Proposta progettuale Parco Cavallo Pazzo - Federico Lama

Durante il sopralluogo al parco Cavallo Pazzo, ho notato che era un luogo molto frequentato, ma mal sfruttato e per niente valorizzato.
Il parco è diviso in tree aree, destinate a target diversi: quella a livello più alto essendo più riservata e tranquilla è ideale per gli adulti; quella di mezzo con i giochi è adatta ai bambini; mentre l'area più bassa è frequentata quasi solo da ragazzi.
L'idea di base del progetto è stata quindi quella di creare un punto di interesse che potesse attirare e connettere queste diverse realtà, un polo di attrazione che attirasse del parco persone di tutte le età fornendo una valida alternativa alle normali attività che si svolgono solitamente in questi luoghi: il book sharing.
Data la natura di questa attività, è stato necessario pensare ad una struttura che potesse essere vissuta e fruita da tutti, ma che potesse preservare al meglio i libri nonostante la collocazione in esterno.
Date queste considerazioni iniziali per la mia idea progettuale dal punto di vista compositivo sono partito da una scatola, che ho voluto svuotare ed aprire, come se fosse uno scrigno, od un portagioie contenente i libri; non volevo però creare un semplice contenitore, ma un luogo da vivere.
La struttura è stata pensata in modo tale da poter essere sfruttata in ogni suo punto, in quanto una volta che questo "scrigno" si apre ogni suo lato acquista una funzione; questa struttura si estende e si integra con il parco diventandone così parte integrante e non un corpo estraneo.

Data la natura di questa attività, è stato necessario pensare ad una struttura che potesse essere vissuta e fruita da tutti, ma che potesse preservare al meglio i libri nonostante la collocazione in esterno.
Date queste considerazioni iniziali per la mia idea progettuale dal punto di vista compositivo sono partito da una scatola, che ho voluto svuotare ed aprire, come se fosse uno scrigno, od un portagioie contenente i libri; non volevo però creare un semplice contenitore, ma un luogo da vivere.


La struttura è stata pensata in modo tale da poter essere sfruttata in ogni suo punto, in quanto una volta che questo "scrigno" si apre ogni suo lato acquista una funzione; questa struttura si estende e si integra con il parco diventandone così parte integrante e non un corpo estraneo.
Realizzato interamente in legno e vetro, questo progetto è pensato per essere completamente modulare e facile da realizzare ed assemblare.
Ovviamente questo è solo un punto di partenza. Si tratta solo di una bozza concettuale per esprimere il pensiero alla base del progetto. Voglio studiare ed approfondire ancora questa idea, per arrivare poi a definire concretamente i vari componenti per arrivare alla rappresentazione finale in Revit.

Costruzione componente

New Family > Metric Generic Model

In pianta disegniamo i piani di riferimento che ci serviranno per estrudere il componente. 

Andiamo a quotare i piani di riferimento: Annotate > Aligned

Andiamo in Elevations e attiviamo la vista di prospetto Front. Disegniamo i piani di riferimento.

Andiamo a quotare i piani di riferimento: Annotate > Aligned

Ora inseriamo i parametri andando su Family Types e creiamo 3 nuovi parametri di tipo che sono: Larghezza, Lunghezza e Spessore

Assegniamo i parametri creati alle quote nella varie viste e andiamo a creare l’oggetto.

Andiamo in Prospetto e allineiamo la geometria al piano di riferimento

Abbiamo creato il nostro oggetto parametrico. Ora dobbiamo fare in modo che la lunghezza, larghezza e spessore siano dei parametri condivisi

Andiamo su Family Types, selezioniamo Lunghezza e clicchiamo su modifica

Screenshot (139).png

Ripeto la stessa operazione per tutte le famiglie.

Per quanto riguarda i cubi della libreria, essi contengono al loro interno altre due famiglie: elemento verticale x2 e elemento orizzontale x2

Una volta realizzate le due famiglie base si è passato a costruire il modulo dei base della libreria.

