tpp_proposta progettuale

  • Posted on: 17 May 2017
  • By: Eugenio Moretti

Per questa consegna ho ripensato il modello di seduta che avevo dettagliato nel post precedente, dove sono descritte anche le considerazioni rispetto al posizionamento (http://bim.rootiers.it/node/2344).

Ricapitolando, l’obiettivo è quello di realizzare una seduta che si adatti a più tipologie di utilizzo, da posizionare sulle superfici in pendenza tra i livelli del parco.

 

La seduta è composta da elementi modulari (lamelle di legno) che variano esclusivamente in lunghezza, per rendere la costruzione il più semplice possibile in un’ottica di fabbricazione digitale.

Il modello che ho descritto nel post precedente aveva alcuni problemi, in particolare un’elevata complessità costruttiva, una forma troppo spigolosa ed inoltre non poteva essere posizionato su di una superficie in pendenza.

Ho quindi ripensato completamente il modello iniziale, utilizzando come base la famiglia Generic model adaptive, introdotta la scorsa lezione, che permette di realizzare molto più facilmente le geometrie di riferimento per il mio modello di seduta.

Per prima cosa ho aperto una famiglia metric generic model adaptive. Ho inserito 5 punti (i vertici del modulo base) su un nuovo piano di riferimento e ho selezionato “make adaptive”. I punti sono poi stati collegati con delle linee di modello. Questi segmenti sono stati divisi in tre parti, per avere il punto di riferimento in mezzeria in modo da realizzare il profilo dell’estrusione.

Ho disegnato il profilo della lamella (2x6cm) sul piano di riferimento del punto nella mezzeria della linea

Si realizza l’estrusione selezionando il profilo, la linea e selezionando “make form” in questo modo l’estrusione segue il movimento dei punti

Ho realizzato delle estrusioni circolari vincolate alle estremità lamella (il piano di riferimento è quello dei punti, in questo modo ne seguono il movimento) per “stondare” le estremità. Gli elementi circolari sono stati uniti alle lamelle selezionando “join geometry”

 

Allo stesso modo sono stati realizzate le altre tre lamelle.

Questo è il modulo base della seduta. La forma varia al variare della posizione dei punti e tutte le estrusioni si adattano di conseguenza.

A differenza del primo modello, le lamelle sono disposte in maniera alternata, una avanti e una dietro, in questo modo si possono affiancare (senza sovrapposizioni) in serie per realizzare la seduta.

Sono state quotate le distanze tra i punti,assegnando degli shared parameters. In questo modo sarà possibile creare un abaco con le lunghezze dei vari elementi.

A questo punto ho caricato la famiglia in un nuovo progetto, date le caratteristiche della famiglia “adaptive” non ho realizzato dei “tipi” per ogni tipologia di seduta come avevo fatto nel modello precedente. Infatti, l’unica cosa che serve, in questo caso, sono dei riferimenti per il posizionamento dei punti.

Ho disegnato i piani di riferimento per il posizionamento dei punti relativi a ciascuna tipologia di seduta e inserito "per punti" la famiglia.

 

Come avevo fatto per il modello precedente, ho posizionato gli elementi che rappresentano le varie tipologie per avere una base da cui partire. Questi elementi sono la rastrelliera per bici, seduta normale, chaise longue, e doppia seduta.

l modello precedente era piuttosto spigoloso, per creare una forma più sinuosa ho utilizzato delle spline di riferimento (in pianta e in prospetto). Ho usato queste spline come riferimento per il posizionamento dei vertici dei moduli intermedi, in modo da legare e dare continuità morfologica alla seduta

Il risultato è una seduta con una forma più organica della precedente  e di più semplice assemblaggio. Ho pensato che i moduli potessero essere impilati l’uno affianco a l’altro e sorretti con dei cavalletti e delle barre di ferro passanti, come illustra questo schema.

 

Infine ho realizzato un abaco con le lunghezze delle singole lamelle (variano solo in lunghezza)

 

aggiornamento 24.05.2017

ho realizzato un nuovo modello, utilizzando famiglie nidificate in grado di semplificare ulteriormente la parametrizzazione. Successivamente descriverò i passaggi realizzativi.

 

Questo è il fotoinserimento del nuovo modello

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Dates: 
Mercoledì, 17 Maggio, 2017 - 18:52
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