Panca Double-Faces

Buongiorno,

Dopo aver elaborato varie "ipotesi progettuali" riguardanti una seduta per il parco del 'Cavallo pazzo', ho scelto di procedere con la seguente:

Una panca che tramite un perno circolare riesce a rotare di 90° permettendo al visitatore del parco di sfruttare due tipi di sedute.

 

- CONCEPT e sviluppo

IMG_8791_2.JPG IMG_8793_0.JPG IMG_8795_0.JPG IMG_8794_0.JPG 

*(ho delle difficolta con la rotazione delle immagini, dovrebbero essere ruotate tutte di 90° in senso orario)                          

- Famiglie per l'assemblaggio in REVIT:

Sviluppo la geometria di riferimento   Forma iniziale bi-seduta_0.JPG    

Sfruttando la funzione ''SPLINE'' cerco di rispettare alcuni principi ''ergonomici'' Struttura ergonomica_0_0_0_0_0_0.JPG

Stabilisco la forma della struttura che mi permetterà la rotazione della panca (materiale più resistente) Struttura rotante_0.JPG

 

Avendo pensato ad una struttura che viene assemblata incastrandosi, ho forato la struttura delle sedute seguendo la curvatura di quella adibita alla rotazione. Forma ergonomica piu bucatura_1.JPG.

 

Una volta assemblati i due pezzi, li ho distanziati strutture ergonomiche distanziate_0.JPG ed ho inserito nel foro circolare un tubo tubo_0.JPGche unisce i due estremi della panca dettando l' angolo di rotazione. 

 

.Inoltre per rendere la struttura più stabile, ho elaborato un fermo chiusura rotazione_0.JPGche viene posizionato nell' estremità della struttura rotante.

assemblaggio1.JPG

 

Problema 1)

Non riesco a disporre le doghe in maniera arbitraria, magari seguendo una spline di riferimento, e differenziare le dimensioni delle stesse.

esempio:  IMG_8838_0_0.JPG

 

Problema 2) 

Non riesco a far ruotare lungo l'asse della circonferenza del tubo l'intera struttura. (in Revit)

esempio: PSLM8390.gif

 

                

Lun, 12/06/2017 - 15:09
Avanzamento proposta progettuale - Ivan Mellini

Ho deciso di aggiornare la precedente proposta progettuale in quanto ho riscontrato principalmente due punti critici. Il primo riguarda un numero eccessivo di pezzi usati per il progetto che potrebbe portare ad un ipotetico costo d’opera troppo elevato. Il secondo punto invece riguarda la struttura da un punto di vista statico, poiché nella zona delle sedute alcune nodi erano eccessivamente labili.

Per quanto riguarda il concept questo è rimasto lo stesso, ossia creare un oggetto che funga oltre che da seduta, anche da contenitore per la coltivazione ad esempio di erbe aromatiche o piccoli ortaggi. Questo per creare un elemento di aggregazione della comunità all’interno del parco. Il progetto è pensato per essere posto all’interno dei due grandi spazzi vuoti del parco del Cavallo Pazzo, dove al momento ci sono solamente delle panchine ed il sole insiste costantemente.

Per quanto riguarda il sistema di contenimento del terreno è rimasto simile al precedente, tranne per il fatto che il fatto che i pannelli longitudinali verticali hanno ora una scanalatura a doppia femmina con l’inserimento di una piccola barra in metallo, per preservare maggiormente il legno dal degrado dovuto alla presenza della terra e dell’acqua.

La struttura della seduta, viene sostenuta da alcuni manici di scopa e dal pannello posto nella parte retrostante.

Il pannello posto nella parte retrostante della seduta ha uno scasso nella parte centrale che permette l’inserimento del listello che compone la seduta bloccandolo.

Ho creato un file di parametri condivisi per le famiglie che compongono la seduta.

Ed infine ho generato la schedule dei pezzi.

Lun, 12/06/2017 - 14:48
Proposta progettuale 1 _ Pirri-Salvadori

Il progetto si sviluppa principalmente sul livello piu alto del parco Cavallo Pazzo e nasce dal disagio dovuto all'utilizzo del cancello di ingresso come porta da calcio dai bambini del posto. 

L'idea si basa sulla realizzazione di un oggetto modulare,pratico e smontabile, che sia alla portata di tutti, infatti la sua estrema praticità crea nei residenti del quartiere  un senso di dover comune, in quanto per problemi relativi alla manutezione chiunque può internìvenire. 

L'elemento può essere installato in diverse posizioni all'interno del parco valorizzandolo dal punto di vista estetico; i pali posso essere smontati e riposizionati nelle varie piattaforme presenti sul suolo a seconda delle esigenze del momento, in base magari all'orientamento del sole.

Il progetto si sviluppa in cinque componenti principali: 

1) La porta è stata pensata con una rete che potesse avere la stessa funzione di una racchetta da tennis, così che all'impatto del pallone con la rete, questa possa assorbire tutte le vibrazioni dovute all'urto, in modo tale da restare più o meno ferma.

Il materiale da noi ipotizzato è, quindi, il medesimo di una racchetta: nylon o kevlar. Inoltre la rete è collegata nel profilo interno dei pali attraverso un sistema di aggancio/sgancio estremamente pratico, in modo che chiunque possa intrvenire sulla manutezione o il semplice spostamento delle componenti su un altra piattaforma.

2) i pali , realizzati in alluminio o zinco, possono essere smontati dalla piattaforma e posizionti su altre presenti nel parco. Sono di forma circolare con diametro di 10 centimetri e sono alti intorno ai 2 metri. Essi sostengono la rete e sono attaccati alla piattaforma attraverso un sistema di fissaggio ( vedere l'assonometria sui disegni) 

3) la panca, posizionata sempre sulla piattaforma, è realizzata con dei pannelli di legno marino e si divide in due componenti: seduta e parcheggio biciclette. La parte relativa allo stallo delle biciclette è lunga 1.35 metri e l'ampiezza del foro (in cui all'interno verranno posizionati i mezzi) ha una larghezza di 5.5 centimetri e segue un passo di 22 centrimentri tra un foro e un altro.

4) accanto si sviluppa la seduta con una lunghezza di 1.65 metri, andando ad avere una lunghezza complessiva di 3 metri. La seduta segue le stesse dimensioni del parcheggio delle biciclette, per quanto riguarda altezza e larghezza, tranne per la seduta, che presenta un altezza di 35 centimetri.

 

5) Tra la porta e la panca, con la stessa lunghezza, viene posizionata un'installazione verde, che, oltre ad avere una funzione estetica, consente di distanziare le due componenti in modo tale da coprire lo spazio di elasticità della rete.

Ven, 09/06/2017 - 16:27
Breve post revisione

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Gio, 08/06/2017 - 12:46

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