Trombetti - Stefanelli_Progetto
Il nostro percorso progettuale ha avuto come risultato conclusivo la modellazione di un Curtain Wall che includesse un edificio adibito ad abitazione e studio. L'edificio costituisce la parte non variabile della progettazione, mentre il "recinto", formato da pannelli, è la porizione variabile. I passi che abbiamo compiuto per ottenere questo modello sono i seguenti.
STEP 1
Abbiamo definito un recinto che includesse il nostro edificio. Tale recinto è formato da una gerarchia di elementi variabili.
Fig. 1 - Inclusione dei volumi nel recinto.
Fig. 2 - Il perimetro è scandito da un passo che segna il posizionamento degli elementi principali del Curtain Wall.
Fig. 3 - La funzione del Curtain Wall è quella di schermare l'edificio, le linee rosse indicano la maggiore o minore trasparenza rispetto alle funzioni del corpo di fabbrica.
STEP 2
Abbiamo affrontato, nello spazio di progettazione relativo alla Famiglia, la modellazione della porzione variabile del progetto: un pannello definito da elementi orizzontali, variabili nella loro reciprova distanza da rapporti geometrici.
I componenti generati sono listelli 10 x 10 cm, questi si estendono, in larghezza e altezza, in relazione allo schema di montanti e traversi realizzato successivamente nel progetto.
Fig. 4 - Vista 3d del pannello. Lo spazio fra i componenti è rinominato in base alla relazione geometrica che li lega.
Fig. 5 - Vista in prospetto del pannello con le relative quote e parametri.
Abbiamo utilizzato dei parametri di istanza per definire lo spazio fra ogni elemento del pannello, rinominandoli da A05 a A10 in relazione alla legge geometrica che li proporziona. Lo spazio fra i singoli elementi è in funzione di un parametro di lettura (reporting parameter) che definisce l'altezza rilevata.
Fig. 6 - Family Types che descrive i parametri del pannello.
La legge matematica che sta alla base della determinazione dello spazio fra i singoli listelli, dipende da due fattori: la lunghezza totale del pannello (che abbiamo rinominato L) e un fattore x, che dermina l'effetto della sfumatura. Se chiamiamo ai lo spazio fra i pannelli, dove i è un valore compreso fra 1 e 6, x il fattore che determina la sfumatura, che varia da 5 a 10, e L la lunghezza totale, possiamo dire che:
ai =L/x
Questa relazione permette, fissati i parametri entro tali estremi, che variando la lunghezza del pannello ci sia sempre una spaziatura armonica e proporzionale fra i listelli. La formula appena illustrata descrive un'iperbole, per cui, fissata una L, se analizziamo il primo spazio a1, sostituendo il valore minimo di x , cioè 5, otteniamo il massimo spazio fra i listelli, mentre se sostituiamo a x il valore massimo, cioè 10, ottieniamo la distanza minore, come illustrato nelle figure 7 e 8.
Fig. 7 - Iperbole
Fig. 8 - Vista laterale del pannello con nomenclatura riferita alla figura 7.
STEP 3
Abbiamo poi modellato il corpo architettonico, la parte non variabile. Abbiamo deciso di mettere in contatto l'edificio con il Curtain Wall attraverso parti esterne schermate dal sistema di pannelli, che verrà inserito nello step successivo.
Fig. 9 - Corpo architettonico - vista sullo studio.
Fig. 10 - Corpo architettonico - vista sull'intero edificio.
STEP 4
Nell'ultima fase abbiamo definito un perimetro e modellato il Curtain Wall.
Il blocco sollevato su setti e ospitante lo studio è schermato da pannelli più regolari e mediamente fitti. La porzione dell'abitazione è schermata da un Curtain Wall più alto, ma più fitto nella porzione bassa e più rado nella porzione alta.
Fig. 11 - Vista 3d da sud
Fig. 12 - Vista 3d da nord-est
Seguono due piante di riferimento.
Pianta sinistra: Piano terra
Pianta destra: Piano primo con campite le aree esterne additive al progetto, due delle quali in relazione al Curtain Wall.
Veronica Stefanelli & Carlotta Trombetti
Commenti
Veronica Stefanelli
Ven, 16/06/2017 - 16:24
Collegamento permanente
Esame Stefanelli
Salve Professore,
lascio questo commento come promemoria in vista dell'esame.
Buona giornata,
Veronica Stefanelli