazioni relative all'esposizione ci hanno dato la possibilità di scegliere alcuni aspetti progettuali che hanno caratterizzato tanto la parte esterna quanto quella interna. La disposizione degli edifici ha una forma a ventaglio per essere un elemento attrattore rispetto alla quinta stradale, che faccia da collegamento fra il parco e Via Aslago; abbiamo scelto inoltre di non realizzare edifici tutti alla stessa altezza per sfruttare maggiormente la luce proveniente da sud, che è fortemente influenzata dalla presenza del monte Kolhern. Per fare in modo che gli edifici non si schermassero reciprocamente abbiamo realizzato corpi di fabbrica di altezza decrescente andando verso sud. Il primo corpo di fabbrica a ballotoio, è a 5 piani, i due centrali in linea, 4 piani, mentre l'ultimo a ballatoio, 3 piani. Le altezze che abbiamo stabilito, oltre a entrare entro i limiti stabiliti dall'Ipes, non entrano in contrasto con il tessuto già presente. In particolare l'ombra che i nostri edifici proiettano verso est non è un elemento particolarmente di disturbo in quanto va a proiettarsi sul parco, sul quale sono presenti alberi che già creano una condizione di ombreggiamento. Per quanto riguarda l'ombra proiettata dagli edifici circostanti sul progetto possiamo vedere, nella figura sottostante, che nei periodi invernali investe parte degli edifici, anche se non in maniera fortemente negativa. La disposizione degli edifici non lungo il corso della strada, ma arretrati e parzialmente ruotati, fa sì che la presenza degli altri edifici non sia così negativa, se non per la porzione ovest dell'edificio nelle ultime ore della giornata. 

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Per quanto riguarda le facciate abbiamo caratterizzato quelle esposte a sud, infatti, presentano bucature e logge, e sono quindi predisposte alla ricezione della luce, che soprattutto d'inverno arriva nella tarda mattinata, proprio per la presenza del monte. A nord abbiamo predisposto, per gli edifici a ballatorio, tutto l'apparato dei collegamenti verticali, e questo crea un elemento da valutare e gestire molto attentamente in quanto in inverno diventa un punto in cui si possono creare disagi dovuti al gelo, che renderebbe difficile l'utilizzo dei collegamenti; abbiamo nonostante questi aspetti scelto di posizionarli a nord in modo che non costituissero una schermatura per la facciata a sud, che abbiamo pensato debba essere un elemento che renda possibile al massimo la cattura della luce e del calore solare. Abbiamo comunque pensato di realizzare delle schermature mobili (brisoleil in legno) che rendano possibile la protezione delle bucature e delle logge nei periodi estivi, che sono particolarmente caldi a Bolzano. Tutti gli edifici esterni hanno la possibilità di usufruire di un giardino privato esposto a sud. 

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Il fronte stradale, che corrisponde a facciate esposte ad ovest, presentano una quantità di bucature tali da poter godere della luce e del sole che la facciata possa ricevere nell'arco della giornata. Come si può osservare nell'immagine sovrastante si può notare che lo spazio interstiziale in prossimità della strada è particolarmente illuminato e proprio in questi punti abbiamo posizionato degli elementi attrattori che servano sia come invito ad entrare all'interno del lotto, sia come spazi verdi ed alberati in cui poter sostare. 

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La disposizione esterna si caratterizza per il posizionamento nella parte est dell'area delle aree gioco per i bambini e delle porzioni dotate di tavolini e sedute, in modo da poter fruire della piacevole situazione che si può vivere oltre il mese di marzo in queste aree. Abbiamo inoltre posizionato degli alberi nell'area a est in modo da creare degli spazi più piacevoli in cui stare durante il periodo estivo.

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Da questa analisi solare eseguita nel mese di luglio si può osservare come la facciata sud sia particolarmente soggetta a radiazione; l'elemento che però risulta essere ancora più sotto l'effetto della radiazione solare è il solaio di copertura. Attualmente non abbiamo ancora sviluppato il tema della copertura, ma abbiamo intenzione di realizzare delle falde che, oltre ad essere sfruttabili per pannelli solari con un'inclinazione adatta, riescano a migliorare la condizione della copertura, che porta delle conseguenze anche all'interno dell'edificio. Inoltre proponiamo un sistema a falda anche per risolvere i problemi relativi alla neve. 

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Questa immagine rappresenta un'analisi solare effettuata nel mese di gennaio e mostra come le superfici di copertura e quelle esposte ad est siano più soggette all'irraggiamento solare, mentre la parte inferiore di tutti e quattro gli edifici risulta poco illuminata e irraggiata, a differenza del periodo estivo. 

Abbiamo analizzato in particolare una porzione di facciata, posta a sud, una loggia, che ha dimesioni 3.50 metri per 2.40 ed è pensato come estensione del living interno. La disposizione interna è influenzata dall'esposizione, infatti le aree esposte a sud sono quelle in cui si passa la maggior parte della giornata, mentre la zona notte è esposta a nord. 

Febbraio 

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Luglio

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Da queste immagini si può osservare che nei mesi invernali l'aggetto sulle logge non diventa elemento che impedisce l'arrivo della luce, mentre in estate, quando l'aggetto è necessario come schermatura, la loggia diventa uno spazio piacevole soprattutto nelle prime ore della giornata, fino al primo pomeriggio. 

 

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Questa immagine mostra quanto sia influente la presenza della montagna sul lotto, soprattutto nei mesi invernali, nelle prime fasi della giornata. A fronte di questa condizione di partenza abbiamo deciso di cambiare l'orientamento originale degli edifici, sui quali l'effetto complessivo è quello di spazi interstiziali non molto praticabili.

L'effetto che otteniamo con la nuova disposizione si basa su criteri che sono fortemente influenzati dagli aspetti ambientali e solari, più di quanto pensassimo inzialmente. Oltre agli aspetti puramente progettuali, abbiamo cercato di portare alla migliore fruizione degli spazi esterni, evitando di creare aree non comfortevoli e prive di una specifica attività; abbiamo proposto una disposizione degli edifici che, nonostante risulti fortemente diversa da quella attualmente presente, non entri in un dialogo impossibile con il contesto e con le condizioni legate all'irraggiamento. Più di quanto avremmo potuto riscontrare in un'analisi a Roma, qui a Bolzano abbiamo dovuto necessariamente considerare delle condizioni limite, e abbiamo cercato di comprendere con questo software quali fossero le possibilità da sfruttare e le difficoltà da superare. 

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Sabato, 30 Maggio, 2015 - 19:33