Questo progetto è stato portato avanti con i colleghi Sara Carchella e Michele De Nicola.
Consiste di un oggetto parametrico che potrebbe andare a sostituire le cosiddette "Giraffe" all'ex Mattatoio di Roma, per la facoltà di Architettura di Roma Tre.

La GYRÄFFÄ è un telaio nel senso letterale del termine, in quanto non è solamente una combinazione di elementi strutturali, ma anche propriamente un telaio tessile ingigantito alla grande scala, e usato per tessere una corda avanti e indietro così da garantire ombra al piazzale dove andrebbe collocato. 

Si tratta di un progetto parametrico composto da una combinazione di diverse famigle base. In particolare queste famigle sono i singoli strati delle travi e pilastri che compongono la struttura (questi elementi possono essere realizzati in legno o cartone). I vari strati sono stati parametrizzati così da essere dipendenti dal valore spessore, in quanto devono incastrarsi tra loro con un angolo di 90 gradi. In questo modo è stato possibile adattare l'incastro che esiste agli angoli al valore dello spessore del materiale, che di volta in volta potrebbe cambiare, e garantire un incastro funzionante. 
L'incastro è stato reso quindi più complesso di un incastro tra cartone tradizionale, e molto più simile ai tipi di incastro che vengono realizzati con il legno. Sono state ricavate le 8 famiglie che, una volta composte, a gruppi di tre, ricreano il pilastro o la trave. Il secondo tipo di famiglia è quella dei pali di irrigidimento, che dipendono invece dal parametro altezza.
Un ulteriore parametro è l'angolo che si va a creare tra i due telai, che permette di variare la composizione e avere un paesaggio urbano più dinamico.

Come per la realizzazione del modellino, che segue gli stessi passaggi dell'oggetto architettonico in scala 1:1, si è proceduto con l'assemblaggio degli elementi a partire da un nesting che fosse il più efficiente possibile. 

I vari strati sono stati sovrapposti e incastrati tra di loro per creare i due telai principali. Sono stati poi inseriti i pali per irrigidire ed è stato tessuto un filo lungo i fori tagliati su ciascun elemento.

Questo sistema potrebbe funzionare alle diverse scale, sia per creare architetture di grandi dimensioni che per manufatti più contenuti, qualora fosse necessario avere un oggetto che sia particolarmente resistente, come una seduta, o addirittura un suppellettile, senza essere però vincolati dalle dimensioni del materiale con cui tale oggetto debba essere realizzato. In questo contesto si potrebbe ottenere perciò un risparmio economico, sia di tempo che di materia.