SBJ - BG - Progetto d'Esame - BÖCKERTRÄD | Botta - Germano
Stefano BOTTA - Bianca GERMANO
Progetto: BÖCKERTRÄD | Leggere - Studiare - Condividere
CONCEPT
L'ipotesi progettuale di una libreria/seduta da bookcrossing è nata in relazione al primo sopralluogo e alle discussioni effettuate sia in classe che al FabLab, durante le quali era sorta questa suggestione che abbiamo deciso di prendere in considerazione come idea cardine. Si era parlato insieme della necessità di tavolini sui quali poter lavorare oltre che di sedute, per cui il concept di base doveva essere quello di una "stazione di lettura", una sorta di studiolo, un progetto unico ma versatile e multifunzionale, come uno scrittoio che fosse al contempo libreria in modo da permettere lo studio, la lettura e la condivisione dei libri. Altro carattere importante voleva essere il dialogo con la natura circostante del parco, con la quale l'arredo si sarebbe dovuto andare a interfacciare direttamente; l'immagine principale era quella della lettore in mezzo al bosco, del trovare un angolo per se stessi nel verde in cui potersi dedicare allo studio o semplicemente leggere un buon libro.
Come l'albero è uno degli cardini primari del bosco, nel nostro caso del parco, così il progetto voleva essere un elemento fulcro per la lettura lo studio e la condivisione, facendo quasi le veci di un rifugio come lo è un albero per gli abitanti del bosco. Da qui il nome del progetto, BÖCKERTRÄD - "albero dei libri" dallo svedese.
EVOLUZIONE (Ipotesi Precedenti)
La prima ipotesi si configurava come un insieme di elementi unici pieni e giustapposti fra loro in modo sequenziale, alcuni con tavoli e altri senza, dietro i quali si andavano a inserire a incastro dei ripiani per i libri. L'idea era quella di progettare sedute componibili in modo sempre diverso e da porre nei pressi di alberi come a plasmare spazi chiusi - aperti, come delle piccole biblioteche all'interno del parco. Il problema sostanziale di questo progetto era il quantitativo eccessivo di materiale, nonché la necessità di proteggere i libri dalle intemperie e poterli spostare facilmente.
Si è cercato quindi con l'ipotesi successiva di ridurre il quantitativo di materiale necessario e si è iniziato a ragionare sul tema dell'incastro e del montaggio degli elementi. In un primo momento si è pensato all'uso di asole continue come soluzione, tuttavia durante le revisioni è stato fatto presente l'inconveniente del ristagno dell'acqua in cui si poteva incorrere con tale idea. Inoltre si è deciso di trovare una soluzione formale più stabile per la seduta, in modo tale da farla rispondere meglio alle sollecitazioni meccaniche.
L'ultima ipotesi a cui si è giunti è stata quella di ragionare su incastri puntuali piuttosto che su asole continue, in modo tale da ridurre per quanto possibile i punti di ristagno. Il progetto finale si configura quindi come un insieme di elementi progettati a incastro per formare un'unica postazione di lettura, studio e sharing di libri. La soluzione per la libreria è stata quella di immaginare un contenitore fisso (che facesse da sostegno anche alla seduta), nel quale inserire scatole ottenute con cartone pressato e quindi facilmente movibili in caso di pioggia o la notte per non lasciare incustoditi i libri. Sempre per questioni di deflusso dell'acqua sugli elementi del progetto, lo scrittoio e la libreria sono leggermente inclinati per permettere lo scolo dell'acqua piovana, così come schienale, sedile e ombreggiamento superiore sono stati traforati per ridurre gli effetti del ristagno.
PROGETTO degli ELEMENTI
Il primo elemento progettato è stato la sagoma laterale della seduta, la quale è stato il pezzo che ha subito più varianti durante tutta la fase progettuale poiché era stato identificato un po' come l'icona del progetto stesso. Si è usata come family un generic metric model, partendo innanzitutto delineando dei piani di riferimento (compreso successivamente anche quello obliquo), mediante i quali si è disegnato poi il profilo della seduta, andando a lavorare sull'inclinazione, ma soprattutto sulle due altezze maggiore e minore atta a creare quest'ultima. Nel disegnare dell'estrusione, sono stati posizionati anche quelli che sarebbero divenuti gli incastri per gli altri elementi. Inoltre si è inserito un parametro per determinare il materiale del pezzo; tale materiale è stato creato ex novo dall'editor dei materali e impiegato successivamente per tutti gli elementi del progetto (stesso è valso per le scatole, in cui il parametro materico è stato creato come cartone).
