Progetto finale_Pavoncello
Per l’ultima esercitazione del corso ho cercato di approfondire il tema della ripetizione che avevo proposto anche nella seconda esercitazione analizzandolo sotto un altro punto di vista.
Uno degli aspetti che mi ha colpito di più del programma è la possibilità di realizzare un “opera” concreta anche utilizzando pochissimi strumenti.
Ho cercato di realizzare un oggetto che potesse risultare permeabile in diversi ambiti e per diversi utilizzi.
1. Il primo step è stato la creazione della famiglia figlio:
Dopo aver aperto il programma, seleziono File->New->Family e apro “Metric geometric model line based” con cui realizzo la trave che mi servirà per realizzare il progetto.
Traccio i piani di riferimento e creo l’estrusione. Vincolo attraverso il lucchetto l'estrusione ai piani di riferimento e successivamente parametrizzo le tre dimensioni della trave: clicco su "family types" e mi creo tutti i parametri di cui ho bisogno "lunghezza, larghezza e spessore".
Dopo aver verificato il funzionomanetro dei parametri, salvo la famiglia figlio e passo alla creazione di una nuova famiglia.
2. Il secondo step è la creazione della famiglia madre:
In questo caso apro un nuovo file->new->metric generic model_2020 con cui realizzo lo schema base della mia struttura.
Nella seconda famiglia lavoro in prospetto, traccio le linee di riferimento che mi serviranno per posizionare la trave. Inserisco le quote angolari e anche in questo caso le parametrizzo tramite valori di istanza. Creo tre parametri come i tre angoli tra le reference lines:
-angolo a - istanza
-angolo b- istanza
-angolo c- istanza
Salvo la famiglia e vado avanti.
A questo punto arriva un passaggio importante del procedimento. Per far in modo che la trave creata nella famiglia figlio sia inserita in modo corretto nella famiglia madre bisogna settare man mano un work plane sulle linee di riferimento precedentemente disegnate. Il comando si trova in "create"->"set"-"work plane".
Inserisco la famiglia figlio nella famiglia madre, la seleziono dal pannello "project browser"->families->generic models e con il cursore posiziono la trave su una delle linee di riferimento precedentemente disegnate. Con il comando allinea, allineo la trave alla reference lines e chiudo il lucchetto. Eseguo lo stesso procedimento per ognuna delle reference lines.
A questo punto salvo nuovamente la famiglia madre e passo allo step successivo
3. Il terzo step è aprire finalmente il file di progetto
Apro un nuovo file->new->project
Dopo aver aperto il nuovo file di progetto realizzo una griglia in cui le linee di riferimento sono distanziate di 10cm sia orizzontalmente che verticalmente formando una scacchiera. Attraverso il pulsante "load family" inserisco la famiglia madre precedentemente salvata e la posiziono formando una sorta di serpente "geometrico".
La famiglia madre è posizionata nella scacchiera saltando un quadratino nella griglia per ogni nuovo inserimento.
Avendo parametrizzato gli angoli, dopo aver completato la griglia ho cominciato a fare delle prove su quale fosse la posizione che più mi piacesse. Ho cercato di creare un progetto abbastanza statico ma che nella sua staticità uscisse dagli schemi convenzionali.
Come dicevo all'inizio della spiegazione, ogni oggetto realizzato in queste ultime esercitazioni può avere un duplice utilizzo. Il mio progetto può essere pensato come un semplice tunnel, può essere un playground per dei bambini in un parco, se viene ruotato può essere una seduta "comoda" e innovativa.
La cosa che più mi ha colpita nella scoperta di questo programma è che quando cominci a progettare quasi sicuramente non realizzerai quello che avevi pensato all'inizio del tuo progetto, forse per complicazioni con il software nei primi utilizzi, forse perchè fa spaziare l'immaginazione. Penso erò che la "sfida", se così si può chiamare, del corso di BIM sia anche quella di realizzare nuove idee, nuove invenzioni che abbiano un senso pratico anche se non sempre immediato.
Commenti
StefanoConverso
Mar, 14/07/2020 - 10:42
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Io avrei scelto la prospettiva dall'alto :)
Bellissimo testo Carol, ne parleremo.
Stavo per citarti Herzog & De Meuron a Milano, ma sei andata oltre,
è solo una assonanza lontana, in effetti, o comunque con presupposti
diversi, primo tra tutti quello urbano.
Nella tua ricerca, come tu scrivi, c'è questo tema bellissimo "dell'oggetto con poco".
Stai pronta, ti chiederemo di dirci di più!