tpp_proposta progettuale

Per questa consegna ho ripensato il modello di seduta che avevo dettagliato nel post precedente, dove sono descritte anche le considerazioni rispetto al posizionamento (http://bim.rootiers.it/node/2344).

Ricapitolando, l’obiettivo è quello di realizzare una seduta che si adatti a più tipologie di utilizzo, da posizionare sulle superfici in pendenza tra i livelli del parco.

 

La seduta è composta da elementi modulari (lamelle di legno) che variano esclusivamente in lunghezza, per rendere la costruzione il più semplice possibile in un’ottica di fabbricazione digitale.

Il modello che ho descritto nel post precedente aveva alcuni problemi, in particolare un’elevata complessità costruttiva, una forma troppo spigolosa ed inoltre non poteva essere posizionato su di una superficie in pendenza.

Ho quindi ripensato completamente il modello iniziale, utilizzando come base la famiglia Generic model adaptive, introdotta la scorsa lezione, che permette di realizzare molto più facilmente le geometrie di riferimento per il mio modello di seduta.

Per prima cosa ho aperto una famiglia metric generic model adaptive. Ho inserito 5 punti (i vertici del modulo base) su un nuovo piano di riferimento e ho selezionato “make adaptive”. I punti sono poi stati collegati con delle linee di modello. Questi segmenti sono stati divisi in tre parti, per avere il punto di riferimento in mezzeria in modo da realizzare il profilo dell’estrusione.

Ho disegnato il profilo della lamella (2x6cm) sul piano di riferimento del punto nella mezzeria della linea

Si realizza l’estrusione selezionando il profilo, la linea e selezionando “make form” in questo modo l’estrusione segue il movimento dei punti

Ho realizzato delle estrusioni circolari vincolate alle estremità lamella (il piano di riferimento è quello dei punti, in questo modo ne seguono il movimento) per “stondare” le estremità. Gli elementi circolari sono stati uniti alle lamelle selezionando “join geometry”

 

Allo stesso modo sono stati realizzate le altre tre lamelle.

Questo è il modulo base della seduta. La forma varia al variare della posizione dei punti e tutte le estrusioni si adattano di conseguenza.

A differenza del primo modello, le lamelle sono disposte in maniera alternata, una avanti e una dietro, in questo modo si possono affiancare (senza sovrapposizioni) in serie per realizzare la seduta.

Sono state quotate le distanze tra i punti,assegnando degli shared parameters. In questo modo sarà possibile creare un abaco con le lunghezze dei vari elementi.

A questo punto ho caricato la famiglia in un nuovo progetto, date le caratteristiche della famiglia “adaptive” non ho realizzato dei “tipi” per ogni tipologia di seduta come avevo fatto nel modello precedente. Infatti, l’unica cosa che serve, in questo caso, sono dei riferimenti per il posizionamento dei punti.

Ho disegnato i piani di riferimento per il posizionamento dei punti relativi a ciascuna tipologia di seduta e inserito "per punti" la famiglia.

 

Come avevo fatto per il modello precedente, ho posizionato gli elementi che rappresentano le varie tipologie per avere una base da cui partire. Questi elementi sono la rastrelliera per bici, seduta normale, chaise longue, e doppia seduta.

l modello precedente era piuttosto spigoloso, per creare una forma più sinuosa ho utilizzato delle spline di riferimento (in pianta e in prospetto). Ho usato queste spline come riferimento per il posizionamento dei vertici dei moduli intermedi, in modo da legare e dare continuità morfologica alla seduta

Il risultato è una seduta con una forma più organica della precedente  e di più semplice assemblaggio. Ho pensato che i moduli potessero essere impilati l’uno affianco a l’altro e sorretti con dei cavalletti e delle barre di ferro passanti, come illustra questo schema.

