Pergola-Playground | assemblaggio tettonico, parametri tipo e istanza

  • Posted on: 23 July 2016
  • By: Eleonora Antonucci

Ho indirizzato le mie riflessioni sulla possibile vocazione tettonica di un assemblaggio di componenti semplici e continui, basato sul concetto di vincolo e variabilità, di parametro tipo e/o istanza, quindi ho usato questi criteri progettuali per lo sviluppo di una piccola architettura polivalente.
Sono partita dalla matrice geomentrica primitiva del triangolo, pensando soprattutto di sfruttare il parametro che ne qualifica l'identità: ossia l'ampiezza degli angoli interni; attraverso lo schizzo ho realizzato quanto la pendenza del lato obliquo di un trangolo che viene poggiato su un piano potesse essere assimilata ad uno scivolo ed ecco che l'oggetto della consegna si è configurato come un playground. Deformando progressivamente un profilo quadrato e ripetendolo in serie lungo un tracciato rettilineo, ho progettato un'architettura composta di elementi che, assemblati insieme, permettessero sia un camminamento coperto al proprio interno sia un utilizzo ludico della forma esterna.

P_20160721_230308_0_0.jpgP_20160721_232009 (1)_0_0_0_0_0.jpg

Parto dalla creazione di una nuova famiglia a cui apparterrà il componente principale:
NEW > FAMILY> SELECT TEMPLATE FILE > ENGLISH > GENERIC METRIC MODEL > OPEN
Così facendo ho aperto un nuovo file e inaugurato uno spazio di lavoro bianco, che posso visualizzare in FLOOR PLAN dove mi compaiono le tracce dei 2 piani verticali coordinati.

1.png

Stabilisco subito le unità di misura del mio disegno (potevo anche specificarle durante l'inserimento delle quote)
MANAGE > PROJECT UNITS
Cambio l'unità di misura della Lunghezza e imposto la precisione di misurazione con due cifre decimali oltre la virgola.

2.png 

Salvo il file nominandolo con: singla personale - oggetto, per strutturare un sistema di parti ordinato e rintracciabile facilmente.

Innanzi tutto mi imposto IN VISTA FRONTALE, poi traccio dei piani di riferimento che mi aiuteranno a sagomare il profilo dell'elemento e stabilire le relazioni di : parallelismo tra i suoi bordi e perpendicolarità tra i suoi lati.Per ora non mi preoccupo infatti di disegnarli alla distanza giusta ma piuttosto in modo che siano paralleli ai piani coordinati e perpendicolari tra loro.
CREATE > REFERENCE PLANE 

4.png

Ricalco il tracciato per definire l'elemento come area chiusa.
CREATE > EXTRUSION > LINE

5.png

Comincio a inserire dei vincoli  per controllare quelle relazioni implicite che il programma altrimenti stabilirebbe comunque. In questo caso parliamo della relazione tra i bordi dell'oggetto e i piani di riferimento: voglio che siano coincidenti in modo da farli muovere insieme.
EDIT EXTRUSION > ALIGN > CLICCO IL PIANO DI RIFERIMENTO > CLICCO LA LINEA DI BORDO CORRISPONDENTE > LUCCHETTO LA NUOVA POSIZIONE RECIPROCA.

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Quoto le distanze tra i bordi interni ed esterni per impostare le misure desiderate.
ANNOTATE > ALIGNED > CLICCO PRIMA UNO E POI L'ALTRO PIANO LA CUI DISTANZA VOGLIO MISURARE > CLICCO AL CENTRO E POSIZIONO LA QUOTA > CLICCO SU UNO DEI DUE PIANI PER CAMBIARE IL VALORE NUMERICO.

7.png

Inserisco i parametri di TIPO che descrivono il mio oggetto, definiti come caratteristiche della famiglia. A una stessa famiglia possono appartenere più tipi ossia oggetti simili ma con parametri dalle misure diverse.

MODIFY > FAMILY TYPES > ADD PARAMETERS > SPUNTO FAMILY PARAMETER  > NOMINO IL PARAMETRO > SPUNTO TYPE > SCELGO IL TYPE OF PARAMETER CORRISPONDENTE > OK > INSERISCO I VALORI

Es. Parametri "larghezza profilo","altezza","spessore", di tipo "lenght" e con corrispettivi valori.
 

8.png

Per assegnare OGNI parametro alla misura a cui si riferisce clicco la quota corrispondente:
MENU A TENDINA "LABEL" > SCELGO IL PARAMETRO DA ASSEGNARE
L'oggetto si trasformerà secondo i valori inseriti nella finestra FAMILY TYPES e vicino le quote compariranno i nomi dei parametri.
 

