Al fine di un'analisi più accurata della Radiazione Solare dell'edificio preso in esame per la prima esercitazione, si deve modellare il volume comprendendo tutte le bucature ed aggetti poiché costituiscono una parte influente di quest'analisi.
Nel nostro edificio sono presenti balconi appena aggettanti e semplici finestre. Per realizzarle bisogna seguire pochi e semplici passaggi:
1) Selezione oggetto > MODIFY > EDIT IN PLACE
2) Una volta selezionata la massa da modificare, bisogna disegnare la forma in 2D che in un secondo momento diverrà la massa da aggiungere o sottrarre al solido in questione sulla faccia interessata.
Selezione faccia > DRAW > DRAW ON FACE > MODEL > Scelta della figura da disegnare
3) FORM > CREATE FORM > VOID FORM
Utilizzando il comando VOID FORM la massa verrà sottratta dal solido preso in considerazione (come si evince dall'immagine). Al contrario, selezionando il comando SOLID FORM, la massa viene aggiunta. Per le finestre il procedimento è lo stesso dei balconi.
Sab, 30/05/2015 - 16:39L'albero che abbiamo scelto di modellare e inserire nel nostro progetto è l'abete rosso. Il peccio o abete rosso è un albero appartenente alla famiglia Pinaceae, ampiamente diffuso sulle Alpi, nonché nel resto d'Europa. Abbiamo deciso di inserirlo come elemento paesaggistico chiave del nostro progetto, in quanto riveste un ruolo importante di caratterizzazione dello spazio esterno, vista la sua grandezza (può arrivare fino a 60 m) e il posizionamento centrale in cui l'abbiamo collocato.
Dopo aver scalato l'albero su cad per determinarne le dimensioni reali abbiamo cominciato la fase vera e propria di modellazione:
MODELLAZIONE ABETE
1. Creare una nuova Family
Per poter creare delle forme aggiuntive all'interno del progetto cliccare su V/New/Family.
2. Impostare la vista
Scegliere la vista laterale preferita ed impostarla (nel nostro caso la vista EST)
3. Creare i Livelli
Cliccando sul tasto "Level" impostare un livello per ogni altezza in cui il nostro albero cambia diametro in modo significativo (tronco, chioma, punta, ulteriori sezioni medie). Il primo livello è alto 3m, i successivi sono alti 1,5m.
4. Creare un tronco
Selezionare il Livello 1 e automaticamente la vista si disporrà da frontale a superiore (top). Selezionare con la freccia il centro delle bisettrici dei piani. Selezionare lo strumento "Cerchio" e impostare il raggio del tronco (nel nostro caso 0.25 m). Impostare nuovamente la vista frontale e selezionare il cerchio appena creato. Appariranno in questo modo le frecce blu che permettono di estrudere il volume. Estruderlo con un'altezza a piacere che sia inferiore alla quota del secondo livello. Cliccare sul tasto "Allinea" e selezionare all'interno del disegno la riga tratteggiata corrispondente al livello 2 e successivamente la sezione alta dell'oggetto appena estruso. In questo modo il tronco arriverà all'altezza desiderata.
5. Creare una chioma
Ripetere l'operazione di creazione della forma per ognuno dei livelli preventivamente stabiliti a seconda della forma dell'albero. Nel nostro caso essendo un abete abbiamo scelto delle forme circolari dal raggio decrescente, partendo dalla base verso la punta. Selezionare le forme create che si vogliono unire per formare il "solido".
6. Creare la massa
Una volta selezionati gli oggetti selezionare "Create Form" per ottenere un risultato analogo a questo:
7. Importare una "Family" nel progetto
Avendo creato una "Family" all'interno del progetto possiamo direttamente importarla in esso, cliccando "Load Into Project".
Copiare successivamente le "Family" come fossero oggetti per poterle inserire a piacimento nel progetto.
ANALISI E RADIAZIONE SOLARE DELL'IPOTESI PROGETTUALE
Come per l'esercitazione n.2 abbiamo studiato la radiazione solare della nostra ipotesi progettuale in Via Aslago a Bolzano, per un intero anno solare, con il procedimento illustrato nella consegna suddetta.
Sab, 30/05/2015 - 16:30Introduzione
I platani trovano largo uso nella città di Roma, e nelle città di clima temperato in genere. La ragione di ciò risiede nelle caratteristiche di monumentalità intrinseche della pianta nonché a vantaggi di natura pratica quali rapidità di crescita, ampiezza della chioma (e quindi maggiore ombreggiamento/riparo da precipitazioni) e - caratteristica che ne ha determinato un utilizzo sempre maggiore in epoca moderna - alta resistenza allo smog. In natura il Platano è una pianta riparia, che cresce spontaneamente in lunghi filari lungo le sponde di corsi d’acqua e ambienti umidi: è sicuramente questa caratteristica che ha suggerito ai primi arredatori urbani l’utilizzo della specie per decorare i lunghi viali, la cui genesi dobbiamo all’urbanistica ottocentesca, in special modo francese; storicamente infatti il platano arriva a Roma in quanto arredo urbano con i Piemontesi e i loro interventi urbanistici, a loro volta mutuati dai Francesi da cui i Savoia erano culturalmente dipendenti. Le larghe strade e boulevard arredate da filari di Platano si sono quindi imposte nell’immaginario moderno come nuova declinazione urbana delle antiche vie fluviali: tanto che non di rado filari di platani si affacciano ancora sui fiumi cittadini, quasi a continuare idealmente l’assetto naturale, come è evidentemente il caso a Roma sui lungotevere.
