
Il progetto ToTem nasce in seguito alle discussioni in aula, al FabLab e dai sopralluoghi al Parco Cavallo Pazzo dai quali ci siamo resi conto della mancanza di un elemento simbolico, che potesse dimostrare anche all'esterno il forte spirito comunitario con cui è vissuto il parco. Allo stesso tempo abbiamo cercato di muoverci nella direzione di un intervento che potesse essere il meno invasivo possibile senza alterare gli spazi e le logiche della comunità che vi è insediata.
ToTem
Il progetto consiste in un totem che verrà ancorato alla parte laterale della panchina attraverso un sistema di ammorsamento composto da una serie di piastre di legno collaboranti con la sponda in ghisa. Il fatto di sfruttare un elemento già esistente nel parco contribuisce alla fattibilità del progetto; all'interno del parco, prevediamo una ripetizione limitata dell'elemento per garantire che questo venga percepito come un oggetto straordinario e non perda la sua valenza simbolica.
L'elemento costituisce una struttura in cui è alloggiato un sistema di captazione e trasformazione dell'energia solare in energia elettrica attraverso dei pannelli solari posti sulla sommità delle ali ed un microinverter incassato in una cavità posta nell'estremità del totem; attraverso un sistema di cavi alloggiati nell'incavo presente tra i due fogli centrali l'energia elettrica viene condotta alle mensole inferiori, consentendo la ricarica di dispositivi elettronici.
FASE PROGETTUALE
Per realizzare il progetto abbiamo innanzitutto disegnato l'elemento di supporto all'interno di famiglie "generic model" e "generic model face based" che prevedesse l'ancoraggio del totem grazie a delle piastre laterali in legno; sempre basandoci sull'utilizzo di pannelli di 25 mm di spessore.
Dopodiché abbiamo iniziato la progettazione del nostro totem, realizzato attraverso una serie di pannelli di cui due centrali che costituiscono l'anima dell'oggetto e due laterali, per parti, che prevedono il fissaggio di elementi orizzontali che creano l'appoggio delle mensole.
L'aggancio del totem alla panchina è garantito da una serie di barre filettate che ancorano tutti i pannelli del totem, ad un elemento di alloggiamento, realizzato, come nel caso di altri pezzi, attraverso l'utilizzo della famiglia "generic model, face based"
PLASTICO
ToTem a riposo!!

posto le tavole per l'esame, ho qualche problema con il modello revit.. il plastico invece è venuto molto bene

PREMESSA
La nostra ipotesi di progetto si è basata subito su una filosofia dell'incastro. Tra le problematiche emerse dalle discussioni in aula e dal sopralluogo effettuato nel parco Cavallo Pazzo vi era la necessità di nuove panchine con una caratteristica fondamentale: una facile manodopera e la possibilità di sostituire, al bisogno, pezzi danneggiate.
La nostra idea è stata quindi quella di ideare una soluzione di panchine caratterizzate, appunto, da un sistema ad incastro costituito di più moduli tra cui sedute e vasiere. La caratteristica fondamentale è il facile montaggio e il facile assemblaggio di più soluzioni, dalla seduta rigida posta a 50 o a 30 cm, alla vasiera, alla seduta "amaca" posta anch'essa a 50 o 30 cm.
La possibilità di assemblare soluzioni diverse tramite un "gioco di incastri" ha portato alla decisione del nome "EnJoint! - Enjoy the Joint".
FASE PROGETTUALE
La fase progettuale è stata senza dubbio ricca di problemi e di variazioni.
Massività. La prima problematica riscontrata è stata quella della massività dei pezzi che componevano il nostro elemento, ed una prima fase è stata quindi quella del ridisegno dei pezzi, che sono diventati più snelli e leggeri.
Ecco, ad esempio, come apparivano i montanti nella prima ipotesi di progetto:
E come apparivano a seguito della riconfigurazione
Rigidezza. La seconda problematica ha riguardato l'eccessiva rigidezza dell'elemento. Esso infatti, sebbene presentasse numerose varianti, appariva comunque come un elemento rigido e statico, caratteristiche che ben si discostavano dalla nostra idea di un elemento dinamico.
Abbiamo così deciso di aggiungere alla composizione iniziale formata da:
- modulo panchina con lunghezza di 1,40 m con altezza 50 cm
- modulo panchina con lunghezza di 1,40 m con altezza 30 cm
- modulo adibibile a vasiera o pattumiera di altezza 0,30 m e lunghezza di 0,60 cm
Una nuova tipologia di seduta "amaca" in cui le traverse rigide in legno delle progettate precedentemente venivano talvolta sostituite da rete di canapa
Instabilità. Una volta raggiunto il nostro obiettivo di dinamicità ci siamo posti il problema dell'effettiva stabilità dell'elemento. A seguito di verifiche, abbiamo riscontrato che, mentre le sefute rigire rispondevano bene alle sollecitazioni, le "sedute amaca" riscontravano dei problemi. Abbiamo quindi deciso di aggiungere dei tiranti per queste soluzioni. Tramite 3 corde di canapa abbiamo quindi realizzato degli elementi che andassero ad evitare l'allontanamento dei montanti ed andando quindi a risolvere questro problema.
Incastri. La progettazione di un sistema che fosse esclusivamente ad incastri è stata forse la parte più angusta. Dopo molte soluzioni siamo arrivati però a definire un sistema preciso dove ogni componente del nostro elemento era dotato di incastri e di alloggi di incastri, per garantire qualsiasi forma di assemblaggio.
MONTAGGIO
Alla fine del nostro processo di progettazione è arrivato il momento della realizzazione e dell'assemblaggio dei vari elementi, di cui riportiamo di seguito una documentazione fotografica.
Ed è così che appare il nostro modellino in scala 1:10 terminato