Nel progettare lo schienale della seduta, si è scelto di idare un elemento unico con incastri puntuali da connettere al retro della libreria e alla sagoma laterale. Si è deciso di traforarlo per alleggerirlo, migliorare il deflusso dell'acqua piovana, e dargli al contempo un aspetto caratteristico; l'idea degli intagli così prodotta riprende dall'idea di "albero dei libri" simulando l'intreccio delle fronde, come se si trattasse di una coltre di rami. Sul fondo dello schienale sono state aggiunte in un secondo momento le iniziali del corso e degli autori del progetto.
Secondo il medesimo ragionamento sul richiamo all'intreccio delle fronde, anche lo la seduta è stata intagliata in modo tale da facilitare lo scolo dell'acqua su di essa. Inoltre, rispetto allo schienale e all'ombreggiamento superiore, gli intrecci sono più fitti e spessi per migliorare la resistenza meccanica dell'elemento pur mantenendolo forato. In questo caso si è fatto uso di una family face based model così da facilitarne l'inserimento sulle facce degli incastri. Si è partiti da un semplice rettangolo regolato dalla geometria di riferimento precedentemente disegnata, per poi andare ad agire su diegno degli intagli e sull'aggiunta degli incastri.
Discorso analogo a quello della seduta è stato quello dell'ombreggiamento superiore, sempre progettato a partire da un face based model, le cui dimensioni sono state parametrizzate come nel caso degli altri elementi e sono uguali a quelle della seduta. In questo caso tuttavia gli intrecci sono più sottili perché non era necessaria altrettanta resistenza meccanica.
Mediante un generic metric model, si è passati a progettare quindi le parti strutturali dello scrittoio. L'elemento a C in questione è stato disegnato ed estruso sulla base dei piani di riferimento che erano stati definiti in base alle dimensioni necessarie che si erano stabilite; l'asimmetria dei bracci era necessaria per permettere il passaggio e l'accesso al sedile. Anche in questo caso, si sono disegnati i fori che avrebbero ospitato poi gli incastri con il tavolino e il resto della seduta.
Discorso analogo si è effettuato per l'elemento L frontale dello scrittoio, disegnato anch'esso a partire da un generic metric model e munito degli incastri per l'elemento C e per il tavolino.
Il tavolino è stato progettato sempre a partire da un generic metric model, prestando attenzione in particolare al foro d'incastro con l'elemento L sottostante (per i quali erano stati parametrizzati sia l'ampiezza del foto che la distanza dagli estremi visto che queste dimensioni sono cambiate spesso durante il progetto). Essendo un tavolino, non era possibile traforarlo per questioni di scolo dell'acqua piovana, così si è deciso di produrre incastri obliqui in modo tale che questo risultasse motato leggermente inclinato per evitare il ristagno dell'acqua piovana; per il medesimo motivo, gli incastri progettati sono pochi e puntuali.
Il retro della libreria, disegnato a partire dalla sagoma precendemente progettata, si configura invece come un elemento pieno in cui sono stati definiti gli stessi fori per gli incastri di ombreggiamento superiore, sedile e schienale della seduta.
Gli elementi della libreria sono stati invece disegnati come pezzi semplici in family distinte di generic metric models, per poi essere ricomposte in un unica family madre per facilitarne la composizione successiva nel progetto.
Quello che segue è uno schema esemplificativo di montaggio delle parti per incastro secondo come sono state progettate.
PROGETTO ULTIMATO
Il progetto ultimato si presenta come un'unico elemento polivalente costruito mediante pannelli di legno marino stratificato e cartone pressato per quanto riguarda le scatole della libreria.
Si è prodotta anche una Schedule in cui sono stati contati gli elementi impiegati nel montaggio di una seduta da bookcrossing, andando in particolare a valura anche il quantitativo di legno necessario per la realizzazione del progetto, in termini di volume e peso.
Sulla base delle informazioni ricevute dagli incontri con Devoto, si è cercato di comporre gli elementi del progetto su pannelli 1220x2440mm di legno marino stratificato in modo da sfruttare il più possibile lo spazio ed evitare eccessivi sprechi di materiale; il risultato è stata la produzione di tre pannelli contenenti tutti gli elementi.
MODELLO
Di seguito sono state riportate alcune foto delle fasi principali di montaggio del modello in scala che è stato costruito per la consegna d'esame, con particolari focus sugli incastri primari della struttura.