STRATES - office desk with shelves by Objekten

  • Posted on: 19 November 2014
  • By: eri.agnelli

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Nell'ambito del Laboratorio di Progettazione 3m ci è stato chiesto di arrivare a scegliere da catalogo gli elementi di arredo per l'edificio per uffici che costituisce il tema di progetto. Uno degli elementi a cui ci siamo interessati è la linea Strates del brand Objekten, che si costituisce di un piano di lavoro sorretto da elementi shelves, al quale si possono accostare altri moduli di scaffalatura chiamati Satellite

Oggi proverò a modellare questa workstation come famiglia composta da più componenti, elemento che potrebbe tornare utile per il modello finale del Laboratorio 3m. 

Pubblico intanto lo schema costruttivo di assemblaggio degli elementi che compongono l'arredo.

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La prima famiglia che andrò a modellare sarà quella dello scaffale, che potrà servire come elemento a sé da accostare alla scrivania oppure come appoggio della scrivania stessa.

Poiché questo sarà poggiato a terra scegliamo il template Metric generic model floor based.

Andiamo a modellare un profilo per la mensola, imitando quella che presenta il catalogo per la base della scrivania. È comunque possibile immaginare questa forma come modificabile secondo le esigenze dell’utente.

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Questo elemento dovrà essere quindi intagliato per consentire l’inserimento dei montanti.

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Lo scaffale si presenta come sovrapposizione di 6 oppure 7 mensole. Andremo quindi ad inserire parametri per l’altezza (extrusion start e extrusion end) di ciascuno di queste. L’operazione risulta un po’ macchinosa, ma potrebbe forse risultare utile in una fase successiva, se si volessero indagare le variazioni nelle distanze tra le mensole.

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Copiamo la prima mensola e andiamo ad assegnare le altezze alle varie copie.

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Possiamo ora procedere a modellare i montanti, che fungeranno da dime. L’unica possibile variazione geometrica in quest’elemento potrebbe derivare dalla variazione delle distanze tra le mensole.

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Allineiamo quindi l’elemento al foro ad esso destinato.

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Le altre due dime hanno le stesse dimensioni, quindi possiamo copiare e ruotare:

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Inseriamo ora l’elemento di perno centrale, che va a bloccare i tre montanti nelle loro posizioni finali.

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La sua altezza verrà fermata sotto all’ultimo ripiano.

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Passiamo ora alla definizione materica dell’elemento: da catalogo esistono tre diverse opzioni di finitura:

  • White coating
  • Black coating
  • Oak vemeer

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Andiamo allora a definire dei Family types corrispondenti:

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In questi assegneremo un materiale (li ho creati tutti e tre da zero, dandogli una definizione minima per la comprensione) per gli scaffali ed uno per i montanti, immaginando che possano non essere gli stessi.

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Ovviamente, se l’elemento servirà da arredo a sé, avrà un top senza intagli:

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Se invece fungerà da base per la scrivania avrà quest’aspetto:

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Possiamo variare il profilo delle mensole ed ottenere un mobile di diversa forma. In questo caso imitiamo il modello Satellite 6 (rinomino infatti così il file):

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A cui possiamo anche cambiare il tipo, ad esempio con la finitura nera (ed i montanti in legno):

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Procediamo ora con la modellazione del piano della scrivania, che realizzerò con il template Metric generic model face based, dato che andrò a fissare il piano sul colmo dei montanti.

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Modelliamo un solido a base rettangolare, con spigoli arrotondati, e spessore pari a quello delle mensole. Da catalogo si può osservare che il tavolo viene prodotto in due diverse misure: 148X74 e 190X74. Posso quindi creare due diversi family types che permettano la scelta fra questi due tipi.

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Possiamo quindi anche qui assegnare un parametro materiale, che possa variare tra le tre finiture disponibili.

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Una volta creato il file della famiglia madre del tavolo, importiamo i diversi elementi per giuntarli.

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Posizioniamo le “gambe” del tavolo, ponendole alla corretta distanza per la misura di tavolo scelta:

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Posizioniamo il piano di lavoro, e definiamo a piacere i materiali scelti tramite la definizione del tipo:

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Una volta terminata la modellazione del tavolo, gli altri accostamenti possono essere liberamente definiti in ambiente di progetto. Andrò quindi a creare un nuovo file project, usando l’architectural template:

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Dato che ho creato la famiglia in un modello floor based (non lo farò mai più!), devo per forza posizionare un pavimento su cui andrò a posizionare l’arredo. Ne scelgo quindi uno pronto tra le famiglie di Revit.

Quindi, tramite il comando load into project nel file della famiglia madre, importo la scrivania nello spazio di progetto:

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Uso dei componenti scaricati dal web per dare un’idea degli spazi e della grandezza degli elementi:

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Posso completare a piacere lo spazio piazzando gli elementi satellite 6 e satellite 7.

