Assemblaggio Formale Parametrico 2

Per sperimentare i nuovi comandi, e soprattutto il nuovo approccio al progetto, illustrati nelle lezioni 6 e 7, ho deciso di fare un nuovo assemblaggio parametrico decisamente meno 'realistico' del mio primo tentativo, apparentemente più semplice ma non meno complesso.

1. Sono partita da un primo componente a pianta quadrata e di spessore minore rispetto al lato. Ho impostato questi primi parametri (larghezza, profondità e spessore) come parametri di TIPO; ho invece creato dei parametri di ISTANZA per l'altezza da terra, dato che avevo già in mente di variarla all'interno dell'assemblaggio, e per la distanza dall'asse x e dall'asse y. Questi ultimi 3 parametri li ho resi condivisi (shared parameters) per poterli schedulare e tenerne traccia durante l'assemblaggio.                                                                                                                            Successivamente ho creato altri 2 piani di riferimento al centro del mio componente, ho bloccato le quote laterali su "EQ" in modo che l'intersezioni di questi assi rimanesse fissa al centro, dopo di che ho impostato questa intersezione come nuova origine del componente selezionando i 2 assi e spuntando l'opzione "Defines Origin" nelle proprietà, in modo da poter inseririre più facilmente i componenti in modo concentrico nel progetto.

2. Ho creato 4 diversi tipi di componente aumentando di volta in volta il lato di 1 metro e lasciando fisso lo spessore a 50 cm.

3. Ho inserito i 4 tipi di componente in modo concentrico ed ho generato un primo abaco con tipo, conteggio, altezza da terra e distanze da asse x e asse y (View -> Schedules/Quantities -> Generic Model --> Selezionare parametri da inserire nell'abaco).

4. Direttamente dall'abaco ho variato l'altezza da terra dei singoli elementi creando una sorta di Ziggurat.

5. Ho provato a creare  degli ARRAY in due diverse direzioni, il mini-assemblaggio si ripete nella direzione e per il numero di volte scelti. Le copie risultanti sono tipi di componente raggruppati tra loro e per agire nuovamente su un singolo elemento è necessario svincolarli dal gruppo attraverso il menù Modify Model Groups. Anche le distanze dagli assi x e y delle copie non sono ancora veritiere, per renderle tali si deve necessariamente riallineare e bloccare agli assi di riferimento la 'crocetta' che indicava l'origine degli assi x e y della famiglia. Compiuta questa operazione, l'abaco si aggiorna con le corrette distanze (si veda figura 6.)

6. Per chiudere la composizione ho creato 4 nuovi tipi di componente raddoppiando le dimensioni dei primi che avevo creato, compreso lo spessore.

7. Ho concluso variando l'altezza da terra dei singoli elementi in successione (operazione effettuata direttamente cambiando i valori nell'abaco).

8. Ho infine raggruppato i dati dell'abaco per tipo e aggiunto il totale parziale e assoluto (Schedule Properties -> Other-> Sorting/Grouping-> Sorting by: Type --> Footer: Count and Totals -> Grand Totals: Title, Count, and Totals). Il mio assemblaggio è risultato composto da 8 tipi diversi per un totale di 24 componenti.

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lun, 11/05/2020 - 13:52
Assemblaggio Formale Parametrico

Per realezziare il mio Assemblaggio Formale Parametrico, sono partita generando una nuova Famiglia (Metric Generic Model). Ho aggiunto due piani di riferimento orizzontali (dal basso verso l'alto "Distanza asse x" e "Fronte"), e altri due verticali (da sinistra verso destra "Distanza asse y" e "Fianco"). Ho poi quotato le distanze tra i piani.

Successivamente sono andata nella vista Front dove ho realizzato altri due piani di riferimento (dal basso verso l'alto "Sicilia" e "Top"), anche qui ho quotato la distanza tra i piani.

Cliccando su "Family Types" ho creato i primi 3 parametri di "Tipo" che ho chiamato Larghezza, Profondità e Spessore.

Ho creato poi altri tre parametri di (Istanza) con gruppo parametrico di "constains" che ho chiamato Distanza asse x, Distanza asse y e Altezza da Terra. Dopodichè li ho impostati come "Shared parameter" utilizzando i parametri c_altezza da terra, c_distanza asse x e c_distanza da asse y.

