
Buonasera!
Ho finalmente ripreso in mano il progetto del mio piano della Torre A, piano 15.
Per ora ho definito l'organizzazione spaziale del piano, con la suddivisione degli alloggi, e in essi degli ambienti.
Si tratta di piccoli appartamenti (per alloggio temporaneo): alcuni monolocali, altri con due vani, uno infine con due stanze da letto, per eventuali necessità di una famiglia più numerosa.
In posizione emisimmetrica rispetto all'accoglienza di piano ho posizionato un'area comune ad uso libero, data la minima disposizione di spazio interno degli appartamenti. Sono presenti anche due terrazze comuni, con affacci opposti.
La fascia esterna al filo degli appartamenti viene gestita come piccolo affaccio privato, ma anche come attraversamento libero in caso di necessità d'uso delle scale esterne di emergenza.
Sarà questa fascia ad ospitare il sistema di schermatura che andrà a caratterizzare la facciata del piano. Tale sistema, di cui procederò a sviluppare il modello parametrico, correrà costante intorno all'edificio, considerate le simili necessità di ombreggiamento dell'affaccio Est e Ovest.
Da domani mi metto all'opera!
Vi allego le bozze delle prime due tavole, chiaramente mancanti dell'aspetto principale, ovvero la facciata.
Vorrei lasciare lo spaccato il vista hidden lines, è possibile?
A presto
Mar, 16/06/2015 - 22:49

Il progetto, nella sua forma attuale, propone l’introduzione nel lotto assegnatoci di due edifici in linea, sul fronte di Via Aslago, un edificio a ballatoio, sul versante opposto , e un edificio a corte aperta inserito tra via Pietralba e via Aslago. Come già accennato precedentemente il problema centrale del progetto è la sua collocazione: orientato longitudinalmente sull’asse Nord-Sud e a ridosso di una montagna che, soprattutto d’inverno, crea situazioni di forte ombreggiamento. Per questo motivo abbiamo progettato ogni singolo alloggio con un doppio affaccio in modo da avere il massimo della luce possibile.
Tuttavia, dopo aver cambiato il progetto rispetto alla consegna precedente, ripartiamo dall’analisi dell’ombreggiamento nei vari periodi dell’anno.
Equinozio autunnale_ore 9:00 Equinozio autunnale_ore 12:00
Equinozio autunnale_ore 16:00
Solstizio invernale_ore 10:00 Solstizio invernale_ore 12:00
Solstizio invernale_ore 16:30
Equinozio primaverile_ore 9:00 Equinozio primaverile_ore 12:00
Equinozio primaverile_ore 17:00
Solstizio estivo_ore 9:00 Solstizio estivo_ore 12:00
Solstizio estivo_ore 17:00
La modellazione degli edifici è stata chiaramente filtrata da una sintesi delle forme, tentando di mettere in evidenza gli elementi architettonici “critici” che fanno parte del nostro progetto. Notiamo che sia gli edifici in linea che quelli a ballatoio su via Aslago e sul parco opposto hanno una volumetria ricavata dalla sovrapposizione e dal ribaltamento di bow-window (con un chiaro riferimento alle architetture di C.F. Moller nel complesso Obro 105) e dunque un insieme di pieni e di vuoti che creano interessanti effetti di luce ed ombra – soprattutto al mattino essendo orientati ad est. Affianca questi due volumi un edificio a C che accorpa due funzioni: studentato ai primi due piani e duplex per coppie agli ultimi due. In questo caso la problematicità è insita nella tipologia dell’edificio, un edificio a ballatoio, che se da un lato ci permette di creare degli spazi comuni e di collegamento utilizzando due ballatoi (uno di servizio e l’altro, più largo, che diventa un vero e proprio terrazzo condiviso con un chiaro riferimento progettuale all’Oskar von Miller forum di T. Herzog), dall’altro è la ragione di forti umbre su entrambi i lati degli edifici.
Per analizzare meglio quanto descritto, oltre alla vista complessiva per l’analisi progettuale scattiamo delle viste in alcuni punti significativi del progetto e successivamente eseguiamo anche l’analisi solare.
Vista passaggio delle case a ballatoio
Vista spazio interno Vista passaggio dello studentato
Passiamo ad alcuni scatti dell'analisi solare:
Notiamo subito che le ipotesi di prima sono grosso modo vere: i ballatoi dello studentato creano forti situazioni di ombra, così come fortemente ombreggiate sono i vari passaggi e tagli volumetrici che abbiamo effettuato su tutti gli edifici. Inoltre le corti sono fortemente soleggiate così come gli aggetti dei bow-window.
Una soluzione ai ballatoi e ai passaggi che stiamo cercando è quella di poter creare dei ballatoi e dei passaggi di collegamento come una serie di strutture “aggrappate” ai corpi di fabbrica scegliendo dei materiali semitrasparenti o in alcuni casi quasi del tutto per poter ridurre al minimo la quantita di ombre proiettate (e chiaramente ridurre in questo modo anche i ponti termici).
Per il secondo problema, quello del soleggiamento eccessivo delle corti, proviamo a servirci delle alberature e a fare l’analisi solare di conseguenza.
Adesso facciamo una nuova analisi solare con l'inserimento di alberi lungo tutto il lotto:
Evidentemente l’utilizzo delle alberatura è importantissimo nella progettazione di lotti edilizi così estesi. L’albero inteso come una vera e propria massa architettonica può cambiare enormemente la qualità dello spazio non solo visivamente ma anche, e per l’appunto l’abbiamo visto nell’analisi, nell’’offrire un giusto mezzo di difesa alle zone eccessivamente soleggiate.
P.S.Il progetto chiaramente è in continua evoluzione! Ci riserviamo dunque di continuare ad aggiornare con schizzi e considerazioni questa consegna.
Dom, 14/06/2015 - 16:03

