
Il progetto raffigura moduli, di diverso tipo, creati da una “Famiglia Madre” nidificata al suo interno, dalla quale sono poi stati estratti quattro tipi di modello variando le dimensioni o l’inclinazione.
MADRE
La Famiglia Madre è stata creata a partire dal Metric Generic Model. Ho tracciato due piani di riferimento ortogonali sulla vista in pianta, che una volta parametrizzati avrebbero definito la posizione del modulo.
Parametri condivisi: c_distanza x e c_distanza y, definiti entrambi come istanze. Grazie alla condivisione dei parametri potrò utilizzarli una volta importato questo modello all’interno del progetto.
Ho costruito poi una linea di riferimento a partire dall’intersezione degli assi che ho tracciato, e ho parametrizzato la quota angolare tra essa e il piano orizzontale.
Parametro condiviso: c_angolo, definito come istanza.
In questo modo ho creato l’ambiente pronto per ospitare la “Famiglia Figlio”.
CUBO
Questa volta ho realizzato una sola Famiglia Figlio Cubo, formata da due estrusioni una solida ed una di vuoto per definire il modulo per il progetto.
La Famiglia Figlio è stata creata a partire dal Metric Generic Model Line Based. Questo modello mi ha permesso di poterlo importare successivamente impostando come piano di lavoro della Famiglia Madre la linea di riferimento inclinata.
Ho tracciato due piani di riferimento, e li ho quotati e parametrizzati. Poi ho creato l’estrusione rettangolare e ho vincolato i lati ai piani.
Ho tracciato altri quattro piani di riferimento che ho mantenuto equidistanti dai precedenti con un parametro vincolante. A questi piani ho vincolato i lati di un’estrusione di vuoto.
Parametri: altezza, larghezza, profondità, e spessore, definiti come tipo.
All’interno di questa Famiglia Cubo ho definito tre Tipi in base alle dimensioni.
Ora torniamo alla Madre. Ho importato il file Figlio Cubo all’interno della Famiglia Madre.
Ho impostato il Piano di Lavoro sulla linea di riferimento e, selezionando l’opzione Place on Work Plane, ho posizionato e vincolato il modello Cubo sulla linea di riferimento.
Con questo modello gestisco la posizione l’inclinazione e le misure del modulo complessivo.
PARETE
La Famiglia Parete è stata creata a partire dal Metric Generic Model Face Based. Questo modello mi ha permesso di poterlo importare successivamente nella Famiglia Madre sulla faccia del Figlio Cubo.
Ho tracciato due piani di riferimento, e li ho quotati e parametrizzati. Poi ho creato l’estrusione rettangolare e ho vincolato i lati ai piani.
Ho tracciato altri quattro piani di riferimento che ho mantenuto equidistanti dai precedenti con un parametro vincolante. A questi piani ho vincolato i lati di un’estrusione di vuoto. A partire da questo ho creato un array di vuoti lungo tutta la superficie estrusa.
All’interno di questa Famiglia Parete ho definito tre Tipi in base alle dimensioni.
Ho importato il file Figlio Parete all’interno della Famiglia Madre e, selezionando l’opzione Place on Face, ho posizionato e vincolato il modello Cubo su tre facce.
PROGETTO
Come ultima fase ho creato un nuovo Progetto di Assemblaggio in cui ho importato la Famiglia Madre.
Sulla vista in Pianta ho tracciato due piani di riferimento: X di progetto e Y di progetto. E li ho allineati all’origine del sistema di riferimento di default (Project Base Point).
Ho inserito i diversi moduli posizionandoli sempre nell’origine degli assi di progetto e ho successivamente modificato i parametri tramite l’utilizzo della Schedule, dove ho categorizzato gli elementi per tipo, conteggio e in base ai parametri condivisi della Famiglia Madre: c_distanza x, c_altezza da terra e c_angolo.
Ad ogni modello ho assegnato anche un parametro di materiale: vetro per il Cubo, e per le Pareti ho variato colore per ogni modulo Bianco, Grigio chiaro, Grigio scuro e Nero.