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Con lo stesso metodo di assemblaggio si possono concepire infinite altre combinazioni che derivano dalla variazione degli elementi orizzontali, quindi proverò a disegnare altre variazioni nei componenti ed a stilare un abaco dei diversi pezzi!

… to be continued!

 

 

Dates: 
Mercoledì, 19 Novembre, 2014 - 09:50
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Commenti

Ritratto di StefanoConverso

....Producessimo pezzi in CNC variabili che si innestano nel loro sistema???
In stile "Hacking IKEA", che tra l'altro anticipammo nel corso TPP del 2008!

http://www.ikeahackers.net/

Nel corso proponevamo la produzione di pezzi "custom" ma compatibili con
il sistema di giunzioni di IKEA; te la senti di provarci con questo? (o altri ;)

Hackeriamo un po il sistema, introducendo pezzi "tuoi"!

Ritratto di eri.agnelli

Il sistema di assemblaggio è molto semplice, e la forma degli scaffali, come anche la distanza fra loro può essere variata a piacere, sempre compatibilmente con la statica dell'elemento! Non è neanche detto che gli scaffali debbano avere tutti la stessa forma all'interno dello stesso elemento. Per ora inizio a pubblicare il lavoro sulla forma "da catalogo", poi procederò a introdurre qualche elemento di possibile variazione. 

La soluzione limite potrebbe essere quella di stilare un abaco delle forme possibili, anche in 2d, che costituiscano le forme "custom" degli scaffali, permettendo così all'utente di sceglierle e procedere al taglio a macchina del pezzo.

Ho capito più o meno qual era il senso del suggerimento?

Ritratto di StefanoConverso

Ora non resta che progettare!

Ritratto di StefanoConverso

Ora non resta che progettare!

Ritratto di Manuel Andrè Bottiglieri

ciao Erica,

molto chiara come al solito l'esposizione dei passaggi del post..Dati i suggerimenti del prof mi viene da darti una dritta, per semplificare il tuo lavoro prova a lavorare con famiglie a più livelli di nidificazione. Cioè non è detto esista una sola famiglia madre, magari sono più famiglie assemblate caricate l'una nell'altra.. è un tipo di lavoro che va prima di tutto ben strutturato come gerarchia e contenuti, per evitare passaggi superflui e ridondanti. 

Pensavo potesse esserti utile, prendiamo ad esempio un tuo modello satellite:

  1. se fosse lui stesso una famiglia madre composta da da due famiglie base? famiglia ripiano e famiglia montante?
  2. una volta caricato il tuo montante nella famiglia non ti resta che importare il ripiano (face based) direttamente negli incastri del montante
  3. immagina di aver riempito in questo modo tutti gli alloggi del montante
  4. Nel caso in cui ti serva un Top pieno e non bucato, dovresti soltanto selezionarlo e scegliere tra le proprietà la famiglia "ripiano pieno" piuttosto che "ripiano bucato"
  5. allo stesso modo se vuoi generare variazione. ti basterebbe solo selezionare alcuni ripiani e cambiare tipo di famiglia "Ripiano largo", "...corto" "..spesso", ecc...
  6. questa impostazione del lavoro ti servirà a velocizzare le variazioni e permetterti una dinamica progettuale più ampia e semplificata. Ad esempio una volta importato un singolo ripiano nulla ti vieta di riprodurlo in serie con un comando Array...insomma c'è un mondo dietro. Vai e colpisci :)

 

Ritratto di eri.agnelli

Ok, grazie per i consigli. Anche io, andando avanti, mi sono resa conto di alcuni passaggi macchinosi o ridondanti. Ora sto procedendo, come consigliava Manuel, separando in due diverse famiglie i montanti ed i ripiani orizzontali. Questa operazione mi permette anche di ragionare sulle variazioni del modulo del ripiano. Queste modifiche vanno pubblicate in un nuovo post? O qui nei commenti? O modifico il post originale?  

Ritratto di Manuel Andrè Bottiglieri

secondo me potresti anche creare un nuovo post, ti sfruttiamo per sperimentare i link tra contenuti :)

Magari all'inizio del prossimo metti un link al vecchio post e appena creato il nuovo aggiorni questo con un link finale che rimanda al nuovo. Così rimane una traccia ben definita del tuo processo lavortivo e via via il lavoro che si evolve.

Tutto sommato anche noi con questo nuovo sito abbiamo bisogno di capire il modo migliore per organizzare i contenuti. Ci proviamo sperimentando giorno per giorno...comunque avete tutti completa liberta di postare nuovi contenuti ogni volta che volete. Buon lavoro