Hi there,
Today i'm going to show another little workflow, still using Dynamo and Revit. As i show in my previous post i use Dynamo to automate the loadable families showroom creation. That workflow wasn't not working for Doors and Windows, because they need to be hosted on a wall.
I struggled a little bit to find a workflow allow me to create this kind of showroom. Actually this is a dirty workflow, and here i really see the issue with my lack of ability in coding. I think that couple of lines of code can do the same job in less time. But i don't know how to code and this workflow is pretty effective so i'm going to show it.
so this is the results: all the doors types in the project are placed on a wall and ready to be used.
Here is the worklow. I start from a black file with some doors families loaded inside. First i'm going to use Dynamo to read how many doors family types are in the projects. the "All Family Types Of Category" is going to read how many family types are loaded in my project.
Then i'm going to create manually 42 doors all of the same type. I'm goinn to use array tool from revit is pretty fast. If i make more than 42 doesn't matter. Here is where my workflow is broke. I've tried to find a way to place multiples door on wall in Dynamo but i did not find any node. Using code you can skip this step.
Then i just have to hit the run button and the node "Family Istance.Set Type" will replace the istances with each type in the project.
The istances are well organized, family by family

1_Per creare questo tipo di modello dobbiamo in primo luogo di tutto aprire un nuovo archivio da 'New concettuale mass' e creare un 'New family mass'.
2_Nel secondo passo dobbiamo cambiare le unità di misura a metri.
3_Per continuare facciamo le distinte altezze che ha il nostro albero, distinguendo in primo luogo il tronco della chioma, e nel caso del cipresso facciamo nella parte superiori livelli più prossimi.
4_di seguito facciamo i circoli in ogni livello che determinano il perimetro dell'albero tanto del tronco come della chioma.
5_per creare il volume della chioma dell'albero dobbiamo selezionare tutti i circoli e creare la massa con 'create mass', in questo modo vasari unisce tutti i perimetri selezionati e fa la chioma dell'albero.
6_di seguito dobbiamo inserire l'albero in un nuovo progetto, per quello dobbiamo salvare il file come family mass ed aprire un nuovo progetto con vasari. allora nell'opzione di 'Place mass' dobbiamo dargli a 'Place on work plane' ed inserire il nostro albero.
CIPRESSO: Come la gran maggioranza delle conifere, sono di foglia perenne, possono raggiungere i 20 m di altezza con un diametro approssimato di circa 60 cm. Il suo corpo è piramidale, di crescita rapida nei primi anni di vita, rallentandosi dopo e potendo raggiungere i 300 anni di vita. Possiedono un tronco retto e di corteccia magra nella che si formano fessure longitudinali. Le foglie sono molto picole. Il cipresso ha le radici verso il basso, normalmente non espandono longitudinalmente, per quello che normalmente usano in zone il cui pavimento è fragile. Inoltre grazie alla sua chioma verticale si creda un'ombra molto puntuale ed allungata che può usare per delimitare zone di una maniera molto chiara.

The aim of this delivery was to model a chosen tree in Vasari. In our case, the trees in front of the building were truly important for what concerns shadows and solar radiation. Thus, we decided to model a pine tree, exactly the one we had in front of our façade.
First of all, using a picture of the pine tree, we were able to measure its dimensions. Using these dimensions we modeled the tree in Vasari.
In order to model the tree, we had to create 4 different levels, each of them corresponding to a specific dimention taken from the picture. So, we realized a cylinder for the trunk and three circles for the crown.
Later, we assigned the parameters to the pine tree. More specifically, the one of the height. We assigned three different parameters: 5, 10 and 20 meters.
In order to activate the parameters we ought to insert the tree in a project. Hence, we put our model in Trasimeno Square.