Analisi progetto_Lab6A

Planimetria2_0.jpg  Planimetria 

L’edificio si compone di volumetrie che seguono il perimetro dell’area di progetto, assumendo una forma a “v” in cui è presente uno spazio pubblico all’aperto.  Tali volumetrie, che presentano ampie ed alte bucature, permettono il passaggio dalle quote stradali a quella della piazza interna (che si trova ad un livello intermedio fra la quota di Viale Trastevere +6.00 circa e la quota di Via Crescenzo dal Monte di 0.00). Esse sono unite attraverso la “fascia degli spazi comuni e dei servizi”, che si trova a partire dalla sommità delle bucature e che aggetta rispetto al piano della facciata di 1.50 metri. Questa fascia sarà riconoscibile dall’esterno sia per il suo aggettare sia per un cambio di materiali, utilizzando il vetro come elemento principale. Sarà dunque necessario pensare ad una soluzione efficacie per evitare un eccessivo irraggiamento e surriscaldamento degli ambienti interni. Ciò non toglie che alcuni servizi (come la lavanderia e la banca del tempo) siano collocati anche in altri piani, mentre i servizi pubblici sono disposti al piano basamentale. Per quanto riguarda la distribuzione interna, abbiamo pensato di progettare l’edificio seguendo due tipologie differenti, ovvero la casa in linea e la casa a ballatoio: la prima nella parte al di sotto della “fascia dei servizi”, la seconda al di sopra.

fascia dei servizi_2_0.jpg Schema relativo al prospetto che affaccia su Viale Trastevere

Ad ora siamo ancora incerte sull’altezza del complesso: infatti, in una fase precedente avevamo pensato di distinguere gli edifici attraverso altezze differenti, ma non siamo più convinte che questa possa essere una soluzione coerente con il progetto. Da contro, avere altezze così elevate può comportare una scarsa presenza di luce nella piazza interna, nonostante le alte bucature.

sezione_1_0.jpg Ipotesi di sezione trasversale

 

Per verificare queste ipotesi, abbiamo effettuato l’analisi dell’ombreggiamento nel solstizio di inverno e di estate in alcune delle ore più cruciali della giornata, inquadrando il lotto da sud-ovest e da nord-est. 

 

Ombreggiamento nel solstizio di estate

estate_3.jpg

 

Ombreggiamento nel solstizio di inverno

inverno_0.jpg

Da queste analisi abbiamo riscontrato alcune problematiche relative all’ombreggiamento della piazza interna. Lo spazio è ben illuminato in estate e gli edifici creano sulla piazza ombre sufficienti per rendere vivibile lo spazio anche nelle ore più calde della giornata; in inverno, invece,  è scarsamente illuminato durnate tutto l'arco della giornata,  creando dunque uno spazio freddo. Va tenuto in considerazione che in corrispondenza di questo spazio affacciano i balatoi di dstribuzione alle residenze.

Abbiamo quindi effettuato l'analisi della radiazione solare, sia sulla piazza interna che sugli edifici.

radiazione solare pianta_1_0.jpg

Dalle immagini si può analizzare come la piazza interna all’edificio sia abbastanza protetta dal sole sia durante il periodo estivo sia durante quello invernale, fattore positivo per l’estate date le elevate temperature che si raggiungo in tale periodo (non si raggiungerà mai il valore massimo di 422,4 kWh/mq). Un po’ più sfavorevole è la situazione durante l’inverno, ma i passaggi tra Via degli Orti di Cesare e la piazza interna all’edificio permetteranno comunque un passaggio di luce. 

Abbiamo inoltre preso in considerazione le facciate esposte a sud-ovest, quindi quelle che affacciano su Viale Trastevere e su Via degli Orti di cesare, e a nord-est, e su Via Crescenzo dal Monte, effettuando un'analisi di tipo cumulativo sia in estate che in inverno. Se gli spazi di distribuzione affacciano sulla corte interna, le residenze, invece, avranno i propri affacci sul perimetro esterno del complesso. Non riportiamo l’analisi delle vetrate dei prospetti perché non sono ancora state definite.

Si può notare come in estate il fronte sud-ovest sia molto soleggiato, anche se nonostante questo non viene raggiunto mai il valore massimo. Sicuramente le finestre su questo prospetto avranno delle schermature che proteggeranno gli appartamenti dall’irraggiamento solare. In inverno, invece, ci sarà una condizione favorevole, poiché saranno ben soleggiate e godranno di tutta la luce necessaria, in virtù anche del fatto che gli ombreggiamenti degli edifici difronte non copriranno l’edificio da noi progettato. 

