Prima proposta progettuale - Valerio Giovannini

L'oggetto che sto pensando di realizzare, come detto nella consegna sulle prime impressioni, è un elemento polifunzionale: per la forma lo immagino come fosse una scultura di legno, e per questo più elementi potrebbero essere sparsi all'interno del parco (anche in maniera disordinata); può funzionare da seduta, ma la forma particolare so che invoglierebbe anche i bambini a giocarci (come fosse un tunnel o un nascondiglio); inoltre potrebbe funzionare come cassa acustica, quindi perchè no ipotizzare dei concerti estivi all'interno del parco, magari nella parte più bassa dove il dislivello potrebbe essere ripensato come platea. Ripropongo un'immagine ispiratrice.

Inizio col creare una famiglia di tipo Generic Model per realizzare delle strutture ottagonali che saranno il sostegno del mio elemento. Per realizzare la mia struttura utilizzo il comando Sweep. Sulla vista in pianta clicco su Sketch path e disegno un cerchio in cui sarà inscritta la mia struttura ottagonale > OK

Ora mi sposto nella vista Left per definire il profilo dell' elemento, quindi > Edit profile, disegno il profilo > OK.

Ora voglio che il raggio del mio cerchio sia un parametro, quindi entro nell'elemento con Edit Sweep e assegno il parametro.

Sempre rimanendo all'interno dell'Edit Sweep mi sposto nella vista Left > Edit Profile e assegno all'elemento anche i parametri di altezza e spessore.

Ora che ho parametrizzato il mio elemento base, posso trasformare il mio cerchio in un elemento ottagonale. Seleziono il solido e all'interno della colonna delle proprietà sulla sinistra spunto l'opzione Trajectory Segmentation e sotto in Maximum Segment Angle imposto il valore di cui ho bisogno. Per ottenere un ottagono imposto un valore angolare di 45°. Il mio primo elemento strutturale è completato.

Dopo aver ruotato il pezzo sull'asse verticale, mi creo altri 6 tipi di ottagoni facendo variare esclusivamente il raggio.

Ora salvo la famiglia come VG_OTTAGONO e apro un nuovo Generic Model dove vado ad importare il pezzo e i relativi Tipi creati. Realizzo quindi 6 piani di riferimento equidistanti tra loro sui quali vado a centrare i miei elementi.

Ho realizzato lo scheletro del mio oggetto.

Ora vado a creare gli elementi che saranno i collegamenti di sostegno del mio scheletro. Quindi apro una nuova famiglia, questa volta un Modello Adattativo e inizio col disegnare 2 punti su un piano che rendo adattativi (make adaptive dopo averli selezionati).

Dopo aver collegato i due punti con una linea (e dopo aver spuntato l'opzione 3d snapping) mi sposto sul piano perpendicolare a tale linea e disegno una circonferenza, di cui parametrizzo sempre il raggio.

Poi dopo aver selezionato la linea e la circonfernza > create form. I miei tubi di collegamento dello scheletro sono completati.

Ora apro un nuovo modello adattativo che sarà il file di assemblaggio della mia struttura. Importo inizialmente la mia famiglia di ottagoni, e inizio a posizionare dei punti (che saranno gli agganci dei miei tubi "adattativi" nei punti medi dei lati dei due ottagoni estremi. Importo quindi i miei tubi e inizio a collegare i punti.

Ora voglio creare la superficie del mio oggetto, che sarà costituita da aste di legno. Quindi per adattare tali aste al cambio di dimensione delle strutture ottagonali ho pensato di realizzarle sempre tramite un modello adattativo, per poi poterle agganciare a dei punti di riferimento. Apro quindi un nuovo modello e con lo stesso procedimento precedente disegno questa volta 4 punti su un piano (li rendo adattativi) e li collego con una linea (sempre 3d snapping). Seleziono la linea e la estrudo. Qui parametrizzo solo lo spessore dato che sia la lunghezza che la larghezza sono valori che varieranno e che dipendono dai punti di aggancio nel modello d'assemblaggio.

Dopo aver diviso tutti i lati degli ottagoni estremi per 5, inizio a tassellare importando le aste nel file di assemblaggio, fino a completare la superficie.

 

 

CONSIDERAZIONI: ora il prossimo passo che vorrei fare è cercare, partendo da questa prima idea, di sviluppare forme diverse, magari anche oggetti diversi e con diversa funzione andando a modificare i parametri che ho inserito. Quindi magari realizzando strutture che non siano necessariamente ottagoni. Dare un parametro che metta in relazione la distanza tra le varie fasce ma che siano sempre equidistanti (sia aumentando che diminuendo). E anche infine le aste che rappresentano la superficie siano relazionate a questi cambi dimensionali, magari con un modello facebased (....ancora non lo so!)

