LAB6 - Analisi finale del progetto - Fiocchetti, Leone

Sono state effettuate tre analisi: due Solar Analysis con il software Formit 360 Pro, una sulle facciate degli edifici e una sugli ambienti esterni; la terza analisi riguarda invece le ombre nelle zone verdi. Abbiamo riscotrato un problema con il secondo edificio a torre che per problemi con il software non viene analizzato ma avrà comunque un comportamento analogo alle altre torri.

1 - Solar analysis delle facciate

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In estate l'edificio a ballatoio presenta entrambe le facciate principali tiepide mentre l'edifico a blocchi presenta le facciate principali calde, ma non eccessivamente, e le facciate laterali tipepide; la piastra dove sono situate delle zone verdi, invece, risulta molto calda. Il comportamento in estate è quindi molto buono, in quanto non abbiamo problemi di facciate eccessivamente calde a parte la piastra che risulta molto calda ma ospitando zone di verde presenterà diverse zone d'ombra.

In inverno tutte le facciate a Nord (che vediamo nella seconda immagine a sinistra) risultano molto fredde. Non risulta però un problema in quanto, nell'edificio a ballatoio la facciata a Nord ospita i servizi mentre la facciata esposta a Sud, che risulta invece molto calda, ospita gli spazi serviti. Nell'edificio a blocchi, invece, le facciate molto fredde sono di dimensioni ridotte, quindi non presentano un problema, tutte le altre facciate non risultano eccessivamente fredde. Il comportamento degli edifici, quindi, anche in inverno risulta buono.

2 - Solar Analysis degli spazi esterni

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In estate gli spazi esterni risultano molto caldi escluso un piccolo passaggio a Nord che risulta tiepido. Il comportamento di questi spazi risulta buono in quanto la vegetazione andrà a creare molte zone d'ombra.

In inverno gli spazi esterni risultano abbastanza caldi a parte il piccolo passaggio a Nord che risulta molto freddo ma essendo di dimensioni molto ridotte non presenta un problema. Il comportamento degli spazi in inverno risulta quindi buono.

3 - Analisi delle ombre nelle zone verdi

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Sono state studiate le ombre in estate ed in inverno, sia di mattina sia di pomeriggio.

In estate, di mattina, il grande spazio verde risulta prevalentemente soleggiato ma con alcune zone d'ombra date dalla vegetazione mentre le zone verdi presenti sulla grande piastra risultano per metà soleggiate e per metà in ombra. Nel pomeriggio, invece, la grande zona verde risulta per metà soleggiata e per metà in ombra grazie alla vegetazione mentre le zone verdi sulla piastra risultano quasi totalmente soleggiate. Il comportamento risulta quindi molto buono in quanto nelle ore più fredde la grande zona verde è quasi totalmente soleggiata mentre nelle ore più calde presenta molte ombre. Gli spazi verdi sulla piastra invece, essendo privati verranno utilizzati prevalentemente nelle ore del pomeriggio dove risultano infatti quasi del tutto soleggiati.

In inverno, invece, di mattina, la grande zona verde risulta quasi totalmente soleggiata poichè la vegetazione non porta grandi ombre a terra essendo spoglia in inverno mentre la piastra risulta totalmente in ombra. Nel pomeriggio invece il grande spazio verde risulta quasi tutto in ombra mentre la piastra risulta per metà soleggiata e per metà in ombra. In questo caso abbiamo un buon comportamento in quanto nelle ore più fredde la grande zona verde risulta quasi totalmente soleggiata ma nelle ore più calde presenta molte ombre, in questo caso però sfavorevoli. Le zone verdi sulla piastra, per quanto già visto, presentano un buon comportamento in quanto risultano per metà soleggiate nelle ore in cui si presume vengano utilizzate e in ombra nelle ore in cui si presume non vengano utilizzate.

Lun, 25/07/2016 - 15:05
TPP_Progetto esame_ Marianna Larovere_Pompeo Di Mambro

Il nostro progetto si sviluppa su due livelli e si compone di un nucleo rigido ed invariabile avvolto da uno scheletro strutturale, che sosterrà le tamponature e delimiterà il perimetro complessivo dell’abitazione.

Lo scheletro è caratterizzato dalla ripetizione di elementi a forma di U rovescia (di legno e con sezione quadrata 30x30cm) che variano nell’altezza e nella distanza tra di essi.

Una dima parametrica gestisce la distanza e l’inclinazione degli elementi dello scheletro (incastrati in essa) permettendo di avere una varietà di configurazioni.

Procedimenti di realizzazione della dima:

 

Dopo aver disegnato il profilo della dima, abbiamo assegnato dei parametri di angolo di istanza per ogni incavo in cui verrà inserito l'elemento ad U, quindi abbiamo allineato e bloccato un piano di riferimento al lato base dell'incavo (1) e posizionato un piano orizzontale (2) assegnando poi il parametro tra i due piani. Per mantenere fissa la larghezza dell'incavo abbiamo assegnato un parametro di lunghezza di tipo tra i lati dell'incavo (l).

Per gestire parametricamente la distanza degli elementi ad U tra loro abbiamo assegnato dei parametri di lunghezza di istanza tra i lati esterni di ogni incavo (larghezza pannello riuso ...) e per mantere fissa l'altezza della dima è stato assegnato un parametro di lunghezza di tipo (h).

 

Alcune delle configurazioni progettuali ammissibili gestite dalla dima sono:

-Configurazione Galleria

Alle parti dello scheletro viene assegnata una distanza costante tra di esse, un’inclinazione pari a 0° (gli elementi sono ortogonali al terreno) e un’altezza anch’essa costante.

-Configurazione Armadillo

L’inclinazione e l’altezza variano grazie ai parametri di istanza della dima.

 

-Configurazione Cabanon del riuso

L’inclinazione degli elementi è pari a 0°, le altezze e le distanze tra di essi sono variabili.

Per il nostro progetto abbiamo deciso di sviluppare la configurazione Cabanon del riuso. Questa soluzione infatti, ben si adatta all’utilizzo di materiali di recupero, quindi abbiamo ipotizzato dei pannelli di legno di formati variabili posizionandoli tra gli elementi dello scheletro a configurare l’involucro e gestendone l’ubicazione attraverso la dima parametrica.

Lun, 25/07/2016 - 13:21

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