Terza consegna
Il progetto per la terza esercitazione è stato sviluppato in tre fasi: come primo passaggio ho realizzato un oggetto “child”, successivamente ho creato un oggetto “mother” composto da oggetti “child” ed un nuovo elemento parametrico ed infine ho inserito l’oggetto “mother” nel file di progetto andando a creare una composizione.
L’elemento parametrico “child” (creato in un file famiglia) è un pilastro di base quadrata 20 x 20 cm e di altezza variabile. Ho creato una griglia di assi con il comando “Reference plane”, quotandoli equidistanti da quelli fissi di riferimento, e successivamente ho creato una estrusione di base quadrata allineata a tali assi.
. I parametri assegnati all’oggetto “child” sono di Tipo per quanto riguarda la larghezza e di Istanza per l’altezza del pilastro.
L’elemento “mother” è composto da un prisma, utilizzato come una base, cu cui sono posti sei pilastri “child”.
Ho realizzato la base con lo stesso procedimento del pilastro child ma in questo caso gli assi fissi di riferimento sono laterali, cosí da poter avere l’angolo in basso a sinistra come punto di posizionamento/riferimento dell’oggetto. I parametri della base sono di Tipo per l’altezza (10 cm) e di Istanza per la larghezza e la lunghezza (1,40 m, ma ho impostato la lunghezza uguale alla larghezza cosí che i due parametri possano cambiare in egual modo).
Ho creato una griglia 7 x 7 con piani di riferimento equidistanti e sulla sommitá della base, a quota 10 cm, ho posizionato i pilastri “child”. Dalla vista frontale ho vincolato la base dei pilastri all’asse di riferimento dell’altezza del prisma di base, mentre in pianta ho vincolato ogni pilastro ai propri assi superiore e laterale sinistro.
Per essere sicura che si mantenessero le proporzioni tra la base del prisma e la base del pilastro ho creato un ulteriore parametro di istanza (modulo L/7 figlio) da assegnare alla larghezza del pilastro in modo che, al variare della larghezza del prisma, la base del pilastro rimanga sempre 1/7 di tale larghezza.
Nel file di progetto ho creato una griglia irregolare per andare a lavorare su alcune delle sue intersezioni. Ho caricato l’elemento “mother” e copiato quattro volte intorno alle intersezioni di interesse a distanze casuali.
Con il comando “Allign” ho allineato un lato dell’elemento all’asse di riferimento e vincolato con il lucchetto. Proprio perché la base del prisma aveva parametri di istanza, l’elemento ha modificato le proprie misure in base alla sua distanza con l’asse: maggiore era la sua lontananza dall’asse, maggiore è diventato il lato del prisma e con lui anche la base quadrata dei pilastri. Ho infine ruotato alcuni degli elementi “mother” intorno al proprio asse per avere anche una variabile rotazionale oltre che dimensionale.