MES_Progetto Parco Cavallo pazzo_Fiacco Simone-Gaudino Marta-Lupino Eleonora

Ammettiamo il nostro ritardo nella consegna di un progetto definito ma, nonostante avessimo varie idee non riuscivamo a sintentizzarle. A questo scopo è stato fondamentale l'incontro al Fab Lab di giovedì scorso. Dopo avervi partecipato, ci sembrava che il progetto dovesse avere delle chiare caratteristiche: 

1. Modularità
2. Ogni pezzo deve essere facilmente  smontabile e sostituibile
3. Molteplicità di modalità d'uso
4. Semplicità
5. Aperto alla partecipazione dei cittadini, molto attivi nel parco (quindi Open Source)
6. Riciclo di materiali facilmente reperibili

La progettazione si è infatti aperta con la scelta del materiale da riciclare: vecchi manici di scopa. Facilmente reperibili, molto resistenti e portati dagli stessi cittadini, con la possibilità di personalizzarli attraverso la verniciatura e la decorazione (esempio: laboratori per i bambini). In questo modo ogni cittadino si sente in parte "proprietario" dell'arredo.

Abbiamo quindi pensato ad una base, composta da tavolati in legno e ancorata a terra grazie al riempimento in ghiaia/sassi

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In essa sono innestati i manici di scopa, rispettando un modulo di 50 cm (i manici colorati in verde) ma intervallando questo modulo di volta in volta in maniera differente, in modo da romprere la regolarità statica dell'arredo.

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Sui manici di scopa verranno infilati i vari arredi, che potrebbero assumere infinite configurazioni. Per iniziare abiamo pensato a delle panchine (C) e dei Tavoli (B), ma potrebbero essere realizzati anche degli scaffali per booksharing, delle sedute reclinate ecc, ogni cittadino potrebbe decidere di progettare un modulo da inserire. 

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Per capire l'effettivo funzionamento abbiamo creato un piccolo modellino 1:20

Ovviamente abbiamo realizzato un solo modulo da 4 metri, ma l'arredo potrebbe essere composto da varie unità, in modo da formare una polilinea capace di adattarsi a vari utilizzi ( Es. diversi eventi che vengono organizzati nel parco).

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(Non siamo riusciti a infilare gli arredi nel plastico a causa dell'intabilità degli stecchini)

Infine abbiamo realizzato un file guida per il taglio  di un plastico 1:5 in un foglio di cartone 60x90. Con un solo foglio si riesce a realizzare l'intera base con due tavoli e tre sedute. 

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Il modello Revit è in lavorazione, faremo al più presto un post per esporlo.

Gio, 01/06/2017 - 10:53
SB_Avanzamento progetto fase 1_BIM TPP_Sara Bartozzi

Grazie all'incontro al FabLab di giovedì scorso, dove abbiamo avuto la possibilità di discutere dei progetti che abbiamo ideato, ho provato a rielaborare la mia vecchia idea di progetto alla luce di una composizione costruttiva che possa funzionare sia a livello di statica che di “incastri” e montaggio.

La mia idea di progetto, il cui concept si può ritrovare in questo post http://bim.rootiers.it/node/2353 , non aveva un'idea di composizione a livello costruttivo, che ho provato a sviluppare in questo post, seppur a livello embrionale.

LE FAMIGLIE

La struttura sarebbe composta da 3 famiglie, ognuna di diverso tipo.

 

  • Metric Generic Model (http://bim.rootiers.it/node/2212), che andrebbe a comporre quella che sarebbe la mia dima di base, che sarà la base per la “forma” del progetto; i parametri assegnati sono stati di Istanza per quanto riguarda le altezze delle scalettature, in modo da poterle modificare nel file di progetto, e sono invece stati impostati di Tipo per quanto riguarda lo spessore, che invece sarà costante.

    Le altezze oscillano da un massimo di 1,50 m fino ad un minimo di 0,40 m, mentre lo spessore è standard a 10 cm.

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  • Metric Generic Model Face Based (la cui composizione è la medesima del generic model, con la differenza che l'oggetto è associato ad una superficie), il quale è necessario per il posizionamento dei travetti sulle spline delle “travi ad onda” che dovranno seguire il loro andamento. Ogni travetto è stato impostato con parametri di Tipo, con dimensioni di 50x10x3 espresse in cm.

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  • Metric Generic Model Adaptive (http://bim.rootiers.it/node/2353), utilizzato per impostare la trave principale ad onda che poggerà sulla dima; ho utilizzato questa tecnica perché è la più efficace e pratica per un elemento curvo, in particolare se, come in questo caso, è anche variabile di sezione in sezione. L'altezza è stata impostata a 20cm, lo spessore a 5cm.

    La lunghezza di tutto l'elemento è pari a 10m, e perciò ipotizzo a livello esecutivo, che l'elemento sarà suddiviso in più parti che poggeranno sulla dima.

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IL PROGETTO

Per la realizzazione ho creato un nuovo file di progetto .rvt .

Per prima cosa, ho caricato nel progetto le tre famiglie e ho iniziato a comporre il sistema di sedute polifunzionali.

 

Step 1

Come primo passo vado a trascinarmi dal browser di progetto le varie dime e le posiziono a quota 0, ognuna ad una distanza di circa 1,30 m, utilizzando così 8 dime, che corrispondono agli 8 punti adattativi della trave.

 

Step 2

Ho iniziato così a trascinarmi nel progetto anche la trave principale: mano a mano, ho iniziato ad agganciare ogni punto consequenzialmente, in prossimità delle dime, creando una specie di binario su cui poi andrò ad appoggiare successivamente i travetti.

A questo punto, essendo le dime ancora tutte uguali, ho iniziato a cambiare i valori dei parametri di istanza dal pannello delle Proprietà, dando l'andamento che più mi soddisfa. Questo lavoro poi, va fatto in corrispondenza di ogni “scalettatura”, creando così delle onde.

 

Step 3

Adesso è la volta dei travetti, che vado a posizionare sulla trave adattativa. È necessario mantenere acceso il pulsante Posiziona sulla superficie, in modo tale che al momento del trascinamento, il travetto possa essere posto su una qualsiasi superficie.

Lavorando con questi travetti, mentre li posizionavo, ho pensato che potesse essere molto interessante che in alcuni punti non ci siano, in modo da creare delle aperture che possano ospitare piante o fiori, che oltre ad integrare a livello botanico il parco, potrebbero dare un ulteriore utilizzo alla struttura, oltre a renderla più accogliente.

Gio, 01/06/2017 - 00:08

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