Per la seconda consegna ho deciso di ripartire da zero e cambiare progetto rispetto alla prima, al fine di indagare altri strumenti e possibilità del software. L'idea originale è stata quella di creare un percorso coperto a partire dall'utilizzo di un solo elemento di base.
1) Sono partito da una famiglia "metric generic model" e ho creato dei piani di riferimento nella vista in pianta.
2) Ho inserito le quote e realizzato una estrusione rettangolare che ho vincolato ai piani di riferimento
3) Dopo aver selezionato le quote in pianta, le ho parametrizzate per poter governare le dimensioni del mio travetto di base (lunghezza, larghezza). Nella vista di prospetto frontale ho creato e quotato altri 2 piani di riferimento per poter controllare spessore e altezza da terra dell'elemento.
4) Nella vista 3D controllo l'elemento appena creato
5) In seguito aggiungo un parametro di materiale (wood) al travetto e assegno una texture. Infine salvo la famiglia figlio: Travetto base.
6) Creo la madre a partire da un file metric generic model, nel quale, lavorando in prospetto, utilizzo delle reference lines per creare la struttura di base. Utilizzo delle quote angolari che vincolo alle reference lines e creo dei parametri di istanza per controllare gli angoli (alfa e beta).
7) A questo punti importo la famiglia figlio: Travetto base, dentro la madre e, dopo aver selezionato il piano di riferimento, posiziono due elementi sulle reference lines (e li vincolo con il lucchetto). In seguito salvo il file: Telaio
8) Parto nuovamente da un file famiglia metric generic model e, in pianta, creo una serie di piani di riferimento per controllare in seguito l'interasse dei telai che andrò a posizionare. Inserisco le quote per tutti i piani (EQ) e creo il parametro: interasse telaio.
9) Ora importo la madre: Telaio dentro la famiglia appena creata e posiziono gli elementi su piani di riferimento, vincolandoli ad essi. In seguito eseguo delle variazioni sull'angolo alfa con incrementi costanti di 2° per creare una struttura con una geometria variabile. Salvo il file: Assemblaggio
10) Infine apro un nuovo file di progetto per assemblare gli elementi creati.
- Ho iniziato creando una nuova famiglia utilizzando un “metric generic model”.
- Ho inseriti due piani di riferimento chiamati “larghezza” e “lunghezza” che mi serviranno per creare successivamente un solido.
- Il passo successivo è stato quello di quotare la distanza tra i piani.
- Ora disegno il solido in modalità ombreggiata, allineato ai piani di riferimento e chiudendo il lucchetto ad ogni lato.
- Anche in prospetto aggiungo altri due piani di riferimento: Linea di terra e Spessore; il primo sarà il nuovo punto dove si poserà il solido, mentre il secondo determinerà lo spessore del solido.
- Anche qui vado a quotare la distanza tra i piani.
- Ho creato dei nuovi “tipi di famiglia” chiamati: Lunghezza, Larghezza e Spessore.
- Mi metto in vista 3d.
- Salvo la famiglia che ho creato, la chiudo. Successivamente apro un nuovo progetto metrico senza alcun template.
- Carico la famiglia appena creata da “inserisci” e poi “Carica famiglia”, e mi apparirà sotto la tendina “Modello Generico”.
- Creo una griglia con i piani di riferimento 2x2m in modo da posizionare successivamente il solido della famiglia creato in precedenza.
- Inizio ad inserirli nella griglia in modo alternato fino a completarla.
- E poi in prospetto li copio fino a quando non sono presenti 10 file da 10 solidi.
- Metto le ombre.
- Visualizzo la vista 3d senza ombre.
- E con le ombre.

Ho iniziato costruendo una griglia con una serie di piani di riferimento basata sulla successione di Fibonacci,
sia in senso orizzontale che in senso verticale.
Successivamente ho inserito il componente parametrico posizionandolo in tutti gli spazi della griglia ed ho utilizzato il comando allinea con i piani di riferimento per poter riempire tutte le superfici.
Basandomi ancora una volta sulla successione di fibonacci ho modificato lo spessore e l'altezza dal suolo dei componenti parametrici.
Infine ho rotto lo schema rigido costruito fin'ora sfalzando alcuni componenti nei punti scelti.

Per questa ultima esercitazione ho cercato di sperimentare il tema dell'incastro e della ripetizione. Trovo molto interessante come, ripetendo poche unità diversificate tra loro solo tramite alcuni parametri, si possano ottenere forme complesse e come questo possa determinare anche delle qualità pratiche, ad esempio la facilità di messa in opera e l'economicità della struttura. Per ottenere il risultato sperato ho provato a lavorare con la nidificazione tra famiglie, ottenendo infine una famiglia madre che contenesse gli obiettivi del progetto.
1) Creazione della famiglia FIGLIO:
Inizio aprendo una nuova famiglia dal metric generic model, lavorando in pianta e in prospetto traccio i miei piani di riferimento e creo l'estrusione tramite l'apposito comando. Dopo aver vincolato l'estrusione ai piani, posso iniziare a quotare e parametrizzare l'oggetto che salverò con il nome RV- famiglia figlio.
2) Creazione famiglia MADRE:
Metto da parte la prima famiglia e ne apro una nuova partendo sempre da metric generic mode, questa volta però lavoro solamente in prospetto sinistro.Inizio con il crearmi una serie di reference lines, due verticali e due inclinate, che tracceranno il contorno della struttura che voglio ottenere e che voglio controllare. Inserisco le quote angolari e le parametrizzo tramite valori di istanza, in questo modo ogni angolo, e quindi ogni assemblaggio, potrà essere controllato autonomamente all'interno del progetto.A questo punto posso caricare la famiglia figlio nella madre e iniziare a settare i miei elementi strutturali sulle refence lines create, naturalmente vincolandoli ad esse in modo che al variare dei parametri angolari si muova anche la struttura. Dopo essermi accertata che il il tutto funzioni parametricamente, salvo come RV_famiglia madre.
3) File di progetto:
L'ultimo passaggio è stato inserire la famiglia madre nel file di progetto. Come prima cosa costruisco una griglia di piani di riferimento per orientarmi, la griglia misura 33,4 m x 14,10 m, mentre i piani sono distanziati l'un l'altro di 10cm. Su questa vado a inserire le mie unità in maniera sfalzata, modificando i parametri in base alla figura che voglio ottenere. Ogni unità, determinata da un'ampiezza dell'angolo A diversificata, viene ripetuta 6 volte all'interno dell'assemblaggio. Gli angoli utilizzati vanno da 150° a 125°, da 125° a 205°, da 205° a 125° e infine di nuovo da 125° a 150°. L'ultima cosa che faccio è crearmi un basamento tramite il comando floor.