Camilla Peraino - Prima consegna

  • Posted on: 31 October 2018
  • By: Camilla Peraino

01 Creo la parte (Family) che comporrà il mio assemblaggio (Project) tramite il modello di famiglia Generic Model

02 All'apertura del nuovo file avrò davanti le due viste su cui andrò a operare direttamente (Reference level e Front view) e le relative tracce dei piani di riferimento predisposti di default dal sistema. 

03 Ho bisogno di tracciare dei nuovi piani di riferimento ai quali ancorare il mio oggetto: tramite il comando Reference plane individuo due punti nello spazio per i quali so che il piano dovrà passare. Questi punti serviranno solamente a definire la direzione che il piano dovrà avere, 
poiché la sua distanza dai piani di riferimento sarà impostata in un secondo momento inserendo delle quote. (In blu i nuovi piani di riferimento: Profondità e Larghezza in Reference level, Altezza in Front view). 

Ai fini delle variazioni in altezza che successivamente ho cercato di ottenere ho tracciato due piani di riferimento nel prospetto frontale, uno a una quota superiore e uno a quota inferiore rispetto allo zero. 

 

04 Ogni piano appena tracciato è stato quotato rispetto a quelli di sistema (Annotate -> Aligned): in questo modo sto iniziando a definire le dimensioni che il mio oggetto dovrà assumere, e sarà possibile modificarle intervenendo direttamente sulla quota piuttosto che muovendo il piano. 
In particolar modo l'altezza del mio oggetto non è stata definita semplicemente come differenza di quota tra i due piani tracciati, bensì come somma della distanza reciproca dei due piani di riferimento rispetto allo zero; in questo modo modificandone la quota non otterrò lo spostamento
di un piano rispetto a un altro, ma lo spostamento simmetrico di entrambi rispetto al piano a quota 0.  
Successivamente ogni quota è stata parametrizzata: larghezza e profondità sono diventate dei parametri di tipo, mentre l'altezza un parametro di istanza, in modo da poter introdurre delle variazioni in questo senso alle singole parti una volta assemblate.
Nell'elenco Family types trovo tutti i parametri creati e li posso modificare direttamente da qui. 

 

05 Ho definito l'estrusione, inizialmente non tenendo conto delle sue dimensioni che definirò successivamente tramite i piani di riferimento. 

 

06 Allineo ogni faccia del parallelepipedo al piano di riferimento ad esso immediatamente parallelo (Create->Align e poi bloccando l'allineamento): in questo modo ho legato la parte creata ai piani di riferimento, e quindi ai loro parametri che rappresentano ora proprio le dimensioni dell'oggetto. 

 

07 La parte è pronta per essere assemblata: creo un nuovo progetto e inserisco gli oggetti creati tramite Load into project

 

08 In questo caso ho tracciato una griglia di riferimento (tramite piani di riferimento) nel Reference level del progetto e vi ho poi inserito le parti create. Non sono ancora state introdotte variazioni alla composizione, ma selezionando uno degli oggetti caricati è possibile trovare nelle sue 
proprietà, tra le dimensioni, il parametro di Altezza, ovvero l'unico paramentro di istanza creato, e che quindi è possibile modificare a piacimento per ogni singolo oggetto. 

09 Per facilità preferirei modificare le altezze dei parallelepipedi direttamente da una Schedule che mostri il valore del parametro di cui ho bisogno per tutti gli oggetti che sto assemblando. 
Per farlo torno a modificare il parametro di altezza nella famiglia e da "Family parameter" lo trasformo in "Shared parameter" (denominato C_Altezza), in modo da poterlo elencare in una schedule. 
Ricarico quindi la parte nel progetto sovrascrivendo la famiglia già presente e i relativi parametri. 

10 Modificando i valori i valori delle altezze dalla schedule ottengo la composizione cercata: una griglia regolare di parallelepipedi tutti uguali in larghezza e profondità, di cui ho modificato alternatamente in senso crescente e decrescente le altezze per movimentarne il profilo altimetrico in maniera omogenea.  

 

Dates: 
Mercoledì, 31 Ottobre, 2018 - 12:30
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Commenti

Ritratto di StefanoConverso

Dal punto di vista formale, invece,
mi pare tu abbia ancora prodotto una configurazione "rigida", dove la variazione
è, per così dire, discreta, mentre, proprio l'aspetto numerico ne consentirebbe una
piu "continua". Ti ricordi la citazione di Greg Lynn e lo schizzo alla lavagna?

Ne parleremo, della variazione come tema formale, martedì, in una introduzione
teorico-progettuale alla lezione. Intanto di mando una piccola anticipazione, un vecchio paper scientifico:

http://papers.cumincad.org/data/works/att/cdc2008_157.content.pdf