Arrivati a questo punto dobbiamo creare diverse varianti dell’oggetto, ovvero i vari tipi.

Fase successiva è l'assemblaggio. Questa fase non avviene nel template della famiglia ma in quello del progetto.

 

 

 

 

Mar, 16/05/2017 - 01:53
Proposta progettuale Parco Cavallo Pazzo_PAGLIARO SILVIA_SANTARELLI MARTA

PROGETTO di PAGLIARO SILVIA e SANTARELLI MARTA

L'oggetto che abbiamo pensato per il Parco è quello di una struttura costituita essenzialmente da una pensilina la quale diventa in alcuni punti seduta, in altri mensole per poter poggiare libri o mensole per poter alloggiare delle fioriere.

La struttura principale è costituita da degli assi verticali inclinati incuneati nel terreno, i quali presentano nella parte alta tre diverse smussature. Queste diverse angolazioni permetteranno agli assi che costituiranno la pensilina di presentare diverse inclinazioni. Abbiamo quindi realizzato in Revit 3 tipi di famiglie-dime per gli assi verticali e 1 tipo di asse orizzontale che consiste in una famiglia face-based.

Per le sedute è stata realizzata una famiglia costituita da un asse verticale di altezza inferiore rispetto ai 3 assi verticali che sorreggono la pensilina, e un secondo tipo di asse orizzontale, ottenuto dalla stessa famiglia dell'asse orizzontale della pensilina.

A

 

Abbiamo poi unito i vari componenti all'interno di un file Progetto a formare le tre unioni base fra i 3 tipi di assi verticale e l'asse orizzontale face-based. Successivamente abbiamo copiato le diverse unioni per creare questa parete-diaframma la quale presenterà una parte coperta con le sedute e le mensole per i libri, e una parte versol l'esterno aperta con le mensolo per alloggiare possibili fioriere a verde.

 

 

Ecco due viste dal lato coperto dalla pensilina con sedute e mensole per i libri, e da quello esterno con gli alloggi per le fioriere.

 

 

 

Lun, 15/05/2017 - 20:14
SB_Idee progettuali_BIM TPP_Sara Bartozzi

Studiando la conformazione del parco e le criticità riscontrate, la mia idea è di progettare un elemento polifunzionale che abbia le seguenti caratteristiche:

  • rendere meno monotono il passaggio di quota, banalmente collegato da scalini
  • reintegrare una parte del verde che nei vari livelli è assente
  • creare uno spazio accessibile ai più e per vari tipi di attività

IMG_20170511_112850_0.jpg

Come si può vedere dal disegno, la parte a destra sarà composta da aiuole e verde ed andrà a poggiarsi dove adesso abbiamo solo ghiaia e ciottoli; mano a mano che si procede verso sinistra, la struttura si muoverà ad onda, accompagnando le varie attività degli utenti, fino ad arrivare ad un'area di sosta coperta (la cui copertura dovrei ancora ideare).

Come portarla in Revit?

Ho pensato a due metodi di realizzazione: tramite modelli ad onda pieni, o tramite "tubi" sempre ad onda, che poggiano su setti o pilastrini.

Queste onde, di spessore circa come una seduta (40 cm), serviranno a creare una struttura completamente permeabile e in cui l'utente può utilizzare queste parti in svariati modi: sdraiarsi, sedersi a leggere, sedersi e mangiare.

Metodo 1: "tubi curvi"

Impostando la geometria in un Modello Generico Metrico Adattativo, ho impostato il piano di lavoro, rendendolo visibile: ho impostato poi i punti sul piano (Disegna > Elemento di punto) dando un' impronta di quella che dovrebbe essere la curvatura del progetto. A questo punto ho reso i punti adattivi, andando su Modifica > Componente adattivo > Rendi adattivo

Successivamente, ho impostato la spline passante per questi punti (Disegna > Spline per più punti).

Per creare il solido passante, di sezione cilindrica, ho disegnato un cerchio sul piano perpendicolare alla spline per quel punto e ho creato la forma selezionando sia il cerchio che la spline di riferimento.

