Progetto Esame - Fit-it! - Giulia Castroni & Carlotta Iachella
CONCEPT
L’ipotesi di progetto di una panchina ad ‘incastro’ è frutto delle discussioni affrontate sia in aula che al FabLab e dei sopralluoghi effettuati al parco stesso, durante le quali è emersa l’inutilizzabilità di alcune parti dello stesso poiché non pianeggianti o in forte degrado. Si è parlato della necessità di nuove panchine, facilmente intercambiabili se usurate o danneggiate, senza alterare l’aspetto dell’oggetto e senza l’intervento di esperti.
Non volendo andare ad appesantire le aree utilizzate per correre e giocare dai bambini del quartiere, la nostra idea è quella di intervenire sulle aree interstiziali del parco, quelle che potremmo considerare più interessanti in quanto ricoperte di vegetazione.
Si tratterebbe infatti di realizzare un percorso di sedute ‘adattabili’ inserite direttamente nel terreno scosceso, andando a rendere lo spazio verde da inutilizzato ad adoperato. Le stesse potranno poi essere facilmente modificate in base alle necessità della persona; si pensi allo spostamento dello schienale o alla trasformazione della stessa panchina in una rastrelliera per biciclette.
Carattere importante che abbiamo voluto attribuire al progetto è l’interazione con la natura ad esso circostante: la nostra seduta dovrà suscitare nell’utente la sensazione che si tratti di una radice nata dalla terra e poi ramificata ed estesa lungo il terreno. Si compone sostanzialmente di un pezzo principale, quello di sostegno, sopra il quale, attraverso un sistema di incastri, si possono inserire soluzioni diverse, tra cui la seduta stessa, la rastrelliera e l'elemento di supporto per disabili. Gli incastri sono stati studiati appositamente per evitare il ribaltamento e sono affiancati da elementi di collegamento che consentono la stabilità dell’opera.
Tutto è smontabile e intercambiabile in un’ottica di parco open source.
Da qui il nome del progetto, FIT-IT! – “incastralo!”.
Gli aspetti positivi sono molti. Innanzitutto:
- Fattibilità: ridotto numero delle componenti, sia da realizzare che da assemblare;
- Economicità: sostanziale uguaglianza delle componenti stesse, queste perlopiù rappresentate da lastre e parallelepipedi che, una volta assemblati con incastri, danno vita agli elementi;
- Manutenibilità: piena sostituibilità delle componenti rotte o difettose senza richiedere eccessiva conoscenza tecnica;
- Versatilità: perfetta adattabilità alle esigenze dell’individuo in aderenza con le innumerevoli possibilità di modifica della struttura. In questo senso si può leggere il progetto anche in chiave di uno stimolo alla creatività dell’utente.
EVOLUZIONE
Fin da subito siamo state determinate a portare avanti la nostra idea di progetto open source, anche se nel corso delle settimane non sono di certo mancate variazioni.
La prima di queste, applicata dopo una accurata revisione con il falegname Claudio Devoto, riguarda lo spessore della struttura principale, in principio troppo esile da poter garantire stabilità.
La seconda variazione ha comportato una maggiore accortezza nell’inserimento dei listelli per la seduta. Le aperture realizzate passano infatti da un taglio a coda di rondine ad un taglio obliquo in grado di garantire maggior resistenza meccanica e di evitare l’uscita dalla fuga, quindi il ribaltamento del listello stesso.
La successiva modifica interessa invece la componente relativa allo schienale. Se prima l’idea era quella di intagliare ricordando la ramificazione delle radici, ora, con l’uso del legno di scarto dei listelli, abbiamo deciso di creare una griglia che, oltre ad avere una funzione ornamentale, è anche in grado di garantire una migliore resistenza dello schienale stesso. In tutto ciò questo comporta anche una maggiore dinamicità dell’intera struttura. Del resto, essendo un progetto open source, ci siamo impegnate nel garantire anche il maggior numero possibile di elementi applicabili, qualora richiesti.
Rastrelliere per biciclette e sostegni per disabili sono soltanto un mero esempio di quanto realizzabile con la stessa tecnica e gli stessi materiali della seduta stessa, senza mai alterarne sia forma che funzionamento.
Garantire l’enorme versatilità di tutto il progetto ha comportato la risoluzione anche di altre problematiche strutturali. In prima battuta siamo intervenute con la realizzazione di una fascia metallica che risolvesse il problema dell’ancoraggio, fissando i piedi della seduta al terreno. Soltanto successivamente, e a seguito di una seconda revisione con il falegname Devoto, ci siamo accorte di quanto la struttura, posta sotto carichi e resistenze, lavorasse meglio con una sezione sviluppata in verticale piuttosto che in orizzontale. Per concludere, in ragione di una maggiore resistenza meccanica, abbiamo inserito le controventature alle estremità della struttura.