radiazione solare sud_1_0.jpg

Per quanto riguarda i fronti esposti a nord-est, notiamo come quelli che si affacciano sulla piazza al centro del nostro progetto siano poco soleggiati. La parte interna che “abbraccia” la piazza e che costeggia l’edificio  è occupata da spazi dedicati ai servizi e alla distribuzione interna, così da diminuire o risolvere il problema della mancanza di luce e del limitato soleggiamento.  Sicuramente in estate la piazza sarà un luogo confortevole, dove poter sostare senza rischiare di stare in uno spazio troppo caldo col sole diretto. La piazza collega Via degli Orti di Cesare  e  Via Crescenzo del Monte con alcuni passaggi previsti nel nostro progetto: questo farà sì che la piazza nonostante sia poco soleggiata, e quindi sicuramente non un luogo dove poter sostare troppo a lungo,  avrà comunque un ruolo di connessione tra due importanti vie. 

radiazione solare est_1_0.jpg

Dalla scheda relativa all'abaco delle metrature ci siamo rese conto che non abbiamo raggiunto i 6.000 mq richiesti dal corso per la progettazione del complesso delle reisdenze temporanee. Troveremo presto una soluzione per ovviare questa piccola carenza.

abaco delle metrature_0.jpg  Abaco delle metrature

Sab, 09/05/2015 - 19:53
Es3_Analysis of the vegetation_POPULUS ALBA

POPULUS ALBA

Il pioppo bianco (Populus alba), detto anche gattice o albera, è un albero a foglie caduche della famiglia delle Salicaceae.

Portamento

È alto fino a 30 metri (40), con un'ampia chioma arrotondata. Tra le numerose specie e varietà di pioppo questa è la più sana e longeva, anche se raggiunge raramente il centinaio d'anni d'età; esistono, tuttavia, prove documentate di alcuni individui in Parchi storici vissuti eccezionalmente oltre 180 anni. La sua corteccia grigio chiaro, simile a quella della betulla, rimane per lungo tempo liscia e punteggiata da piccole lenticelle suberose a forma di rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto scura.

Foglie

Le foglie, sorrette da un picciolo depresso lateralmente lungo fino a 5 centimetri, hanno una forma ovale o rotondeggiante, ma talvolta irregolarmente lobata (4-8 centimetri). La pagina fogliare superiore è lucida, di colore verde scuro, mentre quella inferiore, come gli interi getti giovani, è ricoperta da una fitta peluria biancastra (tomento), da cui il nome comune della pianta.

Fiori

Come tutte le altre Salicaceae, il pioppo bianco è una pianta dioica con i fiori unisessuali riuniti in amenti, che compaiono prima delle foglie. Questo tipo di infiorescenza ad amento pendulo è comune nelle specie arboree a impollinazione anemofila. Gli amenti maschili sono cilindrici, quelli femminili corti con fiori ascellanti su una brattea pelosa. Anche la dispersione dei semi, contenuti in capsule, è affidata al vento grazie alla presenza su questi di filamenti pelosi il cui insieme è detto pappo. Il pappo pur costituito di finissima cellulosa provoca sempre fastidio a occhi e naso con spesso reazioni allergiche.

Distribuzione e habitat

È una specie centro europea meridionale, nativa della Spagna e del Marocco, il cui areale arriva fino all'Africa settentrionale e all'Asia centrale. Il suo habitat naturale è rappresentato da suoli incoerenti, sciolti limosi-argillosi, che rimangono umidi tutto l'anno ma senza subire regolari inondazioni, dove si associa a specie arboree, quali l'ontano, il frassino, l'olmo e il Salix alba. In Italia si trova dalla pianura fino a circa 1.500 m s.l.m. È abbastanza resistente alla salsedine. È più termofilo di altre specie del genere.

fiori del pioppo.jpg

DSC_0059.JPG

DSC_0060.JPG

restituzione-fotografica-pioppo.gif

MODELING STEPS:

1) Started the program, I opened a new file by New Conceptual Mass --> Mass, under the heading Family.

1.gif

2.gif

2) Clicking on Manage --> Project Units, I changed the unit of measure from inches to meters.

3) I created the levels on which I drew the circles and so I renamed them with the correct elevation.

3.gif

4) I drew a reference line (in order to align the circles) clicking on Model -> Draw -> Reference Line.

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5) I created the trunk by extruding the first circle, clicking on Modify / form -> create form -> solid form.

6) Selecting all the circles and repeating the same process of the trunk's extrusion, I created the foliage.

9.gif

10.gif

Cattura_0.gif

8) Once we created our object we are going to enter the parameters for growth and the transience of the leaves. On first, we set the foliage's parameter. We select our foliage and in the dropdown menu, we click on the icon next "visible" property; then we set Family parameters, we rename the parameter and then we select "Instance".