(Modifica > Forma > Crea forma)

La bozza dell'idea, consiste nella variazione di questa spline manualmente, a formare una serie di "onde".

 

----------------------------------------------------------------------- AGGIORNAMENTO 17.05.2017--------------------------------------------------------------------------------

In seguito a riflessioni su come comporre la struttura, ho realizzato due famiglie: una famiglia che fosse l'appoggio della membrana (basata sul modello generico metrico) e la membrana stessa (basata sul modello generico metrico adattativo).

A questo punto, ho aperto un nuovo progetto e ho inserito tutti gli appoggi sul livello zero, variandone le altezze. A quel punto ho importato la famiglia adattativa e ogni punto è stato  ancorato agli appoggi precedentemente creati, creando così "onde" con diverse curvature.

Il risultato della composizione è quello che posto qui sotto. Probabilmente andrà aumentato il numero degli appoggi e sicuramente interrompere l'onda in corrispondenza degli appoggi, dividendola così in più parti più facilmente gestibili. Anche gli appoggi potrebbero essere successivamente coperti con dei pannelli in alcune parti, e altre lasciate aperte.

Lun, 15/05/2017 - 19:01
Sopralluogo e considerazioni Parco Cavallo Pazzo_ Castroni-Iachella

Il sopralluogo effettuato al Parco Cavallo Pazzo, area verde al centro del quartiere Garbatella, è stato utile per comprendere le problematiche del parco, ma anche per capirne l’utilizzo dello stesso da parte dell’utenza che lo frequenta. Appunto, essendo posto in un’area centrale del quartiere e quindi facilmente raggiungibile dagli abitanti, il parco viene frequentato regolarmente.

Dal punto di vista della manutenzione, la comunità da molti anni si impegna costantemente per mantenere agibile il parco, rendendolo gradevole, adibendo una vera e propria area giochi e un’area per cani. Dal punto di vista architettonico e urbano, può essere migliorato per permettere accessibilità e fruibilità a tutta l’utenza cittadina, sia nei grandi spiazzi di ghiaia, sia nelle fasce verdi, viste solo come divisori, limiti, non vissute dai cittadini. Queste superfici scoscese che collegano i livelli sono completamente prive di una pavimentazione, di un percorso, ricoperte solo di terra e poca erba. Sarebbe opportuno quindi riuscire ad integrare queste fasce con il parco, così da garantire una connessione tra uomo e natura andando a creare dei percorsi interni.

Il Parco è suddiviso in tre livelli pianeggianti, che si relazionano tra loro attraverso una serie di gradonate o rampe con pendenza più o meno ripida. Ogni livello è descritto da un grande spazio coperto di ghiaia; il livello centrale è l’unico ad avere un ruolo più definito, caratterizzato da attrezzature ludiche, anche se in condizioni di leggero degrado.

Le entrate del parco sono due, una si affaccia sul primo livello, una sul terzo. L’accesso al livello intermedio non è diretto se non con le opportune rampe presenti al primo e terzo livello. Data però, la ripida pendenza che queste presentano, comportare un problema per le famiglie con passeggini e carrozzine.

Inoltre tutte le panchine presenti nel parco, messe solo lungo i perimetri dell’area, sono in condizioni di degrado. Quindi abbiamo pensato come primo intervento proprio di realizzare nuove panchine in legno, leggere e di facile manutenzione, ma soprattutto facili da sostituire che, oltre a regalare confort all’utenza del parco, creano zone di ombra sia nelle aree di ghiaia, sia nel percorso citato sopra.

PRIMO LIVELLO

SECONDO LIVELLO- AREA BIMBI

L’obiettivo principale che intendiamo raggiungere è quello di valorizzare gli aspetti più importanti del Parco, cioè proporre opportune varianti delle attrezzature esistenti e aggiungerne di nuove,  atte a garantire le classiche comodità di un parco pubblico, riviste in una chiave più moderna.

Lun, 15/05/2017 - 15:40

Pagine