La soluzione finale è questa: una seduta open source che sia capace di rispondere alle esigenze di tutti.
Un progetto semplice ed economico, versatile quanto multifunzionale.
PROGETTO ELEMENTI
Siamo partite dalla progettazione e realizzazione delle due principali “L” rovesciate della struttura, le quali sono le parti che hanno subito più variazioni durante la fase progettuale, poiché identificate un po’ come la parte principale e caratteristica di tutto il progetto. Si è usata come family un generic metric model, partendo innanzitutto delineando dei piani di riferimento, mediante i quali si è disegnato poi il profilo della struttura ad L, andando a lavorare sull'inclinazione della stessa per aderire meglio al suolo scosceso.
Nella rappresentazione della struttura per via parametrica, sono stati posizionati anche quelli che sarebbero divenuti gli incastri per gli elementi (listelli-doghe) con una sezione obliqua per permettere il semplice inserimento attraverso lo scorrimento dei listelli stessi. Inoltre si è inserito un parametro per determinare il materiale del pezzo.
Nel progettare lo schienale della seduta, abbiamo scelto di realizzare un unico elemento forato (in diverse misure, da 1,0m e da 0,50m) con incastri parametrici da connettersi perfettamente alla seduta. La definizione dello stesso è dato da elementi giustapposti all’interno, dettati da una griglia geometrica atta a garantire un utilizzo del materiale di scarto per la realizzazione delle doghe per la seduta. Inoltre il disegno sulla sommità è generato da forme che saranno utilizzate come innesti per la struttura stessa della panchina. Questo per garantire un minor consumo di materiale utilizzato e di scarto. In questo caso abbiamo adoperato una family face based model così da facilitare l’inserimento sui piani inclinati degli incastri. Siamo partite dalla realizzazione di un semplice rettangolo regolato dalla geometria di riferimento per poi disegnare le forature per l’incastro con la seduta e per l’aggiunta dei listelli in superficie.
Abbiamo realizzato poi gli elementi che comporranno la seduta, come dei parallelepipedi con i lati corti obliqui, in questo modo il pezzo potrà essere alloggiato tramite scorrimento negli incastri dell'elemento strutturale. Anche per questo pezzo abbiamo pensato a due diverse misure: per la seduta da 50cm e quella da 1m. Anche questo pòezzo come già detto non risulta essere fisso ma intercambiabile e modificabile in base alle necessità.
Abbiamo poi realizzato l'elemento di controvento della struttura per avere un corretto irrigidimento ed evitare della stessa e evitare che si muovessere orizzontamente.
Nel nostro sistema OPEN SOURCE abbiamo quindi pensato fosse necessario ideare un sistema di collegamenti che permettesse ad altri elementi di potersi agganciare sul nostro, un sistema che quindi permettese di poter ampliare e modificare la nostra seduta alle singole necessità. Questo sistema di collegamenti consiste in un elemento a "C" rovesciata che si inserisce su appositi incastri realizzati sui vari pezzi.
A questo punto abbiamo pensato di realizzare due elementi di completamento: una rastrelliera per biciclette e un sostegno laterale per disabili. Entrambe riprendono la forma e la concezoine dell'elemento strutturale con intagli per l'alloggimaneto dei sistemi di collegamento.
MONTAGGIO
Quello che segue è uno schema di montaggio delle parti per incastro secondo come sono state progettate.
PROGETTO ULTIMATO
Il progetto finale si presenta come un elemento multifunzionale, OPEN SOURCE, costruito mediante pannelli di legno marino stratificato.
INSERIMENTO SUL PANNELLO
Sulla base delle informazioni ricevute dagli incontri con Devoto, si è cercato di comporre gli elementi del progetto su pannelli 1220x2440mm di legno marino stratificato in modo da sfruttare il più possibile lo spazio ed evitare eccessivi sprechi di materiale; il risultato è stata la produzione di un pannello contenenti tutti gli elementi per la produzione di una panchina da 1,0m e una da 0,5m.
(taglio modello esame)
MODELLO
Di seguito sono state riportate le foto (e video in commento al post) delle fasi di montaggio del modello in scala che è stato riprodotto per l’esame. In collaborazione con il FabLab abbiamo lavorato con il taglio laser per garantire al meglio la riuscita degli incastri riprodotti, così da dimostrare la valenza e l’opportunità che può recare la nostra proposta.
L’obiettivo principale che intendiamo raggiungere è quello di valorizzare gli aspetti più importanti del Parco, cioè proporre opportune varianti delle attrezzature esistenti e aggiungerne di nuove, atte a garantire le classiche comodità di un parco pubblico, riviste in una chiave più moderna.