Con lo strumento "Model Line" mi sono realizzata un punto di riferimento da allineare all'origine degli assi.

Dopo aver allineato le linee di riferimento all'origine degli assi ho assegnato alle quote i parametri  che ho generato poco prima per poter assegnare i valori attraverso la tabella.

Stessa cosa nella vista Front.

Successivamente ho creato con lo strumento "Extrusion" creo un quadrato i cui lati li allineo con il lucchetto affinchè segua i cambiamenti dei parametri. Attivo il lucchetto anche nelle quote per evitare deformazioni mentre lavoro con i parametri.

Nella vista Front l'estrusione ha come piano di riferimento "Reference Level" perciò clicco su "Edit Work Plane"e cambio il piano di riferimento con il piano "Sicilia"

Allineo la parte superiore dell'estrusione con il piano "Top" e mi assicuro tutti i lucchetti.

Dopo aver reso tutte le dimensioni e le distanze bloccate, cambio i valori senza rischi e imposto la Larghezza come 2.6m, la Profondità come 1.3m e lo Spessore come 20 cm, mentre le distanze dagli assi e da terra li lascio come sono perchè dopo verranno cambiate per ogni oggetto.

Creo un nuovo progetto senza template e con il sistema metrico. Creo due piani ortogonali e rendo visibile il punto zero del progetto con il comando "Reveal hidden Elements" e li allineo.

Nascondo di nuovo il centro di progettoe mi creo attraverso dei piani di riferimento una griglia su cui operare e controllare che gli elementi vengano ordinati nei punti giusti.
Nella griglia i piani di riferimento verticali si alternano con la distanza di 30cm e 2m mentrequelli orizzontali ripetono lo schema di 50cm-30cm-50cm.

Importo la famiglia che ho creato precedentemente e la rinomino come 260x130x20 dopodichè lo duplico e rinomino la copia 30x30x200. 
Modifico in questa copia i valori di Larghezza e Profondità mettendo 30cm e lo Spessore di 2m.

Creo una Schedule di Generic Models e come Fields ho messo i miei parametri di distanza (c_altezza, c_distanza x, c_distanza y), Type e Count.

Inserisco nel progetto il modello chiamato 30x30x200 e faccio coincidere le linee di riferimento create nel modello con l'origine degli assi e posiziono in questo modo 35 modelli. I primi 5 avranno una distanza dall'asse x di 50cm, agli altri va aggiunto 1.3m ogni 5 modelli (se i primi cinque sono a 50cm i secondi sono a 1.8m, i terzi 3.1m ecc...).
Per la distanza dall'asse y il primo modello sarà a 0, dal secondo al quinto si aggiunge in progressione 2.3m (quindi saranno rispettivamente: 0, 2.3m, 4.6m, 6.9m, 9.2m), per il secondo gruppo da 5 la progressione è la stessa ma si parte da 2.3m (quindi: 2.3m, 4.6m, 6.9m, 9.2m, 11.5m), il terzo gruppo lo stesso ma partendo da 4.6m e così via.

Per quanto riguarda l'altezza da terra il primo modello di ogni fila avrà come distanza 0, il secondo 2.2m, il terzo 4.4m, aggiungendo mano a mano 2.2m fino ad arrivare a 8.8m.

Inserisco nel progetto il modello chiamato 260x130x20 e faccio coincidere le linee di riferimento con l'origine degli assi e posiziono in questo modo 35 modelli. I primi 5 avranno una distanza dall'asse x di 0, agli altri va aggiunto 1.3m ogni 5 modelli (se i primi cinque sono a 0 i secondi sono a 1.3m, i terzi 2.6m ecc...).
Per la distanza dall'asse y invece uso lo stesso criterio usato per i modelli 30x30x200.

Infine, per quanto riguarda l'altezza da terra, ho usato lo stesso criterio del modello 30x30x200 soltanto che sono partita da 2m.