 

Infine ho realizzato un abaco con le lunghezze delle singole lamelle (variano solo in lunghezza)

 

aggiornamento 24.05.2017

ho realizzato un nuovo modello, utilizzando famiglie nidificate in grado di semplificare ulteriormente la parametrizzazione. Successivamente descriverò i passaggi realizzativi.

 

Questo è il fotoinserimento del nuovo modello

q

 

Mer, 17/05/2017 - 19:30
CDP_PROGETTO PRELIMINARE PER IL PARCO CAVALLO PAZZO

Il progetto si colloca in una delle "piazzette" del parco, un ampio spazio che si presta bene al sistema proposto; attualmente le panchine  sono strutturate in posizioni limitrofe al parco dando l'idea di isolamento, quindi ho previsto un sistema di sedute posto su di una piattaforma che rafforza l'idea di condivisione già nelle scorse consegne espressa. 

bozza_0.jpg

 

 

3-4) Le sudute qui rappresentate sono composte da componenti in legno teack o magari anche di recupero, di spessore 3 cm larghezza 80 cm e distanti tra loro 2cm, le altezze sono state impostate dando il parametro istanza al componente .Multibanch1.JPG

Multib1.JPG                                                      

 

 

11_0.JPG

12_0.JPG

2) Il secondo assemblaggio è costituito da una seduta e un appoggio, questo è stato pensato come una sorta di workstacion visto che il parco è sprovvisto di tavoli. Anch' esso composto da componenti le quali devono essere studiate nella realizzazione su revist quindi ho potuto solo realizzare in maniera volumetrica questa seduta.              

 

 

                             6.JPG                                                                                          8_0.JPG

 

 

1) Questa seduta invece è stata pensata come una zona di relax protetti da raggi del sole, anch'essa deve essere ancora realizzata nei suoi compenti che verranno assemblati successivamente.

                                                9_0.JPG                                                                                                                   10.JPG 

     

5) E' ancora in fase di idealizzazione il bookbox

 

 Vista volumetria del sistema nel complesso 

 

 

                          Senza titolo-1.jpg

Mer, 17/05/2017 - 19:08
AS - PROPOSTA PROGETTUALE CAVALLO PAZZO

Come già anticipa l'immagine di copertina, la mia proposta progettuale si basa sull'idea innovativa di un gruppo di architetti, che quest'anno hanno allestito il padiglione italia della biennale dell'architettura di venezia. 

l'esposizione affronta il tema del progettare per il bene comune (taking care), utilizzando dei semplici container con ruote infatti, fanno vedere come sia semplice creare delle unità attrezzate per le varie esigenze: dall'ambulatorio mobile fino ad arrivare al legality box.. 

il progetto che ho preso come esempio si chiama "to move", è un container mobile, che diventa un vero e proprio centro sportivo.

Da questo è possibile estrarre: la rete di pallavolo, il canestro per il basket, una pedana su cui ballare e tante altre cose. A questo ho aggiunto però uno spazio interno riparato dagli agenti atmosferici e dal sole, nel quale è possibile trascorrere del tempo per giocare o leggere un libro, proprio per rispondere all'esigenza di far svolgere qualche attività anche ai ragazzi piu grandi.

nel mio caso ovviamente non si tratterà di una strattura mobile, ma rimarra fissa .

come primo passo ho creato diverse famiglie per creare le componenti che andranno a formare il progetto. utilizzando dei parametri condivisi per modificarne solo la profondità ( non sono riuscito a modificare il "buco" per variarlo nella dimesione)

poi ho creato il progetto, facendo come prima cosa un piano di appoggio "floor" e una parete opaca dove si potrebbe fissare per esempio il canestro, gli spessori degli esagoni variano per dare un po di movimento

successivamente ho tamponato le altre due pareti ( un problema che non sono riuscito a chiudere l'angolo come volevo io), mentre all'interno ho addossato alla parete opaca gli esagoni bucati per permettere di appoggiarci qualcosa

 a questo punto ho creato la copertura seguendo sempre la sagoma della parete, e con dei listelli ho fatto la chiusura frontale la quale si puo ribaltare per diventare una pedana.

