Composizione Formale Parametrica - consegna 2
Per realizzare la composizione sono partito dall'idea di avere un volume che, ripetuto, possa variare in altezza e in distanza dagli altri elementi simili, seguendo uno schema a "molla", ovvero con un addensamento di volumi verso il centro, come se gli spazi fossero compressi. Questo concetto è declinato in maniera uguale nelle due direzioni del piano orizzontale. Per contrastare questa compressione ho ridotto l'altezza dei blocchi man mano che ci si sposta verso il centro della composizione, in modo da creare uno spazio fitto ma non appuntito né piatto, bensì concavo.
Per cominciare ho creato una nuova famiglia, scegliendo il model metric generic model, come di consueto. Ai due piani di riferimento ne ho aggiunti altri due ortogonali.
Per continuare ho utilizzato le quote per legare i piani al parametro larghezza precedentemente creato del valore di 1 m
Ho poi utilizzato un'estrusione per creare un parallelepipedo
In seguito ho vincolato le facce del parallelepipedo ai piani di riferimento precedentemente creati
Spostandomi in vista frontale ho aggiunto un reference plane orizzontale ad altezza arbitraria
Ho creato il parametro altezza, al quale vincolare una quota alla quale è legato il piano di riferimento orizzontale, in modo da variare l'altezza dei volumi parametricamente
Ad altezza è stato assegnato il valore di 8 m
In seguito ho legato la faccia superiore del volume al piano di riferimento orizzontale, in modo da avere una torretta 1X1X8 m
Per procedere alla composizione degli elementi nella disposizione voluta ho aperto un file di progetto dove ho importato la famiglia salvata come torretta.
Ho quindi potuto lavorare su un nuovo progetto da un elemento parametrico precedentemente preparato
A questo punto ho iniziato la composizione della griglia a terra, necessaria per poter disporre le torrette.
Disponendo piani di riferimento verticali legati a quote bloccate sonno riuscito ad avere una base di partenza.
Il programma mi ha guidato nella realizzazione della griglia, che è stata pensata predisponendo gli assi relativi agli spazi riservati ai volumi, con interposti gli spazi variabili dei corridoi interni. Questi variano da 1 m a 50 cm, togliendo a ogni corridoio 10 cm
Il risultato finale della disposizione dei piani è un reticolo ordinato, regolato da quote bloccate.
A questo punto ho ripreso la famiglia dalla quale sono partito e, dal progetto, ho creato dei tipi variati dello stesso elemento, arrivando a torrette di dimensioni diverse, variate di 50 cm in 50 cm. Ho fatto ciò modificando il parametro altezza dando un valore diverso ad ogni tipo, e riportandone la caratteristica in descrizione tramite le dimensioni, in modo da riconoscerli facilmente e ordinatamente.
Ho iniziato a comporre l'insieme disponendo il tipo torretta 1X1X8 m dallo spazio apposito sul reticolato in basso a sinistra.
Ho proseguito con la disposizione in modo da avere un quadrato di torrette uguali che si avvicicnano man mano che si trovano presso il centro del lato del quadrato.
Proseguendo con l'inserimento delle torrette, cambiando il tipo ad ogni quadrato per digradarne l'altezza ho ottenuto la composizione ricercata.
Come si nota dalle viste, la variazione dei moduli non è percepita immediatamente, soprattutto per quanto riguarda la larghezza dei corridoi tra le torrette. Questo fatto contribuisce al dare importanza alla variazione, in quanto, una volta osservato attentamente, si capisce il criterio utilizzato e ci si rende conto di come questo sia evidente ma nascosto dalla ripetizione. lo spazio, variando minimamente, riesce a far percepire la compressione centrale senza renderla evidente e scontata. In contrasto alla compressione però, si presenta l'elemento di apertura dovuto all'abbassamento delle torrette centrali che si aprono verso lo spazio concavo generato dal vuoto lasciato dalla variazione in altezza dei volumi. La concatenazione spaziale è appunto connotata dalla sequenza spazio aperto - fuori, spazio che si comprime, spazio aperto - sopra.