TTP_Progetto Finale_Gruppo Marino-Persichella
Il tema da cui partire per questo esame è la costruzione di una casa monofamiliare, da caratterizzare attraverso la modellazione parametrica di un componente. Inizialmente per non partire completamente da una costruzione ex-novo abbiamo preso spunto dalla composizione volumetrica di villa Shodhan, di Le Corbusier. In seguito abbiamo deciso di analizzare l'esposizione alla luce solare e un sistema di ombreggiamento, cercando di intersecare il nostro edificio con altri progetti dello stesso Le Corbusier, quali la Torre delle Ombre ed il Carpenter Center, dove lo stesso architetto analizza e studia la composizione delle ombre attraverso dei brise soleil in cemento.
Il nostro progetto nasce dall'intenzione di voler sviluppare un edificio su più livelli che, a partire da una maglia strutturale e da delle planimetrie semplici, mostrasse un comportamento complesso dovuto alla composizione volumetrica.
Il gioco di volumi che abbiamo creato, oltre a definire gli ambienti interni, garantendo ampi spazi aperti ed una corretta illuminazione, ci permette di agire perimetralmente con una ulteriore caratterizzazione data dalla progettazione di un sistema di brise soleil, orizzontali e verticali; elementi sui quali andremo ad agire nello specifico. Infine ulteriore attenzione verrà posta nel disegno dei prospetti, caratterizzando quegli elementi, quali per esempio la grande vetrata che cinge la scala o le finestre a nastro,le pensiline, ecc., che nel complesso insieme al disegno dei brise soleil vanno a definire una immagine unitaria dell'edificio.
Inizialmente abbiamo graficizzato queste nostre astrazioni mentali per ordinarle e avere una base da cui partire nella modellazione, ma già questi semplici schizzi avevano in se dei chiari messaggi: l'idea di una maglia strutturale che organizzasse il gioco volumetrico che in planimetria è evidentziato dallo slittamento ripetuto dei volumi, un corpo scala centrale che fungesse da asse di simmetria ed un gioco di pieni e vuoti, sia volumetrico a formare ampie verande sia in facciata caratterizzato dalle aperture. Nel piccolo prospetto abbozzato è invece chiara l'intenzione di caratterizzare il disegno tramite un gioco di brise solieil unito al disegno a vista della struttura.
Una ulteriore fase ha visto la definizione, non finale, dei disegni per poi passare alla modellazione in revit, strumento grazie al quale possiamo approcciarci al progetto anche in fase concettuale considerando che la parametrizzazione ci permette in qualsiasi momento di apportare delle modifiche al progetto mantenendone il controllo, come più volte è successo. Quindi i disegni sono stati fondamentali per trascrivere le nostre idee su carta ma la vera fase progettuale avviene tramite il software.
Abbiamo quindi iniziato ad utilizzare il software per modellare il nostro edificio, partendo ovviamente dalla struttura e dalle fondazioni per poi passare alle volumetrie. Abbiamo definito la nostra maglia strutturale 3 x 3 con interasse 5.00 m e 1.50 m per il corpo scala ( successivamente allargato a 3.00 m per necessità), ed altezza di ogni livello di 3.50 m. Abbiamo disegnato i pilastri, le travi, i plinti, i cordoli di collegamento e le travi in copertura facendo attenzione che tutti gli elementi fossero vincolati tra loro e quindi modificabili successivamente.
Abbiamo iniziato a disegnare i solai, caratterizzandoli nella stratificazione per il diverso scopo (solai interpiano, solaio di copertura, basamento, ecc.), ne abbiamo definito l'orditura e le bucature.
Abbiamo quindi iniziato a definire le murature perimetrali, caratterizzate nella stratificazione come una muratura in laterizi isolata a cappotto esterno, ed abbiamo iniziato a progettare i volumi seguendo l'idea che avevamo schizzato su carta.
La grande versatilità del software ci ha permesso di poter modificare le volumetrie, senza troppa fatica, qualora ci fossimo resi conto di aver sbagliato o di avere alcuni accorgimenti da attuare. Una volta attuate le modifiche abbiamo ottenuto la volumetria finale ed abbiamo iniziato a studiare le aperture nochè le partizioni interne
Completata la modellazione esterna ed interna dell'edificio, siamo passati allo studio delle ombre che proiettano le varie volumetrie e gli aggetti, per capire bene come e in quale quantità, in seguito, modellare e inserire nel file di progetto gli elementi brise soleil sia verticali sia orizzontali. Partendo dal prospetto Est, poi in sequenza Sud ed Ovest, attivando il Sun Path e l'ombreggiamento abbiamo analizzato tre periodi dell'anno allo stesso orario così da capire le differenze di ombre in base all'altezza del sole.
Prospetto Est :
Prospetto Sud :
Prospetto Ovest :
Dopo lo studio delle ombre abbiamo iniziato a schizzare a matita i vari prospetti e a studiare i vari componenti dei brise soleil e il modo in cui si potessero custruire e assemblare.
La prima famiglia che abbiamo creato è stata quella della dima, dove si andranno ad alloggiare i listelli del brise soleil; le estrusioni svuotate sono state parametrizzate nelle loro dimensioni e il tutto è stato associato ad un angolo di rotazione che garantisse in fase di progetto la modifica dovuta al cambio di disegno dei prospetti da noi immaginati.
Allo stesso modo abbiamo creato il listello formato da diverse parti sia variabili che fisse per permettere di cambiare la profondità e l'altezza del listello mantendo invariati i fori per i bulloni.
Ora si passa all'assemblaggio del brise soleil in tutte le situazioni in cui viene utilizzato a seconda dei prospetti. Partendo dal prospetto Est, il pezzo formato da una dima, un listello e un'altra dima capovolta, il tutto di altezza 1m, viene utilizzato come ringhiera del balcone in cui si affaccia la camera da letto al primo piano; non tutti i listelli vengono utilizzati solamente per la ringhiera, ma ad intervalli regolari tra i pilastri della struttura questi salgono fino alla trave superiore a cui si incastrano attraverso un'altra dima capovolta. Salendo di livello il passo dei brise soleil si infittisce e l'altezza si stabilizza tra il secondo piano e la copertura.
Il prospetto Ovest quasi si rispecchia totalmente con l'opposto, a parte l'angolo di inclinazione del listello che è ruotato di 180° così da permettere una maggiore copertura dai raggi solari pomeridiani.
La differenza sostanziale sta nel prospetto Sud, poichè i raggi solari necessitano di una schermatura in orizzontale. Perciò la dima è stata modificata in lunghezza e non più rispetto all'angolo di rotazione che è rimasto fisso a 90°.
Alla fine dopo aver posizionato tutti i brise soleil il risultato ottenuto è stato quello che avevamo immaginato inizialmente, con vari tipi di ombra e la garanzia di protezione delle aperture dai raggi solari più diretti.
In ultimo abbiamo composto delle tavole in Revit, postprodotte in photoshop, esplicative del nostro progetto.