Sopralluogo parco Cavallo Pazzo _ Lupino-Fiacco

Il sopralluogo che abbiamo eseguito a Parco Cavallo Pazzo, che si trova nel mezzo del quartiere Garbatella a poca distanza dalla fermata omonima della linea metropolitana B, ci è stato di grande aiuto per comprendere che tipo di utenza frequenta il parco e quali sono le abitudini e i comportamenti usuali della stessa. 

Il parco è strutturato principalmente su tre livelli pianeggianti collegati mediante gradonate con pendenza più ripida ( tra il primo e il secondo  ) e rampe con pendenza più dolce ( tra il secondo e il terzo livello). Questi tre livelli sono caratterizzati dalla presenza di grandi spazi coperti di brecciolino circondati da varie pachine. Il secondo livello è dedicato ai più piccoli: per tutta la sua ampiezza infatti sono presenti giochi, scivoli e altalene. Il dubbio in merito all'uso degli altri due livelli, caratterizzati invece da ampi spazi centrali apparentemente inutilizzati, ci ha spinto a fare qualche domanda alle persone che stavano passeggiando e abbiamo capito che questi spazi sono utilizzati dai bambini e dagli adolescenti per giocare a pallone. Pensiamo dunque non sia utile intervenire al centro di questi spazi poichè il parco non ne presenta altri che possano soddisfare questa specifica esigenza di questa parte dell'utenza. Ci è stato detto anche che il terzo livello, poichè è più prossimo al bar e alle scuole elementari, è frequentato molto più intensamente del primo. Si potrebbe lavorare dunque sulle fasce perimetrali del terzo livello: senza interrompere la spazialità centrale che permette di dare sfogo al movimento dei bambini, lateralmante, dove sono collocate attualmente le panchine, si potrebbe pensare a strutture che garantiscano un maggiore numero di sedute e magari anche una polifunzionalità.

primo livello

secondo livello

terzo livello

Questi livelli sono collegati attraverso pendenze più o meno accentuate di terreno erboso, dove sono stati messi a dimora alberi di grandi dimensioni ma anche cespugli e siepi. I livelli sono resi accessibili mediante gradonate o rampe. Le entrate del parco sono due, una si affaccia sul primo livello, una sul terzo. Abbiamo notato che l'accessibilità al secondo livello non è immediata. Chi entra infatti dall'ingresso alla quota più bassa, deve salire una gradonata che non ha una pendenza dolce, e visto che il secondo livello è frequentato quasi esclusivamente da persone con bambini piccoli è facile che si faccia fatica a salire con passeggini o tricicli. Per ovviare a questo problema le persone dovrebbero raggiungere dall'esterno del parco il secondo ingresso ( terzo livello / quota più alta) e da lì scendere con la rampa che ha pendenza più dolce. Abbiamo quindi pensato che potrebbe essere molto utile creare un rampa che permetta un'accesso facile e immediato a chi accede al parco dal primo ingresso, collocandosi sul terreno erboso presente tra il primo e il secondo livello. Questa zona infatti ( quella incolta/ erbosa che collega i primi due livelli) è caratterizzata da una discreta pendenza che escluderebbe qualsiasi altro tipo di fruizione (situazione accentuata dall'emersione di radici). Diverso è quello che accade nella zona erbosa di collegamento tra il secondo e il terzo livello , dove si incontra una pendenza molto più morbida, quasi pianeggiante, simile al resto del bordo erboso che circonda i livelli e li collega perimetralmente. 

Sempre ascoltando gli utenti del parco, ci è stato comunicato che  non è inusuale vedere ragazzi sulle panchine a studiare o leggere. Abbiamo dunque ipotizzato che avere degli elementi più strutturati e funzionali per questa finalità potrebbe essere apprezzato, considerando che ci sono molte panchine ma nessun tavolino. 

rampa di collegamento tra il secondo e il terzo livello

gradonata di collegamento tra il primo e secondo livello-Simone Fiacco

-Eleonora Lupino

Mar, 09/05/2017 - 00:37
Esperimento dima digitale

L'idea nasce da due suggestioni all'apparenza opposte: l'asilo comunale di Guastalla di Mario Cucinella e lo squalo sotto formaldeide di Damien Hirst.
​L'asilo di Guastalla è un edificio composto da una serie di setti, tutti dal perimetro esterno rettangolare ma sagomati all'interno in modo da formare uno spazio che si adatti al gioco dei bambini. L'edificio è ispirato alla storia di Pinocchio nel ventre della balena. Il secondo punto di partenza, l'opera di Damien Hirst, coinvolge un altro abitante dei mari, uno squalo imbalsamato, sospeso all'interno di una teca di vetro riempita di formaldeide. In entrami i casi dunque in una forma esterna regolare è sospeso un qualcosa (un pesce, uno spazio) irregolare e "organico".

