Componente Parametrico
COMPONENTE PARAMETRICO
Colgo l’occasione per creare delle cornici, ciascuna è pensata come un parallelepipedo cavo.
Credo che, essendo un oggetto semplice, possa esprimere uno dei concetti chiave che ho percepito dal corso.
- Prima di tutto devo creare una cartella destinata al mio lavoro
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2. Apro Revit e vado su Famiglia > Nuovo > Metric Generic Model
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3. Salvo il file nella cartella precedentemente creata, sotto il nome di “GIU – Componente Parametrico – 1”
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4. Traccio due piani di riferimento verticali, posti alla stessa distanza dall’asse verticale preesistente
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5. Analogamente traccio due piani orizzontali
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6. Quoto tutte le misure utilizzate, andando su Annota>Allineata
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7. Adesso associo alle quote dei parametri, permettendo poi al parallelepipedo di variare le due dimensioni
Clicco sulla quota e nella barra in alto si apre Modifica/Quote. All’interno delle opzioni ho la possibilità di creare un parametro
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8. Creo il parametro tipo “Lunghezza”:
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9. Analogamente, creo il parametro tipo “Larghezza”
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10. Vado su “Family Types”, il quale mi permette di variare i parametri
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11. Vado su “Nuovo Parametro”, per creare il parametro “Altezza”
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12. Ora ho i tre parametri che definiscono il mio parallelepipedo
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13. Creo un generico rettangolo, andando su Crea>Estrusione>Disegna>Rettangolo (simbolo)
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14. Ora devo allineare i lati del rettangolo ai quattro piani di riferimento da me creati.
Vado su “Allinea”, clicco sul piano di riferimento, poi sul segmento, e chiudo il lucchetto.
Chiudere il lucchetto è un passaggio fondamentale, perché al variare del parametro, varia sia il piano che il lato ad esso associato.
Termino il passaggio cliccando su “Termina Modalità di Modifica”
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15. Ora estrudo il rettangolo, andando su Crea>Estrusione.
Poi clicco sui quattro vertici del rettangolo (in senso orario o antiorario), affinché venga delimitata la figura 2D da estrudere.
In questo esempio la profondità è di 250.0, ma può essere variata.
Concludo terminando le Modalità di Modifica.
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16. Per visualizzare meglio il rettangolo, si può cliccare su questo e poi sul “cubetto” in basso a sinistra, chiamato “Stile di visualizzazione: Wireframe”.
Si hanno più opzioni, io ho scelto “Ombreggiato”.
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17. Per vedere tridimensionalmente il parallelepipedo, clicco sulla “casetta” in alto.
Scelgo ancora come stile di visualizzazione quello ombreggiato.
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18. Creo un rettangolo più piccolo con lo stesso procedimento. Questo avrà, in pianta, area pari a quella da eliminare all’interno del primo rettangolo
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19. I miei parametro sono:
-per il rettangolo più grande, Altezza,Lunghezza e Larghezza
- per il rettangolo più piccolo, Altezza interna, Lunghezza interna e Larghezza interna
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20. Formato il rettangolo interno, questo non verrà estruso (diventando un piccolo parallelepipedo proprio di volume), ma il suo “volume” verrà sottratto a quello del parallelepipedo più grande. Perciò vado su crea>vuoti>estrusione , che mi permette di creare una forma 3D per rimuovere parte di un solido.
Clicco sui quattro vertici del rettangolo (in senso orario o antiorario), affinché venga delimitato l’elemento da rimuovere.
Concludo terminando le Modalità di Modifica
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21. Ovviamente se la profondità alla quale viene “scavato” il parallelepipedo è pari alla profondità di esso, allora otterrò un parallelepipedo cavo.
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22. N.B. I parametri di altezza possono essere utilizzati per alzare gli elementi a una quota rispetto al piano di riferimento.
23. Salvo il file famiglia. Chiudo e vado su Progetto > Nuovo > File modello: nessuno > Crea nuovo:progetto > Sistema di misurazione: Metrico.
Salvo il progetto nella cartella “GIU – Assemblaggio parametrico” sotto il nome di “GIU – Assemblaggio del componente parametrico – 1”
24. Vado su Inserisci > Carica da libreria > Carica Famiglia, per aggiungerla al mio file.
Proseguo: Browser di progetto>Famiglie>Modelli generici> GIU – componente parametrico – 1.
Qui trovo un altro “GIU – componente parametrico – 1”. Lo trascino nel piano. Posso inserire il mio componente a mio piacimento, cliccando nel piano in più punti. Concludo con “Esc”. In questo modo ho creato un assemblaggio di cornici.
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25. ) Eventualmente, il componente è modificabile nelle sue dimensioni e rispetto all’altezza relativa al piano di riferimento. Salvo il progetto. Il risultato è un assemblaggio di cornici:
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Aggiungo anche le immagini del progetto fatto a lezione:
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