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9) The parameter now works so we can select the tree and export it in the project clicking on Load into project

aalbero.JPG loas.JPG

 

SUMMER SOLSTICE H 12

estate_1.JPG

RENDERESTATE.jpg

SUMMER SOLSTICE H 17

estate17.JPG

renderestate17.jpg

WINTER SOLSTICE H 12

inverno_0.JPG

renderinverno.jpg

WINTER SOLSTICE H 17

inverno17.JPG

renderinverno17.JPG

 

Sab, 09/05/2015 - 10:37
Es3_Lab6A_Progetto

  

ANALISI DI PROGETTO AGGIORNATA

La volumetria del progetto ha subito qualche piccola variazione rispetto all’ ultima consegna. Dopo aver riscontrato delle problematiche strutturali per quanto riguarda la parte centrale dell’ edificio (“ponte”) abbiamo ridotto i piani lì collocati,  attualmente vi sono due livelli a doppia altezza di 6 m ciascuno in cui saranno collocati i servizi ed un piano in cima in cui saranno predisposte delle residenze. Per compensare i metri quadri sottratti e per problemi relativi alla metratura totale abbiamo aggiunto un altro livello raggiungendo così l’ altezza dell’ edificio adiacente e mantenendone la continuità.

Questi piccoli cambiamenti non hanno modificato la composizione iniziale dell’ edificio ed anche la situazione dell’ombreggiamento è rimasta inalterata, solo il varco centrale ha avuto un incremento minimo in altezza, circa due metri in più rispetto alla distribuzione precedente.

E' intenzione progettuale inserire una grande scala centrale rispetto al varco per risolvere il problema del dislivello delle diverse quote. Probabilmente al di sotto di quest' ultima verrà collocata la sala conferenze, in parte interrata. Ciò permetterà di sfruttare al meglio la piazza prevista nel lotto, è infatti un obiettivo fondamentale creare un luogo di condivisione sociale in cui sia gli utenti dell' edificio sia le persone del quartiere potranno trascorrere serenamente del tempo. 

Per motivi legati sia all' impianto strutturale sia all' accesso agevolato dei servizi sarà necessario inserire un blocco portante nell' angolo del ponte sospeso che poggiando a terra sosterrà il peso della parte centrale in aggetto. La forma di questo blocco è ancora da definire ma conterrà scale ed ascensore che permettaranno agli utenti esterni di salire direttamente al piano dei servizi senza passare per gli ambienti residenziali.

EstateNew.jpg

InvernoNews.jpg

Consegna3.jpg

La schedule aggiornata evidenzia le modifiche apportate. L'area totale presenta un esubero di metri quadri dovuto alla non considerazione delle doppie altezze presenti nella parte centrale della costruzione.

Schedule_0.jpg

Ven, 08/05/2015 - 17:29
Pinus Pinea_Progettazione Parametrica

Per modellare la vegetazione nella maniera più corretta occorre osservare e riprodurre lo spazio generato dagli alberi. Abbiamo scelto come specie arborea il Pino Domestico (Pinus Pinea), albero della famiglia delle Pinacee, in quanto rappresenta uno dei principali elementi che contraddistingue lo skyline romano. Questa specie appartiene alla categoria dei sempreverde e ha un'altezza che può raggiungere i 25 m, il tronco è lungo e affusolato e ha una grande chioma espansa a globo, che col tempo diventa sempre più simile ad un ombrello.

Ombrelliforme.jpg

Procediamo con la modellazione (attenzione ! stavolta ci troviamo nell'area FAMILIES e non più project)

solido.PNG2_1.PNG

Come ben sappiamo qualsiasi specie di albero non è un elemento statico, ma ha parametri che variano in base al tempo e alle stagioni. Per questo sarà necessario inserire dei dati parametrici associati al nostro Pino. Distingueremo due diversi parametri: il parametro di tipo (legato alla mutevolezza delle dimensioni) e il parametro di istanza (legato alla mutevolezza della forma).

Per prima cosa vediamo come impostare il parametro di istanza, associato alla caducità delle foglie a seconda delle stagioni.

3_0.PNGSelezioniamo la chioma e spuntiamo sotto VISIBLE (nella tendina delle proprietà), vedremo così che la nostra chioma assumerà un aspetto trasparente. Ora clicchiamo sul rettangolino grigio affianco alla scritta visible. Ci si aprirà la finestra per creare il parametro

4.PNG

gli diamo il nome e clicchiamo su Instance, poi diamo ok. Il parametrò risulterà così creato. Cliccando su Load Into Project potremo inserire il nostro albero in un'area di progetto.9.PNG

Selezionando l'albero e spuntando nella tendina proprietà il nostro parametro vedremo come esso scompare.

10.PNG

11.PNG

Adesso  vediamo come impostare il secondo parametro che sarà di tipo e riguarderà la crescita dell'albero nel tempo.

Clicchiamo su FAMILY TYPES poi su ADD e aggiungiamo il nuovo parametro che chiameremo "altezza"

7.PNGPer ultimo inseriamo i valori dimensionali che riguarderanno le differenti altezze che interesseranno il nostro albero.

8.PNG

Questa specie arborea è presente in Via di San Gregorio che dal Circo Massimo porta al Colosseo:

VIA S GREGORIO.PNG

Abbiamo così riprodotto il filare di pini ai quali non abbiamo spento il parametro della chioma in quanto si tratta di alberi sempreverdi.

2_2.PNG

1_0.PNGIn allegato a questo post trovate il file per scaricare l'albero coi parametri già impostati.

Ven, 08/05/2015 - 15:48

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