Il progetto nasce dopo il sopralluogo effettuato nel parco "Cavallo Pazzo". Ho subito notato che lo spazio verde che si veniva a creare tra le due terrazze era privo di qualsiasi sistema di arredo urbano, contrariamente a quanto, in effetti, venisse sfruttato. Ho quindi deciso di progettare una struttura che potesse sfruttare la pendenza del terreno, creando delle tribune in grado di trasformare la percezione dell'ambiente circostante . I moduli verticali che ho pensato, quindi, sono intervallati da sedute realizzate interamente in pallet; la scelta di questo materiale è stata mossa primariamente dalla convinzione di riuscire a ridurre le spese di progetto. I singoli elementi della costruzione si incastrano tra loro mediante l'utilizzo del metodo del Press&Fit, utilissimo per evitare il massiccio ricorso a collanti e ferramenta.
Fasi dell'ideazione
1 - Studio della geometria di riferimento della dima. Come punto di partenza, ho utilizzato due linee di riferimento per determinare la mia pendenza, non avendo informazioni certe sulla reale inclinazione del terreno. Dopo di che, ho fissato le quote delle altezze delle sedute, rispettando un passo di 45 cm.
2 - Ideazione degli elementi del progetto Dopo l' impostazione della geometria di riferimento, ho disegnato i pezzi che compongono il "modulo". Tenendo presente che la dima che sostiene tutta la struttura è lunga 5m circa, è stato necessario suddividerla in cinque elementi:una "mano", il primo elemento che ha il compito di collegarsi alla base superiore; il "tronco", composto da tre elementi che sorreggono le sedute; il "piede", che svolge il ruolo di sostegno del carico della struttura. Dopo aver fatto questo, ho disegnato l'elemento di giunzione, che collega le parti della dima attraverso degli elementi tubolari di raggio pari a 15 mm e lunghi 800 mm.
3 - Dettagli di incastro
4 - " modulo"
5 - Composizione
6 - Creazione del plastico
Lun, 17/07/2017 - 19:31

Nella fase finale del progetto ho cercato di far reggere la struttura tramite i giunti classici del legno. Quindi in ogni famiglia della coppia che devono essere incastrati ho nicchiato un'altra famiglia (solido, vuoto) e ne ho parametrizzato la visibilità e il numero in modo da poter variare la famiglia madre nei casi necessari. Di seguito ho assegnato a tutte le famiglie del progetto il parametro di Materiale. Nell’abaco del progetto ho inserito il campo del peso specifico e il volume e moltiplicando questi due misure ho ottenuto il peso di ogni elemento ed anche il peso totale della struttura.