TPP_Progetto Finale_FB_CB_DDD_RDS_LF
Il tema progettuale scelto, come già anticipato nella presentazione del concept, sottolinea la forte volontà di assemblare un complesso residenziale a partire dal prototipo di una singola abitazione dall’impianto molto semplice. Le varie unità sono formate da un soggiorno con cucina, due camere da letto e due bagni, inoltre godono tutte di ampi spazi aperti (terrazze, balconi e giardini privati). Una volta stabilita l’intenzione di creare una terrazza che rappresenti uno spazio comune usufruibile dai residenti particolare attenzione è stata prestata allo studio del soleggiamento e dell’esposizione. A partire dai dati emersi da questo tipo di analisi sono state determinate scelte progettuali come la creazione di un pergolato che andasse a schermare sia i balconi che gran parte della terrazza.
Sin dall’inizio è stata forte la volontà di realizzare un edificio a basso consumo energetico ed è proprio ragionando in quest’ottica che abbiamo optato per una tecnologia costruttiva in pannelli multistrato a strati incrociati X-lam che offrono numerosi vantaggi. Sono quindi stati ideati diversi tipi di pacchetti che differiscono tra loro in base alla loro funzione.
Per quanto riguarda il sistema di facciata, invece, abbiamo pensato ad una pannellatura in gress porcellanato. Questa scelta nasce dal desiderio di assicurare le migliori prestazioni termo igrometriche senza interferire con la vita interna dell’edificio e senza alterarne le finiture interne.
Dopo aver stabilito la tipologia costruttiva dell'edificio, abbiamo definito innanzitutto la parte ordinaria andando a creare le tipologie di muro e di solaio, previste nel progetto, poste in opera al di sopra di una fondazione continua.
La fondazione viene realizzata in opera, in cemento armato. Essa prevede un cordolo di rialzo in cemento armato in tutto il perimetro di appoggio delle pareti in legno che deve essere impermeabilizzato per annullare punti di contatto e umidità di risalita.
Come già accennato precedentemente le pareti studiate presentano diverse tipologie stratigrafiche che variano a seconda della loro funzione. Abbiamo, quindi definito quattro pacchetti che corrispondono alla parete portante esterna, alla parete portante interna (divisoria di due alloggi), alla parete portante interna e alle pareti divisorie. Abbiamo agito in maniera analoga per i solai distinguendoli tra interni e esterni.
Creazione Muri Generici:
Per definire la stratigrafia abbiamo operato in questo modo:
1) Dal menù Home selezioniamo Wall.
2) Dalle proprietà si seleziona "edit type”.
3) Dalla finestra Family, selezioniamo Basic wall.
4) Selezioniamo “Duplicate” e poi “Rename” per cambiare il nome e mettere il giusto identificativo, nello specifico caso “XLAM-Spessore-Muro”.
5) Entrando in modalità Editor, riferito al settore Structure, si modifica la stratigrafia.
Ad ogni strato corrisponde una funzione con un numero che indica la priorità dell'elemento rispetto agli altri. In questa maniera due pareti con elementi equivalenti avranno una determinata congiunzione a seconda della priorità degli strati che la compongono. Nello specifico la priorità è stata data alla struttura in XLAM. In seguito, prevedendo un inserimento di bucature quali porte e finestre, è stata studiata la ripiegatura degli strati.
Creazione Solai Generici:
Per la definizione della stratigrafia in Revit il procedimento eseguito è stato il seguente:
1) Dal menù Home selezioniamo Floor.
2) Dalle proprietà si seleziona "edit type”.
3) Dalla finestra Family, selezioniamo Floor.
4) Selezioniamo “Duplicate” e poi “Rename” per cambiare il nome e mettere il giusto identificativo, nello specifico caso “XLAM-Spessore-Solaio”.
5) Entrando in modalità Editor, riferito al settore Structure, si modifica la stratigrafia.
Analogamente a quanto descritto prima verrà assegnata la priorità ad ogni strato affinché risultino efficienti tutti i nodi strutturali.
Dopo aver relizzato tutte le tipologie murarie abbiamo estratto l'abaco che fornisce informazioni relative ai dati dimensionali dei quattro pacchetti.
Una volta definiti i vari pacchetti e creato sul modello le pareti e i solai ci siamo occupati del rivestimento. Per la sua realizzazione abbiamo quindi creato un Curtain Wall.
Come prima cosa all’interno del progetto abbiamo realizzato un muro e scelto la tipologia Curtain Wall. Possiamo facilmente modificarne le dimensioni in quanto i parametri sono simili a quelli del muro generico.
Dopo averlo duplicato è stato possibile salvarlo con il nome scelto.
