TTP_elaborato finale_versione 2_Fuchs_Olivieri
Questa versione è del tutto simile alla prima, ma prevede la presenza di un secondo corpo destinato ad ospitare una zona notte separata.
Le soluzioni tecniche adottate e le famiglie utilizzate sono identiche, ma con piccoli accorgimenti dovuti alla diversa configurazione che di seguito elencheremo.
La prima differenza si trova a livello fondazioni: il numero di sostegni aumenta, ma si può notare che gli interassi tra essi non mutano ripetto alla precedente soluzione. La modularità del sistema permette eventuali espansioni dell'organismo edilizio nel tempo.
Altra soluzione è quella riguardante l'affiancamento delle due pareti lunghe perimetrali. Il raddoppio dello strato portante in xlam può essere visto come uno spreco di materiale, ma permette di mantenere i due moduli indipendenti dal punto di vista strutturale e garantisce la possibilità di poter aumentare o ridurre i moduli che compongono l'organismo edilizio.
Nella prima immagine si nota come l'isolante delle due pareti compenetri il volume degli strati di xlam, problema risolto tramite l'introduzione di un parametro che regola la distanza tra il profilo sinistro della parete e l'inizio della porzione ricoperta di isolante (vedi parametro evidenziato).
Un discorso simile può essere fatto anche per le coperture: affancandole si otterrebbero irrealistici effetti di sovrapposizioni di volumi, ma il problema viene superato grazie ad un estrusione di tipo void all'interno della famiglia, regolata dal parametro "taglio_raddoppio".