Ho deciso dunque di creare una serie di diaframmi, come nel progetto di Cucinella, ma di rivestirne in qualche modo il perimetro interno, più irregolare, in modo da formare una sorta di estrusione che potesse essere utilizzata come seduta. Il primo passo è stato creare una delle quattro parti di cui è composto il setto:​A variare, tramite la traslazione del piano di seduta, possono essere le due linee oblique del poggiapiedi e dello schienale. Per la creazione del secondo pezzo, da porre sopra il primo, ho specchiato questo primo pezzo e ne ho variato le linee. Non potendo specchiare la forma semplicemente rendendo negativa la misura dell'altezza, su suggerimento delle due ragazze che sono venute ad assisterci a lezione qualche settimana fa ho copiato e specchiato la forma ed ho parametrizzato la visibilità. In questo modo la famiglia contiene entrambe le forme contemporaneamente, ma i singoli tipi mostrano solo uno dei due pezzi per volta:​Ho applicato lo stesso procedimento per gli ultimi due pezzi del setto, appartenenti ad una seconda famiglia: 3.PNG​Hoi poi annidato le due famiglie in una terza famiglia, nella quale ho composto il setto:5.PNG​Per realizzare la forma da "sospendere" tra i setti ho invece utilizzato dei cilindri lunghi 3 m e di diametro 5 cm "face based":4.PNG​Ho infine composto la seduta con degli array dei cilindri lungo il perimetro interno del setto:6.PNG​Questo modulo può essere ripetuto più volte per allungare l'estruzione della forma:7.PNGIn questa fase la forma è semplicemente un estrusione. Sarebbe più efficace renderla una forma mossa, creando altri setti dal perimetro interno diverso, magari anche facendola assottigliare alle estremità? In questo modo però la superficie delle sedute sarebbe inclinata, rendendole inutilizzabili (o comunque molto scomode!). O forse il movimento della superficie potrebbe avvenire a setti alternati...

Aldo Moccia

Lun, 08/05/2017 - 12:31
SM1-PRIME CONSIDERAZIONE PARCO CAVALLO PAZZO

Il parco Cavallo Pazzo è un 'interessante area situata nel centro del quartiere Garbatella; la posizione strategica lo rende, dunque, facilmente raggiungibile dagli abitati e il discreto stato di manutenzione delineano uno spazio con le potenzialità per creare una vera e propria oasi verde.

     

Infatti stiamo parlando di una zona piuttosto frequentata che ospita al suo intero un rilevante punto di ritrovo come Casetta Rossa con il forno e la cucina popolare dove vivere un'esperienza di socializzazione a tutti gli effetti.Il parco è composto da tre livelli che si relazionano facilmente attraverso un sistema di rampe e scalinate; questi percorsi sono affiancati da una serie di terrazzamenti molto bassi ricoperti ,oggi, da una semplice vegetazione incolta. Da questa condizione nasce la prima idea di intervento per recuperare queste zone filtro da un livello all'altro del parco con l'introduzione di una sorta di orti urbani che offrono ai frequentatori dell'area la possibilità di prendersi cura di una porzione di terreno e di coltivare varie tipologie di piantagioni; cosi facendo, con una semplice suddivisione per differenziare le coltivazioni  delle aree verdi  si potrebbero sfruttare completamente zone che oggi non sono utilizzate.

Inoltre dei tre livelli di composizione del parco ,solo quello intermedio ha una funzione dichiarata in quanto offre una serie di gioch,i in un discreto stato di manutenzione,  per i bambini più piccoli.Le famiglie ,infatti, sono le persone che popolano il parco nelle prime ore della giornata permettendo ai figli di interagire nel verde e all'aria aperta.Considerando la grande affluenza di questa tipologia di utenza sarà sicuremente obbligatorio un intervento per il recupero del parco giochi ma ad oggi nella scala degli interventi non è tra quelli piu urgenti.

Gli altri due livelli,infatti, si presentano come grandi spazi vuoti di ghiaia che non assolvono nessuna funzione specifica se non quella di offrire panchine;l'idea era dunque quella di caratterizzare anche queste aree riempemdo vuoti cosi eccessivi e permettendo agli utenti di leggere ,rilassarsi,svagarsi come si fa in un parco ma in una condizione migliore rispetto a quella odierna perchè meglio attrezzata.In questo modo intervendo con strutture polivalenti e dei semplici orti urbani si tenta di incentivare il coinvolgimento  di un'utenza che si dilata a tutte le fasce di età.

Le strutture a cui faccio riferimento per il progetto di intervento nell'area sono elementi che si presentano come una vera composizione di più livelli adatte a rievocare immediatamente la morfologia del parco che si caratterizza per la presenza dei tre livelli di quota differenti.

Infatti, quello che non è percepibile nel parco è un filo unitario che relazioni i diversi livelli e che renda un'immagine organica dello spazio dove giocare,leggere,evadere etc...L'introduzione di queste strutture polivalenti nel mezzo dei grandi piazzali vuoti di ghiaia potrebbe creare un'attrazione come lo è oggi il parco giochi nel livello intermedio; cosi facendo ogni livello potrà godere di un nucleo attrattivo mantendo un linguaggio che dovrà essere riconoscibile in tutti e tre i piazzali. Un linguaggio che predilige strutture lineare e non curvulinee proprio per preservare la rievocazione della morfologia del terreno.

Dom, 07/05/2017 - 13:41

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