Rete di ombrelli

  • Posted on: 19 November 2014
  • By: valerio d'ambrosio

Sono partito da questa suggestione, una sorta di maglia di ombrelloni che per esigenze di rapporto col programma e di tempo ho sintetizzato in qualcosa di simile. 

 

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Il risultato mi ha soddisfatto abbastanza anche se non sono riuscito a parametrizzare tutto quello speravo...

 

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Immaginavo inizialmente un elemento dima un po' più complesso di quello che ho ottenuto con Revit: una sorta di ruota dentata con un certo angolo d'inclinazione collegata ad un'altra uguale in forma ma di raggio più grande, sulle quali alloggiare gli elementi di connessione fra i pali. I miei esperimenti con il comando Blend mi hanno dato risultati non disdicevoli e con l'occasione anche qualche piccola delusione... 

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 Innanzitutto ho deciso di discretizzare l'ideale cerchio dentato con un ottagono dentato per non avere in seguito problemi nel piazzare la faccia del listello di connessione. Resomi conto della difficoltà di creare un array funzionante di elementi di sottrazione inclinati (col comando Void Extrusion che permette le classiche operazioni booleane) ho desistito dal creare elementi dentati, e poi di conseguenza anche dal creare due elementi dima complementari in favore di uno singolo. Anche così il lavoro è stato meno banale del previsto. Diciamo quindi che la gran parte del lavoro che ho svolto è stato quello di riuscire a controllare l'elemento dima piramidale con base ottagonale, il passo successivo è stato quello di creare elementi semplici e collegarli tutti nel file "madre", cercando di trovare delle relazioni dimensionali e di collocazione fra loro.

Avendo inizialmente avuto problemi nel controllo della suddetta forma della dima sono partito da una forma piramidale a base triangolare, più semplice a livello quantitativo, identica a livello di tipologia. Una volta trovato il metodo di controllo di questa forma l'ho riapplicato ad una forma concettualmente identica ma con più facce.

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consegna 2 (7).JPGCon il sempre attuale e mai passato di moda teorema di Pitagora e qualche formula trigonometrica ero riuscito a creare un piano inclinato di cui l'inclinazione e la posizione si regolavano automaticamente al variare delle dimensioni della piramide. L'avevo fatto per posizionare delle void extrusions in array ma Revit mi dava errori così ho dovuto rinunciare. 

 

Provo ora a ripetere i passaggi fondamentali per la creazione dell'elemento ottagonalea attraverso l'utilizzo del comando Blend.In breve, ciò che è molto interessante del comando blend è che crea una forma estrusa di cui però si può controllare sia la forma di base che quella di sommità oltre alle loro posizioni relative. Quello che si crea nel mezzo è una miscelazione progressiva delle due forme (blend per l'appunto) con interessanti quanto a volte inaspettati risvolti formali, attraverso un metodo di input davvero molto semplice.

1_ COMANDO BLEND

In un file famiglia nuovo, di tipo generic model facebased. Dal pannello Create scegliere il comando Blend e come forma uno dei due pentagoni che permettono di creare geometrie regolari partendo dal raggio della forma o dal raggio che inscrive la forma. Selezionare il numero di facce desiderato, nel mio caso 8. Cliccare col mouse sul centro desiderato dell'oggetto (i due piani di riferimento di default del file). Si è creata così la forma di base dell'oggetto.

2_REGOLARIZZARE IL CONTROLLO DELLA FORMA CREATA

Nonostante in precedenza la dimensione della forma sia stata definita con un valore di raggio, sorprendentemente adesso non è più possibile controllarla così (ecco la prima delusione) e per mantenere la forma regolare bisogna "lucchettare" gli angoli con il comando "angular measure" e usare le distanze dei piani ortogonali alle facce e passanti per il centro per definire l'apotema usando con un po' di pazienza il comando Activate dimensions, un pulsante che compare magicamente se si selezionano tutti i lati dell'ottagono 

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in questo modo si ha accesso alle dimensioni dell'oggetto che si possono così associare ad un parametro, che unite alle quote aggiuntive associate ai piani a 45° e i lati diagonali dell'ottagono determinano un parametro di controllo unico che si può considerare il valore dell'apotema dell'ottagono. Questa noiosa e lunga operazione si deve poi ripetere per la figura di sommità del Blend ma permette in seguito di avere un controllo soddisfacente della forma creata

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La mancanza del "becco" è dovuta a un Void Extrusion cilindrico che avevo usato per bucare verticalmente l'ottagono nel centro, peculiarità che poi non ho usato nel "montaggio" all'interno del file madre. Nelle figure si nota che l'angolo e la distanza del piano associato allo spigolo che avevo impostato cambiano automaticamente al variare delle dimensioni dell'oggetto, a patto che il valore dell'apotema dell'ottagono di sommità tendesse a zero. Purtroppo questa fatica è stata inutile perchè poi non sono riuscito ad utilizzare una forma Void extrusion in un comando Array.

