TPP _ Riflessioni sul Parco Cavallo Pazzo

PARCO CAVALLO PAZZO

Il “cuore”, ossia la zona più frequentata, del parco Cavallo Pazzo si presenta distribuita principalmente su tre terrazze. Come prima impressione, visitando il parco, mi è sembrato che ognuna di questa terrazze avesse in un certo senso una sorta di funzione e utilizzo (anche a livello di utenza) distinti:

  • La terrazza più bassa, quella di fronte all’ingresso, è uno spiazzo in cui sono sì presenti delle sedute (anche se ben poco attrattive) che tuttavia lasciano spazio per giocare a quei bambini più vivaci che preferiscono una partita di calcetto o una rincorsa ad acchiapparella piuttosto che uno scivolo. Si presenta quindi un tipo di spazialità abbastanza dinamico. In un luogo del genere mi viene in mente un intervento progettuale abbastanza limitrofo, come ad esempio delle sedute che circoscrivano lo spazio sviluppandosi lungo una linea e che cambiando inclinazione creino differenti “situazioni” come una semplice panchina, o una sdraio, o una piattaforma ombreggiata.

          

  • La terrazza intermedia si presenta come uno spazio già configurato e attrezzato, con una ben chiara tipologia di utenza, che non necessita di alcun intervento.

          

  • La terrazza superiore, fisicamente, si presenta come quella inferiore, è infatti un grande spiazzo con alcune panchine intorno, tuttavia si configura più come uno spazio dello stare che del movimento. È facile trovare dei signori anziani seduti al sole o dei ragazzi che portano il cane o leggono un libro. In questo caso quindi mi viene in mente un intervento quasi di tipo “scultoreo” che permetta all’intera terrazza di diventare un luogo dello stare e non si limiti solamente alle 4 panchine posizionate ai lati ma prenda in considerazione tutto lo spazio disponibile.

          

Tuttavia per questa proposta progettuale ho deciso di concentrarmi sulla terrazza più bassa e modellare una seduta. L’elemento di partenza è una sorta di boomerang (seduta + schienale) ai quali è possibile attribuire una differente apertura o inclinazione.

          

 

Lun, 22/05/2017 - 14:24
Copertura

Per questo secondo progetto ho voluto provare ad usare le famiglie adattive appena imparate. 

Sono partito dunque inserendo cinque punti e rendendoli adattivi, in modo da poterli poi inserire successivamente in una nuova famiglia. Fatto questo li ho collegati con dei segmenti e controllato il corretto funzionamento. Inoltre ho diviso le linee tra i punti in più pezzi credendo che questi potessero aiutarmi poi a collegare un'altra famiglia adattiva con lo scopo di creare delle controventature.

 

Creo ora la famiglia delle controventature. Faccio una semplice prova inserendo due punti collegati da una linea, creo una circonferenza giacente nel piano di uno dei due punti e realizzo la forma. Ho inoltre parametrizzato il raggio della circonferenza in modo da poter vedere subito gli effettidi diversi diametri.

 

Assemblo il tutto. Apro una nuova famiglia, realizzo cinque spline giacenti sul piano XY ma con direzioni diverse, in modo da poter realizzare una copertura un po' movimentata. Divido ogni spline in 7 punti, come primo tentativo. Inserisco dunque la famiglia adattiva, un punto per ognuna delle 5 spline ripetuto per 7 volte. A questo punto gioco un po' con le spline per trovare la forma che più mi soddisfa.

PROBLEMA: Inserisco le controventature, sicuro che i punti che ho inserito nella famiglia di partenza mi sarebbero stati d'aiuto grazie al 3DSnap, eppure.... A quanto pare non riesco a far riconoscere al'asta il punto al quale dovrebbe agganciarsi, bloccandosi anzi sulla superficie. Ho provato con vari TAB, ma non riesce ad agganciarsi al punto. Ho ache cercato di "spegnere" l'estrusione e lasciare così nuda il segmento con i suoi punti ma non me ne dà l'opportunità. Problem.jpg

IPOTESI REALIZZATIVA: Per ora mi accontento e anzi, immagino che queste aste potrebbero essere delle canne di bambu che, tramite semplici legature, potrebbero andarsi ad appoggiare alla struttura. Altrimenti potrebbero essere costituite tra assi di legno con dei tagli i quali, andandosi ad incastrare nella sagoma principale, ne assicurerebbe la stabilità.
La struttura potrebbe essere invece realizzata come:
- Una singola sagoma cercando di ottimizzare il nesting dei pezzi. In caso questo lasciasse troppo materiale si potrebbe
- Realizzare 5 segmenti, fissandoli tra loro con viti e bulloni.

Project.PNG

Risultato finale: la struttura è pensata come un'opera con molteplici funzioni: ci si può arrampicare sopra, può essere coperta per garantire protezione sotto di essa, può ospitare degli spazi dove leggere i vari libri messi a disposizione dal book-sharing o molto altro ancora. Come sistema di ancoraggio ho pensato di ricoprire di terra di riporto i tre appoggi principali in modo da creare una continuità con il terreno e chissà, magari dopo qualche tempo questa potrebbe essere completamente ricoperta di verde, andandosi quasi a nascondere tra le altre strutture nel parco.

Dom, 21/05/2017 - 18:12
HYM - Proposta Progettuale Parco Cavallo Pazzo

Come io avevo osservato la mancanza di un riparo contro il forte soleggiamento nel lato nord del parco Cavallo Pazzo ho pensaato di proggettare un oggetto simile a une Teepee degli indiani americani con le pensiline e le sedute esterne a due livelli. Pero ho diceso di costruire questo Teepee pramidale invece di conica e il mio riferminto è stato l'albergo mudulare progettato da Penda:

Nel primo passo ho aperto un "Conceptual Mass" template ed ho creato una piramide tramite l'estrusione dei segmenti a fino di farla vuota:

Ho diviso le superfici generate con la griglia e l'ho assegnato un pattern triangolare:

Per riempire i moduli delle superficie ho aperto un "curtain panel pettern based" ed ho creato un pannello triangolre inclusi i vuoti curvelineari ed una cornice:

Ho caricato il panello nella famiglia Conceptual mass dove avevo creato la primade ed ho impostato la grandezza dei muduli di ciascuna superficie secondo la sua esposizione al sole:

Per la struttura ho pensato di mettere i pilastri incilnati seguendo la linea d'intersezione di ogni due superfici e le travi che si appoggiano su gli stessi pilastri, quind ho creato un face based pilastro con la lungezza variabile e una trave line based:

Per le sedute e le pensiline esterne ho creato due superficie orizzontali divise e assegnate dei pattern su due livelli e appoggiate sulle trave:

Vista prospettiva ed assonometrica nell'area del progetto:

Sab, 20/05/2017 - 19:07

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