Copertura
Per questo secondo progetto ho voluto provare ad usare le famiglie adattive appena imparate.
Sono partito dunque inserendo cinque punti e rendendoli adattivi, in modo da poterli poi inserire successivamente in una nuova famiglia. Fatto questo li ho collegati con dei segmenti e controllato il corretto funzionamento. Inoltre ho diviso le linee tra i punti in più pezzi credendo che questi potessero aiutarmi poi a collegare un'altra famiglia adattiva con lo scopo di creare delle controventature.
Creo ora la famiglia delle controventature. Faccio una semplice prova inserendo due punti collegati da una linea, creo una circonferenza giacente nel piano di uno dei due punti e realizzo la forma. Ho inoltre parametrizzato il raggio della circonferenza in modo da poter vedere subito gli effettidi diversi diametri.
Assemblo il tutto. Apro una nuova famiglia, realizzo cinque spline giacenti sul piano XY ma con direzioni diverse, in modo da poter realizzare una copertura un po' movimentata. Divido ogni spline in 7 punti, come primo tentativo. Inserisco dunque la famiglia adattiva, un punto per ognuna delle 5 spline ripetuto per 7 volte. A questo punto gioco un po' con le spline per trovare la forma che più mi soddisfa.
PROBLEMA: Inserisco le controventature, sicuro che i punti che ho inserito nella famiglia di partenza mi sarebbero stati d'aiuto grazie al 3DSnap, eppure.... A quanto pare non riesco a far riconoscere al'asta il punto al quale dovrebbe agganciarsi, bloccandosi anzi sulla superficie. Ho provato con vari TAB, ma non riesce ad agganciarsi al punto. Ho ache cercato di "spegnere" l'estrusione e lasciare così nuda il segmento con i suoi punti ma non me ne dà l'opportunità.
IPOTESI REALIZZATIVA: Per ora mi accontento e anzi, immagino che queste aste potrebbero essere delle canne di bambu che, tramite semplici legature, potrebbero andarsi ad appoggiare alla struttura. Altrimenti potrebbero essere costituite tra assi di legno con dei tagli i quali, andandosi ad incastrare nella sagoma principale, ne assicurerebbe la stabilità.
La struttura potrebbe essere invece realizzata come:
- Una singola sagoma cercando di ottimizzare il nesting dei pezzi. In caso questo lasciasse troppo materiale si potrebbe
- Realizzare 5 segmenti, fissandoli tra loro con viti e bulloni.
Risultato finale: la struttura è pensata come un'opera con molteplici funzioni: ci si può arrampicare sopra, può essere coperta per garantire protezione sotto di essa, può ospitare degli spazi dove leggere i vari libri messi a disposizione dal book-sharing o molto altro ancora. Come sistema di ancoraggio ho pensato di ricoprire di terra di riporto i tre appoggi principali in modo da creare una continuità con il terreno e chissà, magari dopo qualche tempo questa potrebbe essere completamente ricoperta di verde, andandosi quasi a nascondere tra le altre strutture nel parco.
Commenti
StefanoConverso
Dom, 21/05/2017 - 22:24
Collegamento permanente
Molto interessante!
hai ottenuto una forma stimolante! E spiegato abbastanza bene la modellazione,
è uno dei post migliori in questo senso! Per risponderti, però non entrerò nel merito "modellativo".
Ti faccio un appunto, non pensi che dovrebbero, le assi di sopra, legarsi a qualcosa
di "fisico" su quella di sotto. Il famoso "face based", o qualcosa di diverso? Pensa,
ad esempio, a vari tipi di incastri. Cosi risolvi due problemi, quello modellativo e quello costruttivo.
E' un pò questo, in fondo, il senso delle "dime", costringerci, tutti, a questo tipo di ragionamenti.
Poi ci sono temi strutturali, nel senso di capire che tipo di comportamento ha questa
struttura, e quindi che tipo di costruzione adottare, di conseguenza.
Molto bravo comunque!
Soprattutto interessante architettonicamente come struttura "dentro-fuori"