Questo è l'assemblaggio finale ottenuto:

 

 

Dom, 10/05/2020 - 19:36
Assemblaggio formale parametrico - Edit

NUOVO APPROCCIO E CLASSIFICAZIONI

Rispetto alla prima consegna ho deciso di aggiornare il modello alla luce dei chiarimenti sui concetti di Tipo e Istanza, implementando inoltre alcuni nuovi strumenti di controllo.

Sono tornato quindi alla sorgente, il cubo 1x1x1 m. La natura degli elementi utilizzati è riconducibile a quella di pilastri di sezione costante e altezza variabile. Ho quindi reso parametri di Tipo i valori di larghezza e profondità della base, mentre ho optato per un parametro di Istanza per quanto riguarda l'altezza.

 

del2.1.jpg

 

Il motivo principale che mi ha spinto a ricorrere alla Schedule è stato il desiderio di poter classificare gli elementi del modello in base all'altezza, essendo questo il parametro che più evidentemente contribuisce all'idea di variazione nel progetto. Per avere accesso a questa possibilità, quest'ultimo parametro è stato aggiunto alla lista dei Parametri condivisi.

Ho quindi ricaricato il componente con i parametri aggiornati e ho creato un abaco che tenesse conto del Tipo di componente, del numero di elementi dello stesso Tipo e dell'altezza dei singoli componenti.

 

del2.2.jpg

 

Ho scelto inizialmente l'opzione che schedulasse i componenti singolarmente, in modo da avere un nuovo metodo di controllo delle altezze, stavolta con una corrispondenza diretta tra abaco e modello, con il quale ho ricreato la forma originale.

 

del2.3.jpg

 

A questo punto mi è stato possibile, dall'editor della Schedule, classificare per altezza i componenti del modello, potendo creare un abaco che raggruppasse e contasse i componenti di uguale altezza. Ho notato qui un'interessante progressione nel numero di elementi uguali che si ottengono seguendo il metodo esposto nella prima consegna (partendo dal cubo nell'angolo, aumentare progressivamente l'altezza con intervalli di 50 cm verso sinistra e di 1 m verso destra).

 

del2.4.jpg

Ven, 08/05/2020 - 16:23
Assemblaggio formale parametrico

Per prima cosa creo una nuova famiglia e inserisco 2 piani di riferimento 

Screenshot (217).png

Poi inserisco con il comando estrudi un solido che allineo ai miei assi di riferimento. Inserisco le quote e creo 4 parametri che chiamo altezza, altezza da terra, larghezza e spessore, e assegno i parametri altezza e larghezza alle mie due quote in pianta.

Screenshot (218).png

Mi sposto nella vista laterale, dove creo 2 piani di riferimento che chiamo Top e Sicilia e imposto il nuovo piano di riferimento. successivamente quoto e assegno i parametri altezza da terra e spessore.

Screenshot (219).png

A questo punto apro un nuovo progetto e come prima cosa imposto una griglia di riferimento

Screenshot (220).png

Importo il mio componente parametrico nel progetto trascinandolo nella griglia

Screenshot (221).png

Inizio a duplicare l'oggetto cambiandone ogni volta le dimensioni e andando a creare tanti piccoli "isolati"

Screenshot (222).png

Alla fine nei due quadranti in basso gli oggetti sono disposti in maniera più ordinata e fitta e avranno delle altezze complessivamente maggiori mentre nei due quadranti in alto la maglia è più frammentata con altezze minori e la presenza di più vuoti 

Screenshot (223).png

Viste 3D

Screenshot (224).pngScreenshot (229).pngScreenshot (226).pngScreenshot (227).pngScreenshot (228).png

Infine ecco l'abaco con il conteggio degli oggetti. Ho cercato di inserire tra i campi anche le dimensioni e lo spessore dei vari blocchi essendo il criterio che mi interessava maggiormente per la loro suddivisione ma non sono riuscita. Nella famiglia ho creato e sostituito i parametri condivisi, ho salvato e fatto reload nel progetto ma non mi compaiono tra i campi della schedule, e anzi pur cliccando su "overwrite the existing version" mi cambiano tutti i parametri. Sicuramente mi sarò persa qualche passaggio...

Screenshot (230).png

Ven, 08/05/2020 - 15:20

Pagine