Una volta assegnato al Curtain Wall “nessun pannello” (modificandolo da edit type) siamo potuti andare a delineare la griglia di riferimento, attraverso il comando curtain grid di cui ci siamo serviti per posizionare la struttura che sorregge la pannellatura e che rappresenta il rivestimento ultimo del nostro complesso.
Per posizionare la struttura composta da montanti e traversi, invece, si utilizza il comando curtain wall mullions, nel quale sono stati generati due differenti tipi per i montanti e i traversi, con le apposite dimensioni.
Dopo aver realizzato la struttura ci siamo occupati della creazione del pannello frontale. Per farlo abbiamo aperto una new family —> metric curtain wall panel. Questo template genera di default dei piani di riferimento e indica inoltre la posizione interna e esterna in cui poniamo il pannello. Per prima cosa è stato creato un piano di riferimento al quale abbiamo dato il nome di filo esterno. Abbiamo quindi tracciato delle quote lineari e assegnato loro dei parametri dimensionali prima di eseguire l'estrusione.
Nella realizzazione dei pannelli, e in particolar modo per la larghezza, abbiamo utilizzato un reporting parameter ossia un parametro che non serve a controllare ma che viene solo letto in quanto nel curtain wall la posizione degli assi viene definita direttamente all’interno del progetto. Abbiamo realizzato cinque tipologie di pannelli in modo tale che si adattassero perfettamente agli angoli e fosse rispettato quell’ideale di pulizia e precisione ricercato dal progetto
Infine abbiamo fatto una Schedule che ci fornissero le informazioni che ci interessevano sui pannelli
A seguito di una analisi termica sulle radiazioni solari, si è deciso di inserire all'interno del progetto un elemento parametrico come il pergolato in modo tale da migliorare lo stato del soleggiamento sui terrazzi.
Il pergolato è composto da vari elementi parametrici assemblati in un sistema di famiglie nidificate.
Primo elemento analizzato è stato il listello ligneo che compone il frangisole, dopo aver disposto i piani di riferimento è stata creata l'estrusione quadrangolare del listello e le rispettive quote di lunghezza larghezza e altezza impostate come parametri condivisi.
Secondo elemento creato è stata la trave di appoggio dei listelli con successiva sagomatura a creare la dima di ancoraggio ad incastro degli elementi superiori. Dopo aver creato i piani di riferimento e le quote parametriche delle dimensioni della trave estrusa, è stato necessario creare dei tagli sulla trave per posizionarci i listelli e creare una dima per l'assemblaggio, tale passaggio è stato eseguito con il comando "void forms"-> "void extrusion" ed è stata creata la forma parallélepipeda del listello da inserire.
Il passaggio successivo è stato quello di creare una MATRICE (Array) dell'elemento sagomato così da poterlo ripetere più volte ad una distanza stabilita tramite il parametro LIST_PASSO, il quale distanzia il passo dei listelli e quindi dei relativi alloggi.
Successivamente al gruppo matrice è stato associato un altro parametro LIST_NUMERO LIST che indica il numero degli incavi espresso attraverso la formula TRV_LUNGHEZZA SHARED/LIST_PASSO, così che tale numero vari in maniera direttamente proporzionale alla lunghezza della trave.
L'assemblaggio dei due elementi creati in precedenza è avvenuto in una nuova famiglia creando di conseguenza una tipologia di famiglia nidificata. Nel modello Generic Face Based sono state poste le travi-dima e i parametri di distanza e lunghezza, inoltre sono stati modificati i parametri TRV_LUNGHEZZA SHARED delle travi e associati ai parametri PER_LUNGHEZZA in modo che alla variazione di quest'ultimo parametro si modifichino anche le lunghezze delle travi.
In seguito è stato caricato e inserito nella famiglia di assemblaggio il listello e posizionato nel primo incavo. A questo punto si ripete il passaggio di creazione di una matrice per l'elemento listello e della quota LIST_PASSO con successiva parametrizzazione del numero di listelli di matrice come visto in precedenza con l'istanza LIST_NUMERO LIST a cui far corrispondere la formula PER_LUNGHEZZA/LIST_PASSO. Come per il passaggio precedente anche al listello è stata associato il parametro PER_DISTANZA alla lunghezza LIST_LUNGHEZZA SHARED così da vincolare le dimensioni alla modifica di un solo parametro.
Di questa famiglia è stato creato un secondo TIPO, ruotando l'oggetto verticalmente e aumentando il passo tra i listelli.
L’oggetto finale è stato assemblato su dei pilastri che reggono il frangisole, mentre nel caso del brise soleil è stata inserita la famiglia del frangisole verticale su cui poggia la struttura orizzontale.
Dopo aver caricato nel progetto le famiglie del pergolato, dimensionando gli oggetti nel modo più consono, è stata ricavata la Schedule degli elementi che le compongono, con i relativi dati dimensionali che sono stati modificati a partire dai parametri d’istanza condivisi all’interno della famiglia.