Mer, 17/05/2017 - 18:17
CI_Proposta progettuale cavallo pazzo_ Iachella Carlotta e Castroni Giulia

Come già accennato nel post precedente, la nostra idea è quella di andare ad intevrenire sulle aree interstiziali del parco, quelle che potremmo considerare più interessanti in quanto ricoperte da vegetazione; realizzando una passerella che colleghi i tre livelli in ghiaia passante però all'interno deli dislivelli "verdi",  questo genererà una vera e propria passeggiata che permetta di sfruttare quest'ultimi. Abbiamo inoltre pensato di collocare lungo questa passeggiata delle sedute "adattabili", ovvero delle sedute che possano essere facilmente modificate in base alla necessità della persona. 

 La nostra seduta si compone fondamentalmente di tre pezzi: quello che noi defianimo il pezzo stutturale, che è quello di sostegno alla seduta, che consiste in una L leggermente chiusa, che si inserisce all'interno del terreno, e presenta ad una estremità delle riseghe che generano il nostro incastro: 4 a coda di rondine e una seplice, questo per permettere alle prime di poter accogliere le parti che compongono la seduta, bloccando tutti i movimenti verticali, e l'ultima per accogliere lo schienale.

Lo schienale consiste invece in un pezzo rettangolare che presenta due riseghe, queste permettono l'incastro con la struttura sottostante, e con degli elementi a terra che quindi ne evitano il ribltamento. Lo schienale è stato pensato con una larghezza parametrica che varia dai 50cm - 100cm - 150cm corrispondenti ad una panchina a 1,2 o 3 sedute, la particolarità sta nel fato che non vi è un vero e proprio aggancio nel terreno, per questo motivo gli schienali possono essere scambiati e modificati in base alle necessità dell'utente finale. 

L'ultimo pezzo è infine l'elemento che andrà a comporre una parte della seduta, è eleento parallelepipedo che ha nella sua parte sottostante un'incastro a coda di rondine da alloggiare tramite scorrimento nell'elemento strutturale. Anche qui si è pensato a tre diverse dimensioni: 60cm - 110cm - 160cm per avere uno sbordino di circa 5 cm a destra e sinistra dello schienale. Anche questo pezzo non risulta essre fisso ma intercambiale e modificabile in base alle necessità. 

L'assemblaggio di questi elementi è divertente e creativo, si possono infatti produrre una moltepclicità di varianti in base alle esigneze: senza lo schienale si può trasformare in un tavolino, ma se assembliamo una seduta da un metro con uno schienale singolo da 50cm ecco che abbiamo una piccola panchina con tavolincino laterale annesso, le sedute poi possono essere realizzate in formato più piccolo, per i bambini, possiamo avere panchine con schienali singoli o multipli; l'aspetto che più ci interessava proporre è proprio quella della componibilità! 

Gli aspetti positivi sono molti tra i quali:

- Fattibilità: pochi pezzi necessari, semplici da realizzare ed assemblare

- economicità: i pezzi sono tutti quasi tutti uguali e partono da due elementi principali, una lastra e un parallelepipedo, che assemplati con collaggi danno vita agli elementi. I materiali impiegati possono essere diversi tra cui, quello pensato, legno di recupero.

- manutentibiltà: una volta rotto ogni pezzo è pienamente sostituibile, in maniera facile e veloce, senza la necessità di qualsivoglia "tecnico"

- versatilità: si possono adattare a tutte le necessità dell'individuo data la sua possibilità di modificarsi

- creatività: il solo elemeto fisso è quello strutturale, e pertanto il cittadino può pensare a nuovi modi sempre diversi di utilizzarlo (porta biciclette per esempio?) il modello ad incastro permette infatti di poterlo adattare anche a nuove soluzioni non pensate da noi con la realizzazzione eventualemtne anche di altri pezzi 

 

 

Mer, 17/05/2017 - 13:27

Pagine