9.png10.pngInserisco una quota angolare che corrisponderà al parametro angolazione che voglio far variare per deformare l'elemento.
ANNOTATE > ANGULAR
Devo inserire quindi un PARAMETRO DI ISTANZA che farò variare progressivamente(cambiando il valore nelle proprietà del singolo oggetto della serie e non nelle impostazioni di famiglia) all'interno del progetto.
CLICCO LA QUOTA ANGOLARE> MENU A TENDINA LABEL > ADD PARAMETER > SPUNTO FAMILY PARAMETER > NOMINO IL PARAMETRO > SPUNTO INSTANCE > OK
 

12.png

Se riapro la finestra FAMILY TYPES troverò inserito tra gli altri parametri di tipo anche il paramentro di ISTANZA appena creato, che oltre al nome assegnato avrà la scritta (default) accanto. Da questo pannello posso provare a far variare l'angolo inserendo valori diversi per vedere come di conseguenza cambierà il profilo.

13.png

14.png

Posso salvare la famiglia e caricarla in un nuovo progetto che creo e salvo subito:
NEW > PROJECT > CREATE NEW PROJECT > OK
INSERT > LOAD FAMILY > SELEZIONO IL FILE FAMIGLIA DA INSERIRE > PROJECT BROWSER > GENERIC MODEL > CLICCO SULLA FAMIGLIA E LA TRASCINO NELLO SPAZIO DI MODELLAZIONE

Mi imposto nella vista di pianta selezionando 
PROJECT BROWSWER > STRUCTURAL PLANS > LEVEL 1

Decido di impostare un modulo doppio di elementi che posiziono a 4 cm di distanza fra loro

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Li copio mantenendo sempre la distanza di 4 cm tra ogni elemento e inizio a far variare, a coppie e a intervalli di 5°, il paramentro di istanza dell'angolazione: prima dimininuendolo da 90° a 70° per poi aumentarlo e trovare una pendenza adatta a creare uno scivolo.
SELEZIONO I DUE OGGETTI > PROPERTIES > DIMENSION > ANGOLAZIONE > cambio il valore.

P2_0.png

  • Mi metto in visualizzazione 3d e osservo il risultato della variazione
    VIEW > 3D VIEW 

P3.png

Continuo a copiare IN VISTA 3D e a far variare a coppie l'angolazione dei profili fino a 150 °,in modo che si crei un'infilata di elementi in assemblaggio tettonico con funzione di pergolato e scivolo: ho infatti  un camminamento coperto ( simile a quello creato dai Torii  posti in successione  per giungere ai templi giapponesi) e dall'altra una pendenza che permette lo scivolo.

P4.pngP5.png
Specchio la serie appena creata e creo la mia unità base.
SELEZIONO OGGETTI > MODIFY > MIRROR- DRAW AXIS > traccio l'asse di specchiatura 
p6.pngp7.pngp8.png

A questo punto scelgo di creare una nuova famiglia di oggetti da assemblare all'unità appena ceata, in modo da aggiungere i gradini e permettere così di salire sulla struttura.

Come in precedenza creo un nuovo file Generic Model, traccio i piani di riferimento su cui disegno il mio profilo rettangolare che avrà i lati sempre allineati e lucchettati ai suddetti REFERENCE PLANE.

Quoto le dimensioni che mi interessano e gli assegno il corrispondente paramentro di TIPO in FAMILY TYPES: in questo caso ho creato l'ampiezza del foro del profilo, larghezza laterale, larghezza del foro, larghezza scalino.
Lo scalino infatti è pensato come un profilo rettangolare ad anello che sulla parte posteriore presenta uno spessore più grande che permette di poggiare il piede. Questo telaio rettangolare andrà a incastrarsi con la serie di piedritti verticali dell'unità architettonica di progetto, conferendole anche rigidità.

 

p9.png

Decido di creare un nuovo tipo dalla finestra FAMILY TYPES modificando l'oggetto scalino creato precedentemente per usarlo anche come seduta interna. Quindi creo NEW > FAMILY TYPES  che chiamo "scalino seduta" e vado a modificare soltanto il parametro di TIPO reativo alla larghezza interna per allargarla e renderla adatta a una seduta.

p10.pngp11.png

Ora ho una famiglia che contiene il tipo scalino e il tipo seduta: posso andare nel progetto e attraverso LOAD FAMILY > PROJECT BROWSER > GENERIC MODEL > trascino i due tipi nello spazio  e attraverso  la vista frontale li assemblo al progetto, posizionandoli ad una distanza omogenea.

p12.pngp13.pngp14.png

p15.pngFaccio l'ulteriore prova di duplicare l'unità architettonica specchiandola in posizione sfalzata, immaginandomi il modo in cui potrebbe facilitare la mobilità da uno scivolo all'altro.

p16.pngp17.png

Dates: 
Venerdì, 22 Luglio, 2016 - 23:04
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Commenti

Ritratto di StefanoConverso

Ottimo lavoro Eleonora. 

Probabilmente con qualche considerazione costruttiva, si arriva
ad asciugare un po il progetto, ma il concept è interessante, e molto
ben supportato dai tuoi testi!