Rastrelliera parametrica

  • Posted on: 12 April 2016
  • By: Marzia Ricci

L’oggetto che ho deciso di parametrizzare è una rastrelliera per le biciclette. Come riferimento per realizzare il modello mi sono rifatta alla stazione Mediopadana di Santiago Calatrava.

 

 

Analizzando questa architettura ci rendiamo conto che più o meno è lo stesso elemento che viene ripetuto più volte ma che di volta in volta ha un angolazione diversa.

Partendo quindi da questo spunto sono andata a realizzare la mia parte da assemblare su Revit.

Per prima cosa ho scelto di utilizzare una famiglia che avesse delle caratteristiche basate su un modello generico metrico.

Una volta aperta la finestra di lavoro mi sono spostata sulla schermata in elevazione, per far sì che la parte da assemblare abbia il giusto riferimento di terra.

Dopo di che sono andata a definire tre piani di riferimento cose segue:

Successivamente ho disegnato l’elemento, servendomi dei comandi linea e offset.

Dopo aver creato l'estrusione inserisco il primo parametro che voglio definire, ovvero lo spessore dell’elemento, perciò sono andata a quotare tutte le misure e gli ho assegnato un parametro di tipo, cosicché tutti gli elementi possano essere modificati con un'unica operazione.

 

Ora vado ad accertarmi che i lati di questa U rovesciata siano effettivamente ben allineati con i piani di riferimento e li blocco.

Ora sposto l’elemento al centro, in modo tale che il punto medio del lato superiore sia coincidente con il piano di riferimento verticale. Questa operazione mi serve per poter definire il secondo parametro, che questa volta sarà d’istanza, poiché voglio poter modificare a mio piacimento ogni singola parte che andò ad assemblare.

Procedo assegnando una quota angolare tra il piano di riferimento verticale e quello obliquo con cui si interseca:

Controllo se funziona:

Il passo successivo sarà quello di caricarlo nel progetto.

Inserisco 41 elementi tutti alla stessa distanza, che io per comodità ho messo 15 cm.

Ora partendo da quello centrale cambio ad uno ad uno il valore dell’angolazione. Parto dal valore 90° e vado a salire a 100° per poi riscendere ed arrivare ad 80°. Così facendo otterrò il risultato desiderato.

Rispetto all’esempio preso in esame io ho fatto variare solo l’angolo centrale e non quelli alla base della U rovesciata, ma inserendo un altro parametro angolare alla base si potrà ottenere un risultato che ben si approssima a quello preso come riferimento.

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Martedì, 12 Aprile, 2016 - 14:06
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