Daniel Alejandro Guananga - Prima Esercitazione
Per questa prima consegna, riguardante la sperimentazione delle conoscenze acquisite nell’arco delle lezioni in classe, si è scelto di trarre ispirazione da un elaborato realizzato durante il corso di Disegno dell’Architettura, Prof.ssa Maria Cianci. Il disegno di seguito presentato non è di mia proprietà e non è stato possibile trovare l’autore.
Il seguente video raffigura, a velocità aumentata, i passaggi eseguiti al fine di ottenere il progetto finale.
La famiglia iniziale ha una dimensione di 10m X 0,5m X 0,3 m base.
Passaggi eseguiti:
_ Apertura Revit -> Family template files -> Generic Model
_ Settaggio schermo -> Floor Plan + Elevation: Front
_ Creazione piani di riferimento -> Reference Plane
N.B: due piani ortogonali tra loro di distanza “x” dai piani di riferimento, nel
piano + un piano in alzato
_ Quotatura distanza dei piani di riferimento _ piani creati -> Annotate -> Aligned
_ Cambio unità di misura da Pollici a Metri -> Manage -> Project Units -> Length -> Units -> Meters
_ Parametrizzazione delle quote -> “Seleziono la quota” -> Create Parameter
Nomi: . Larghezza
. Profondità
. Altezza
_ Modifico la quota, inizialmente pongo tutti i piani a distanza di un metro dai piani di riferimento
_ Creazione solido, di dimensioni “x” -> Create -> Extrusion
_ Cambio modalità di visualizzazione -> Graphic Display Options… -> Shaded
_ Collego/Allineo le facciate del solido ai piani creati -> Create -> Align
_ Successivamente li blocco tramite il lucchetto comparso
_ Modifico le dimensioni del solido tramite le proprietà dello stesso -> Create -> Family Types
Dimensioni: .Altezza= 0.5m
.Larghezza= 10m
.Profondità= 0.3m
_ Salvo la Famiglia
_Creo un file di progetto
_ Dal file famiglia carico l’oggetto nel progetto -> Create -> Load into Project
_ Cambio piano di lavoro, visualizzando pianta e prospetto contemporaneamente -> Project Browser -> Double click on “Elevation_North”
_ Per allineare le viste -> W+T
_ Per centrare lo zoom nelle schermate -> Z+A
_ Creo una griglia di riferimento, dove andrò a posizionare i miei oggetti, al fine di produrre la composizione
-> Structure -> Grid
_ Voglio poter cambiare le dimensioni (Parametrizzate) dell’oggetto:
. Torno al file della famiglia
. In modo da poter avere un parametro libero alle modifiche setto lo stesso modificando le sue
Caratteristiche -> Create -> Family Types -> “Nome Parametro” -> Edit -> Parameter -> Parameter
Data -> Instance
. Al fine di ottenere la condivisione dello stesso parametro, cambio il suo settaggio in parametro
condiviso -> Parameter type -> Shared parameter -> select -> Edit -> “Nome” -> Ok
N.B: I rimanenti parametri, non condivisibili, dovranno essere settati come Parametri di
tipo/ Type
. Ricarico la famiglia nel progetto -> Load into project
. Apro la tabella relativa agli oggetti, mi aiuterà a settare le dimensioni desiderate per il parametro
condiviso -> View -> Schedules -> Schedule/Quantities -> Category: -> Generic model -> Ok -> “Nome
parametro” -> Add parameter(s) -> Ok
_ Setto il parametro condiviso del primo oggetto (prima e unica voce visualizzato nella tabella)
_ Posiziono l’oggetto nella griglia di riferimento
_ Carico altre copie della famiglia -> Project Browser -> Generic Models -> “Nome famiglia” -> Trascino nella
finestra in cui sto lavorando
N.B: Al caricare, nel progetto, nuove famiglie si andranno a creare nuovi voci, modificabili, nella tabella
N.B’: Cambio l’orientamento dell’oggetto -> “Seleziono oggetto” -> Rotate
_ Creo una finestra di visualizzazione 3D -> Default + 3D View
_ Creo delle linee guida in alzato -> Architecture -> Level
_ Copio gli elementi nella nuova posizione -> “Seleziono gli oggetti” -> Copy to clipboard -> Paste from
Clipboard
_ Modifico, gli oggetti desiderati, nel parametro desiderato, tramite la tabella
Commenti
StefanoConverso
Lun, 05/11/2018 - 11:09
Collegamento permanente
Consegna complessa
caro Daniel,
consegna senz'altro complessa, di cui mi complimento con te.
Ora alcune critiche: è un processo troppo "disciplinato", probabilmente dal fatto
che l'ispirazione che hai scelto poi è diventata una riproduzione letterale.
Dal punto di vista compositivo, mi pare tu abbia, poi costretto uno spazio
tridimensionale a "riprodurre una immagine". Non hai (ancora) in questo senso
catturato in pieno lo spirito esplorativo di questa prima consegna. Che parte non da
una immagine, ma da un componente che varia e si aggrega.
Come stimolo a svilupparla ti invio delle immagini di una piccola architettura di Kengo Kuma
nel parco della fondazione Chateau La Coste, in Provenza.