
Il progetto occupa il vicolo cieco della parte est del parco. Per venire installare archi di legno, creando una perspetiva visiva con la variazione delle loro altezze. Questi archi integrano zone relax, giochi per bambini (altalene, sedia a dondolo, amaca, panchine ...)

Provando a progettare la mia famiglia, ho creato un'estrusione composta da una spline e da due segmenti. Volevo impostare più parametri che potessero "ancorarsi" ad alcuni punti della spline per modificare le altezze della spline in vari punti, e creare vari pezzi: ho provato a interrompere la spline con dei piccoli segmenti per poterci allineare i piani di riferimento e poter parametrizzare, ma ovviamente l'effetto non è quello sperato.
C'è un modo per poter fare questa operazione??
Ven, 12/05/2017 - 16:27
Per iniziare la composizione tettonica creo una famiglia face based ;dopo aver creato due piani di riferimento li indico con delle quote temporanee senza assegnargli nessun parametro in modo tale da poterli muovere senza alcun vincolo.Così,il passo successivo è quello di vincolare un solo piano assegnandogli un parametro tra quelli condivisi che precedentemente ho inserito nella famiglia.
Successivamente creo una nuova famiglia dove compongo l'estrusione che poi andrò a caricare nella famiglia face based per procedere con l'assemblaggio;dopo aver creato due piani di riferimento che quoto sempre con valori temporanei decido di assegnare a una sola quota un nuovo parametro che non devo schedulare ma mi serve semplicemente per variare il mio pezzo; cioè creo un parametro di istanza .
Una volta salvata la nuova famiglia,la carico nel progetto e l'allineo solo sul lato che non ho vincolato a nessun parametro altrimenti vedrai l'estrusione muoversi come un blocco rigido. Il passo successivo è quello di assegnare all'unico parametro della seconda famiglia lo stesso parametro condiviso della prima famiglia in modo tale da vincolare definitivamente la seconda famiglia alla prima .
Successivamente creo una nuova famiglia sempre sul generico modello metrico dove compongo l'estrusione che sarà la giacitura dei miei pezzi e che svolgerà la funzione fondamentale di dima digitale . Ifine carichi nel progetto della dima digitale la famiglia basata su faccia perche solo in questo modo si procede all'assemblaggio tettonico giocando sulla rotazione delle estrusioni precedentemente create per essere direttamente poggiate su una faccia della mia dima digitale.

Ciao a tutt@,
eccoci ritrovati per il solito riepilogo settimanale. Nelle prime due ore della lezione di ieri vi è stato chiesto di lavorare sul vostro progetto, in modo da produrre schizzi o immagini di quanto state pensando, immaginando ed elaborando. Alcuni di voi hanno colto l’occasione per andare avanti con le revisioni dandoci la possibilità di capire ulteriormente i vostri progetti e pensare a dei riferimenti: a riguardo vi ricordo di continuare a postare quanto state realizzando per continuare ad ampliare questa stimolante rete di condivisione.
Successivamente, nella seconda parte della giornata, abbiamo visto un nuovo template di Revit, il metric generic model adaptive. L’argomento è piuttosto complesso e per questo motivo abbiamo deciso di affrontarlo in due lezioni distinte. Si tratta di un ambiente di massa decisamente più grafico rispetto ad altri template che abbiamo già analizzato insieme – tanto che di default la vista iniziale mostra i tre piani ortogonali dello spazio geometrico assonometrico-. Abbiamo visto come è possibile creare delle dipendenze forti fra vari elementi che inseriamo nel nostro ambiente virtuale: possiamo assegnare come host per dei punti, un piano; individuare i piani ortogonali passanti per tali punti e disegnare su una di questi delle rette; modellare nello spazio altre linee passanti per queste prime rette. Ma una volta reso adattativo l’elemento –nel nostro caso i punti iniziali- il legame con il piano di lavoro che gli era stato impostato inizialmente non esiste più: gli elementi adattativi sono indipendenti, flessibili ed in grado di adattarsi a diversi scenari di progettazione.
Vi ricordo che per la prossima settimana vi è richiesta la 4° consegna del corso: si tratta di pubblicare sul sito i vostri progetti; non è importante se sono ancora a livello embrionale o se esteticamente ancora non vi convincono, è invece fondamentale iniziare a modellare le vostre idee. Ricordatevi che i ragazzi del FabLab sono curiosi di vedere i vostri lavori e che presto avremo un altro incontro con loro.
Per chi non fosse ancora riuscito a postare le precedenti consegne: c’è ancora tempo e siete invitati a farlo!
Vi allego qui di seguito il link YouTube della lezione di ieri:
https://www.youtube.com/watch?v=-UFZ53oC9Wg
Buon lavoro a tutt@!
Ven, 12/05/2017 - 11:49
Il progetto si propone di rivalorizzare i tratti in pendenza che separano i tre livelli del parco. Ad oggi questi tratti sono quasi totalmente privi di manto erboso, ma ospitano alcuni alberi ed arbusti. Il progetto trasforma queste pendenze in gradonate sulle quali è possibile sostare all'ombra degli alberi e controllare il gioco dei bambini nell'area centrale del parco. Le sedute sono ottenute tramite il riutilizzo di pallet di legno (dimensioni 120x80x15cm) assemblati su una struttura in travi di legno che segue la pendenza del terreno. Alle due estremità della struttura di sostegno sono poste delle fioriere riempite di terra, il cui peso può aiutare ala stabilità della struttura. La composizione modulare del progetto lo rende adatto ad implementi (scaffali, altre fioriere, ecc..) e consente di rimuovere moduli per lasciare spazio agli alberi.
Alleghiamo anche l'immagine di un progetto realizzato per l'edizione dell'evento "Aperti per ferie" 2015 dallo studio Piano B architetti in collaborazione con Open House Roma e studenti di architettura, dal quale abbiamo tratto ispirazione.
Federico Martinelli, Aldo Moccia
Gio, 11/05/2017 - 14:19