PLO_Parco Cavallo Pazzo
Per questa seconda consegna, fatta dopo la visita al Parco Cavallo Pazzo e al FabLab di Garbatella, allego alcuni schizzi e impressioni che ho avuto modo di fare sul posto.
La prima considerazione che ho fatto è stata sulle dimensioni e la variazione di quota del parco: questo si trova in una posizione strategica per il quartiere ed è fatto per terrazze, con aree gioco in piano e alberature sui dislivelli. Mi sono anche reso conto della gran quantità e varietà di piante (sia ad arbusto che ad albero) che costituiscono il parco, elemento da preservare e valorizzare. Inoltre, abbiamo avuto modo di vedere quanto il parco sia uno spazio vitale per il quartiere e quindi una sua valorizzazione avrebbe un impatto forte sulla cittadinanza. Allora, ho provato ad immaginare un elemento architettonicamente semplice che ripetuto nello spazio, attraverso variazioni e modularizzazioni, potesse creare spazi per il gioco, per il riposo e il verde. Così, ho pensato ad una Grande Pedana per tutti che si muovesse attraverso il parco, assecondando o meno i suoi dislivelli, magari in legno per diverse funzioni e categorie di persone.
Questo spazio modulare, realizzato a partire da una singola pedana in legno, risulterebbe semplice ma efficace. Un oggetto simile a quello che 24° Studio ha realizzato per la Kobe Biennale nel 2011 (Cratere Lake, foto in copertina), ma pensato su più ampia scala e per dislivelli maggiori.