Ho creato in ultimo due distinte famiglie di tipo da utilizzare nel file madre

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2_FILE MADRE FACEBASED 

Raggiunta una forma abbastanza valida per il mio obiettivo ho aperto un altro file family nel quale ho innanzitutto collocato delle semplici estrusioni cilindriche con 2 valori di parametro (raggio e altezza) create in un altro file famiglia, da utilizzare come pali su cui poggiare le piramidi. Li ho piazzati suna griglia di piani di riferimento con un unico passo in entrambi i versi

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In seguito dopo aver caricato la loro famiglia nel file madre, ho poggiato le piramidi sui pali sfruttando la caratteristica dei file facebased che riconoscono le facce degli oggetti e vi associano i nuovi elementi. Ho centrato le piramidi ai pali e li ho lucchettati ai piani di riferimento. Ho alternato  la collocazione delle piramidi di tipo 1 e 2 seguendo il disegno sia in verso x che y

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Da lì poi ho stabilito un angolo delle piramidi e ho trovato la differenza di altezza relativa 

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Un passaggio interessante è stato riuscire a calcolare quale fosse fosse lo spessore dei listelli verticali in base al loro angolo d'inclinazione, con il quale ho perfezionato "l'arrivo" sul secondo elemento piramidale poichè il piano di riferimento, non avendo spessore, non mi permetteva di far combaciare automaticamente le facce delle piramidi con quelle dei listelli. In pratica al variare del loro spessore cambia automaticamente anche il valore d'altezza del palo più basso relativamente a quello alto, così come al variare dell'altezza dei pali alti, tutti gli elementi vengono trascinati verso l'alto o verso il basso senza cambiare complessivamente configurazione. 

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Anche la lunghezza dei listelli è automatizzata per cambiare al variare della distanza fra i pali. Quello che mi manca è la loro inclinazione coordinata all'angolo degli elementi-ottagono.

 

 

 

 

 

Dates: 
Mercoledì, 19 Novembre, 2014 - 12:59
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Commenti

Ritratto di StefanoConverso

Bel progetto Valerio,
metteremo a punto parametri e concezione costruttiva,
ma le basi che hai posto sembrano molto interessanti.

Conosci i lavori del concorso YAP di P.S.1 a New York
che ho citato a lezione?

 

Ritratto di valerio d'ambrosio

Grazie, innanzitutto mi fa molto piacere che le sia piaciuta la mia consegna. Per quanto riguarda i progetti YAP, non li ho ben presenti. Ho controllato i miei appunti e ho appena trovato il blog di Marco Neri che li ha commentati (lo avevo sentito a lezione). Gli darò presto un'occhiata.

Ritratto di Manuel Andrè Bottiglieri

ciao Valerio,

nonostante tutti gli inghippi e i problemi che hai trovato durante la progettazione (hai fatto benissimo a postare ogni ostacolo) sei riuscito a semplificare concettualmente il tutto pur rimanendo tipologicamente legato alla tua idea. E' sicuramente un ottimo modo di lavorare, in questo modo acquisisci familiarità con gli strumenti e di volta in volta potrai incrementare il tuo lavoro, la difficoltà nel reare incassi dentati su superfici inclinate è legata solo ad una buona organizzazione gerarchica del lavoro...con le prossime lezioni prenderete domestichezza anche con questo.

Volevo farti anche i complimenti per la costruzione della gerarchia di formule che regola il progetto. Immagine questo stesso ordine/pianificazione trasferito al montaggio degli elementi all'interno della famiglia madre.

un suggerimento che ho dato anche ad altri è provare a nidificare nella famiglia madre delle sub-famiglie madri (ovviamente sempre con un senso logico ma soprattutto mirato alla semplificazione del lavoro) 

Magari le tue asole dentate possono essere dei volumi semplici creati in un ulteriore famglia face based? Poi importati sulle facce delle tue "ruote" e sottratti tramite operazione booleana? (è solo un ipotesi, può darsi che funzioni)