LAB6_Luce_Poetica architettonica
Abbiamo voluto soffermarci su due delle migliaia di immagini di opere architettoniche che Roma può offrire in cui la luce e le ombre hanno un ruolo determinante, provando a descriverle in modo poetico e cercando di trasmettere quello che secondo noi è importante tener presente nella realizzazione di un edificio, indipendentemente dall’epoca in cui esso si realizza, e della loro posizione.
L’architetto secondo noi deve sentirsi come uno scenografo cercando non solo di realizzare un’opera fine a se stessa ma che sarà parte integrante di uno scenario cittadino permanente, teatro quotidiano delle generazioni presenti e future. Deve inoltre realizzare ogni dettaglio costruttivo a regola d’arte, ricercando una forma che tenga presente l’esposizione alla luce solare e delle conseguenti ombre, elementi a volte essenziali per ottenere un risultato ottimale.
Ed al calar del sole, va in scena l’antica Roma …
Questa è la magnifica immagine di cui si può godere al tramonto in via dei Fori Imperiali, dove il popolo passeggia all’interno di un immenso teatro in ombra, ed il sole, come un enorme occhio di bue, illumina il palco dove va in scena il Foro di Traiano, e noi, dalla ‘galleria’ del Vittoriano, ci godiamo l’intero spettacolo inquadrato tra due bellissimi pini in ombra che fungono da quinte…
Al tramonto, l’opera si veste di prospettici graffiti d’ombra che esaltano i meravigliosi dettagli costruttivi: lesene timpani e decori prendono forma in una tridimensionalità che adorna l’edificio e gli dona l’ultima raffinata e poetica immagine prima di farlo riposare nell’oscurità, dove ogni dettaglio diviene trascurabile e sarà solo il suo volume a parlare di se…