Mer, 17/05/2017 - 23:07
Prime considerazioni sul Parco Cavallo Pazzo - Valerio Giovannini

Il parco Cavallo Pazzo è situato nel cuore del quartiere Garbatella a pochi passi dalla fermata metro. All' interno accoglie Casetta Rossa che da 10 anni si occupa non solo del parco, ma propone interessanti iniziative sociali e culturali. Si prospetta quindi dal punto di vista delle potenzialità sicuramente come un punto di riferimento per la popolazione del quartiere.

Dal sopralluogo effettuato le prime considerazioni sono sicuramente positive: lo spazio presenta una buona manutenzione e un buon ombreggiamento che sicuramente sono due requisiti fondamentali per avere una sensazione piacevole nel trascorrere del tempo in questo spazio e rilassarsi. Il parco si sviluppa su tre livelli ricoperti a ghiaia, di cui solo quello di mezzo è attrezzato con giochi per bambini.

Dal mio punto di vista la morfologia del parco potrebbe essere un punto interessante da affrontare, e convertire quella che è adesso una rigida divisione di livelli in qualcosa di più comunicante. Da qui nasce un'altra considerazione che secondo me indebolisce la vita del parco, ed è la mancanza di CARATTERIZZAZIONE: non c'è un tema, una relazione tra gli spazi e le cose, che faccia sentire chi fruisce del parco parte di un qualcosa.

Spesso la convivenza all'interno di un parco può essere complicata, soprattutto data la differenza dei fruitori e degli scopi per cui si decide di passare del tempo al parco; c'è chi vuole rilassarsi, leggere o studiare (giovani e anziani) e magari la vivacità dei bambini non crea la situazione migliore per fare queste cose. 

Quindi una prima idea progettuale potrebbe essere inanzitutto definire funzionalmente tutti e tre i livelli, caratterizzandoli con un tema comunicante ma allo stesso tempo che indirizzi le persone a godere di una parte di un parco piuttosto che un altra.

Ho trovato interessante questo progetto, che potrebbe caratterizzare con la sua forma lo spazio del parco (come fosse una scultura), e allo stesso tempo integrare più funzioni come quelle di seduta, ma anche gioco per bambini o addirittura pensarlo come una sorta di cassa acustica per poter ascoltare musica (magari creando un impianto al suo interno a cui ognuno possa attaccare il proprio smartphone).

 

Mer, 17/05/2017 - 22:39
Quarta consegna - Esperimento dima 2

Il progetto prosegue l'esperimento di dima digitale che avevo precedentemente pubblicato nel blog. L'idea di partenza era quella di una superficie mossa che risultasse come sospesa all'interno di un "frame" squadrato, realizzata tramite l'affiancarsi di elementi che si sviluppano nel senso della sua lunghezza. Ecco come si presentava il progetto nella sua prima versione:
a.PNG

Per questa consegna ho deciso di ripensare il frame che racchiude e dà forma alla superficie, dividendolo a metà e migliorando la forma sia della seduta che della copertura. Ho così realizzato due tipi di seduta (sdraio e panchina), oltre a diverse sagome per la copertura:

2_0.PNG3_0.PNG4_0.PNG​Ho dunque assemblato le diverse parti, affiancando coppie di sedute uguali ad una distanza di 2 m e coppie di sedute di tipo diverso ad una distanza di 1 m. Le coperture hanno un andamento variabile:5_0.PNGPer realizzare la superficie delle sedute e della copertura ho deciso di sperimentare l'adaptive model. Ho dunque realizzato una corda del diametro di 1 cm che si potesse adattare ad 8 punti diversi (tante sono le dime del progetto):6_0.PNG​Il passo seguente è consistito nel caricare le dime all'interno di un nuovo adaptive model. In questo ambiente è stato possibile utilizzare il comando divide path sulla sagoma delle dime per poterla dividere in una sequenza di punti equidistanti. Caricando la corda in questo modello e utilizzando il comando repeat è stato possibile realizzare la superficie interna di sedute e copertura. Sono riuscito ad eseguire questi ultimi passaggi sfruttando le informazioni che la guida in linea di Revit fornisce sul comando repeat.

7_0.PNG8.PNG​Aldo Moccia

 

Mer, 17/05/2017 - 22:16

Pagine