Variazione della prima esercitazione - Sara Brivitello
Nella prima esercitazione ho optato per una variazione "tipologica",
che ho poi combinato con un posizionamento che possiamo definire "Toyota".
Sono partita da una famiglia ossia un tipo che presentava i seguenti parametri:
- altezza 30cm
- lunghezza 30cm
- profondità 30cm
Con una base di 3x3 parti e un’altezza di 9 livelli.
Dopo aver ottenuto questa “torre” tramite la schedule ho cambiato le dimensioni dei mie parametri ottenendo diversi tipi ossia:
- 30x30x30 ---> 19 parti
- 40x40x40 ---> 23 parti
- 50x50x50 ---> 28 parti
- 60x60x60 ---> 11 parti TOT 81 parti
È stato possibile cambiare le proprità di ciascuna parte poichè ho modificato le mie impostazioni nella famiglia: Reference Level --> Properties --> Family Types --> Edit Paramenter --> “Instance”. Prima di questo se provavo a cambiare le dimensione di una patre, tramite le schedule, cambiavo tutte le dimensioni di tutte le parti.
Ho cercato di proporre una variazione della prima esercitazione, ottenendo un progetto basato sulla regolarità.
Parto dal creare una famiglia che ha le stesse caratteristiche di quella della prima esercitazione:
- altezza 30cm
- lunghezza 30cm
- profondità 30cm
Caratterizzata da una diversa configurazione della base (composta da 8 parti), ma con la stessa altezza (9 livelli).
Anche qui arrivo ad ottenere una torre ma tramite una diversa strategia.
Dalle poprietà della famiglia mi creo i 4 tipi di cubo che giò avevo nella prima esercitazione ossia: 30x30x30, 40x40x40, 50x50x50 e 60x60x60.
Reference Level --> Properties --> Family Types --> Create New
--> load into project
Ora nel 3D model, su properties--> generic model: mi compaiono già i 4 tipi
Ora posso creare le nuove aggregazioni delle parti
Infine creo una schedule per avere un conteggio di quanti tipi ospita ciascuna aggregazione.
Commenti
StefanoConverso
Sab, 17/11/2018 - 19:28
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Interessanti slittamenti
cara Sara,
è molto bello vedere il corso e voi crescere. Questo tuo ultimo lavoro ne è una bella dimostrazione.
Inizia a vedersi una interpretazione progettuale del tema della variazione, una integrazione
tra i concetti introdotti, la loro modellazione e il pensiero compositivo che ne deriva.
In particolare, è interessante come tu abbia cambiato anche dal primo lavoro, introducendo,
tra le altre cose, una "sottile variazione", che costruisce un interessante equilibrio instabile, in cui
le misure sono di poco diverse, che tu giustamente definisci "toyota"- E che, per certi versi, è
assimilabile a quel "mondo del pressappoco" che anche il prof. Gargano ci ha di nuovo citato
nel suo bel contributo di ieri.
Lo fai sfruttando la collocazione richiesta, intenzionalmente manuale, e il risultato "lo dice"
nella forma che ne risulta. Nel merito, l'approccio tettonico al montaggio, ricorda tra le altre
cose, alcune sperimentazioni compositive di Gehry, riprodotte di recente nella torre centrale
del poco fortunato progetto per l'area di Atlantic Yards, a Brooklyn (che, ironia della sorte, è
poi stato completato da SHoP).
Bel lavoro, intanto.
Un caro saluto, a te e a tutti.
S.C.
DelFerraroValerio
Lun, 19/11/2018 - 20:15
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Consegna molto interessante!
Consegna interessante e ben descritta, l'immagine finale mi ricorda uno dei disegni di Hugh Ferriss in "Metropolis of tomorrow"
StefanoConverso
Mar, 20/11/2018 - 09:36
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Chissà se Sara sa anche come si arriva a quella configurazione..
...con quale "Code"??? - da notare come la stessa parola abbia due "sensi"