TTP_elaborato finale_Fuchs_Olivieri
Come elaborato progettuale finale abbiamo scelto di focalizzarci sul tema di un rifugio di dimensioni minime (10 mq), utilizzabile come abitazione d’emergenza in condizioni di calamità naturali o come struttura di accoglienza temporanea.
Inoltre per la sua conformazione e per la sua caratteristica di essere facilmente trasportabile, assemblabile ed espandibile in tutte le dimensioni, si può prestare ad un utilizzo in diversi ambiti ricreativi, quali bungalow in campeggi o usi privati.
L’intero edificio si compone di una struttura in pareti portanti in xlam, completamente parametrizzate per permettere una flessibilità totale in fase di progettazione e conseguente taglio e fresatura per opera di macchine cnc.
In realtà l’intera abitazione è stata parametrizzata: dal pacchetto dell’involucro all’inclinazione della falda di copertura per ottenere un edificio efficiente in qualsiasi contesto in cui è collocato.
In particolare per questa consegna finale, abbiamo scelto di studiare la versione minima rispettivamente nella variante ospitante 2 e 4 persone.
Il primo step, dopo aver schizzato le nostre idee progettuali, è stato quello di realizzare delle famiglie di oggetti che andranno a comporre il rifugio.
Di seguito, sono riportate alcune tra le famiglie più significative che compongono il modello 3D
Una volta terminate tutte le famiglie che compongono l'organismo edilizio, abbiamo ricomposto le due idee progettuali di base.
Le varie famiglie si adattano perfettamente alle due ipotesi, con una configurazione finale completamente personalizzabile.
Commenti
StefanoConverso
Mer, 13/07/2016 - 18:46
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Bello ma immagini piccole
Gli screenshot non vi rendono onore.
Dovete fare un post molto migliore, questo "nasconde" troppo il processo,
e non vi permette di comunicare la qualità che secondo me si intravede.
Il "montaggio" è poco chiaro. mostratelo meglio, ok?
StefanoConverso
Mer, 13/07/2016 - 18:48
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E togliete l'interfaccia del software
Ripeto: dettagliate meglio processo e montaggio del modello, altrimenti il lavoro resta "monco"
dovete passare da un edificio "rappresentato" in revit, a un vero modello parametrico di assembalggio,
e a una architettura finalmente e sinceramente tettonica.