Vantaggi e svantaggi dell’uso della pianta in città
Resistenza
Il Platano è un albero molto resistente e adatto a molti tipi di clima, caldi e freddi. Ha un’ottima resistenza ai parassiti e agli agenti chimici nocivi derivati dallo smog grazie alla sua spessissima corteccia e soprattutto reagisce eccellentemente alla compressione delle radici (che quindi non si oppongono, perforandolo, al manto stradale), caratteristica che lo rende perfetto per le piantumazioni stradali.
Il Platano resiste piuttosto bene al vento, nonostante la dispersione aerea di foglie e polline crei notevoli problemi in città.
Chioma
La chioma del platano cresce in larghezza superata una certa quota e molto velocemente (a meno che non si intervenga specificatamente, vedi dopo). Le foglie larghe e fitte sono caduche; tutto questo si adatta perfettamente all’ambiente urbano, particolarmente nei climi continentali, laddove si presenta permeabile alla luce in inverno e opaco in estate. Tuttavia la dispersione aerea di semi e la caduta delle foglie, che sono particolarmente resistenti all’acqua e alla biodegradazione, crea molti problemi sia di natura sanitaria (pollini) che logistici (intasatura degli imbocchi delle fognature causati da detriti).
Dimensione
Il platano può raggiungere dimensioni ragguardevoli senza essere invasivo nei confronti della pavimentazione stradale. Per impedire alla pianta di eccedere una certa altezza ed in generale per ottimizzare i vantaggi e minimizzare gli svantaggi, occorre tuttavia esercitare una manutenzione metodica, applicando la cosiddetta tecnica del “pollarding”, che prevede potature sistematiche che regolarizzano altezza e densità del fogliame.
Vasari: il 3D
Il primo passo per riprodurre tridimensionalmente l’albero scelto è effettuare un’analisi dimensionale.
Avendo a disposizione un rilievo dell’albero, apriamo un documento in Vasari selezionando NEW CONCEPTUAL MASS sotto la voce FAMILIES nel menù iniziale: in questo modo è possibile importare il modello in altri environment.
Modifichiamo le unità di misura (MANAGE > PROJECT UNITS) e creiamo differenti livelli di riferimento dal menù LEVEL, corrispondenti a quelli del rilievo effettuato.
L’albero sarà creato a partire da ideali “sezioni” della sua massa, poste a differenti quote. Selezionando tutte le sezioni create e cliccando, come norma, su CREATE FORM > SOLID FORM, verrà creata la massa desiderata.
E’ possibile assegnare dei parametri alla massa dell’albero. Selezionando la chioma, clicchiamo su PROPERTIES e successivamente su FAMILY PARAMETER. Rinominiamo il Parameter Data (es. platano) e selezioniamo INSTANCE. Clicchiamo su ADD PARAMETER
Una volta salvato il file, è possibile importarlo in qualsiasi progetto di Vasari.
Vasari: analisi dell’ombra
Analizziamo l’ombra proiettata dall’albero in diversi momenti della giornata.
ORE 10:00 - 27/05/2015
ORE 12:00 - 27/05/2015
ORE 17:00 - 27/05/2015
Sab, 30/05/2015 - 15:18
buongiorno ragazzi,
Abbiamo fissato per il prossimo Mercoledì 3 Giugno 2015 un pomeriggio di revisione per gli studenti che devono ancora sostenere l'esame di Tecniche Parametriche di Progettazione.
l'appuntamento è alle 14:30 al Mattatoio, pubblicheremo un aggiornamento per darvi informazioni sull'aula.
a presto e buon lavoro.
Sab, 30/05/2015 - 13:44Introduzione al progetto
Il nostro progetto riguarda un'area situata in Via Aslago, a Bolzano, nella zona Oltrisarco. Esso prevede 4 edifici, destinati ad edilizia popolare, per un totale di 80 appartamenti. Questi ultimi si suddividono in due tipologie: simplex, da 60 mq per tre persone, e duplex, da 90 o 120 mq per 4/6 persone; l'edificio più a nord si suddivide in 5 piani, i due centrali in 4 piani e quello più a sud in 3 piani. Gli edifici sono disposti in modo radiale lungo l'asse NS, in modo da rispondere con un'esposione efficiente alla radiazione solare. Questi sono poi circondati da zone verdi ( privato o semiprivato), che comprendono i percorsi di servizio agli accessi degli edifici, alle aree-gioco e/o pic-nic, al percorso sterrato e alla preesistente via Pietralba, entrambi a est dell'area.
Procediamo con le analisi ambientali, partendo da quelle di ombreggiamento secondo la disposizione del monte Kolhern, situato a est della città. Questo genera ombra sugli edifici la mattina; in inverno e nel primo periodo di primavera il sole non oltrepassa il monte se non nella tarda mattinata: ciò significa che gli spazi esterni tra i singoli edifici, privati e in comune, potranno essere piacevolmente usufruibili; tra questi sono al primo posto le aree-gioco per i bambini.
Solstizio d'inverno
ore 12:00
ore 14:00
ore 17:00
Solstizio d'estate
ore 12:00
ore 14:00
ore 17:00
Analisi dell'ombreggiamento del lotto
Dall'analisi effettuata a diverse ore del giorno dei due solstizi, abbiamo riscontrato che l'orientamento dei diversi edifici crea delle condizioni di ombra e di soleggiamento accettabili e varie. Questa variabilità rende possibile la vivibilità e il comfort di determinate aree esterne in un certo periodo della giornata, evitando così condizioni di soleggiamento e ombreggiamento eccessivamente prolungate e quindi sfavorevoli dal punto di vista della praticabilità e della permeabilità.
Solstizio d'inverno
ore 12:00
ore 14:00
Solstizio d'estate
ore 8:00
ore 16:00
Sab, 30/05/2015 - 11:17