Assemblaggio formale parametrico

  • Posted on: 27 April 2020
  • By: Guendalina Tassi

Il primo passo è stato quello di creare una nuova famiglia, utilizzando un “metric generic model”.

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Sono stati inseriti due piani di riferimento chiamati “larghezza” e “lunghezza” che diventeranno poi i corrispettivi del solido che andremo a creare.

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Il passo successivo è stato quello di quotare la distanza tra i piani

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e di creare dei nuovi “tipi di famiglia” che chiamerò: “lunghezza”, “larghezza” e “spessore”. Troviamo già in “vincoli” una “default elevation” che utilizzerò in seguito come “altezza da terra

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Creati i nuovi parametri, li vado ad assegnare alle quote messe in precedenza.

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Ora posso disegnare il mio solido, metterlo in modalità “ombreggiata”

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e allinearlo ai piani di riferimento, mettendo il lucchetto ad ogni lato.

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Anche in prospetto

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vado ad aggiungere altri due piani di riferimento “piano di riferimento” e “spessore”; il primo diventerà, il nuovo piano di riferimento dove si poserà il solido; il secondo, invece, determinerà lo spessore.

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Anche qui andrò a quotare la distanza tra i piani

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e assegno i parametri precedentemente creati.

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Allineo il mio solido ai piani creati e metto il lucchetto.

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Mi metto in vista 3d e assegno al mio solido un valore per ogni parametro. In questo caso ho creato un cubo 2x2x2 con un’altezza da terra di 0,5m.

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Salvo la famiglia che ho creato, la chiudo

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e apro un nuovo progetto metrico senza alcun template.

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Carico la famiglia appena creata da “inserisci -> Carica Famiglia”

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Che vedrò sotto la tendina “Modello Generico”

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Prima di inserirlo nel progetto, andrò a creare una griglia 8 x 22 con i piani di riferimento per andare successivamente a posizionare i diversi solidi. Ho voluto ragionare su una griglia sulla quale i parametri delle “larghezze” del solido creato in precedenza fossero sempre le stesse ma variassero invece le “lunghezze” e gli “spessori”. Le “lunghezze” partiranno da 1m, mentre gli “spessori” da 1.7m.

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Quoto i piani orizzontali, li distanzio l’uno dall’altro di 1m e gli metto il lucchetto.

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Per i piani verticali utilizzo lo stesso procedimento con la differenza che solo la prima distanza sarà da 1m, dopo di che decrescerà, a due a due, di 20cm (1m – 0.8m – 0.8m – 0.6m – 0.6m - 0.4m – 0.4m - 0.2m – 0.2m), poi di 10cm (0.1m - 0.1m) e infine di 5cm (0.05m – 0.05m – 0.05m) per poi ricrescere allo stesso modo ma arrivando fino a 0.6m.

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Dopo aver creato la griglia, rinomino e modifico la famiglia con i nomi degli spessori che utilizzerò

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E duplicandola più volte e modificando i parametri, andrò a creare tutti i parallelepipedi che inserirò nel progetto.
1x1x1.7m
1x0.8x1.5m
1x0.6x1.3m
1x0.4x1.1m
1x0.2x0.9m
1x0.1x0.7m
1x0.05x0.5m

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Ora inizio ad inserirli nella griglia in modo alternato

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fino a completarla.

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Metto le ombre

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E poi la vista 3d senza ombre

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E con le ombre.

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Ora voglio vedere cosa succede in pianta e in 3d alle ombre se vario solo l’altezza da terra di ogni parallelepipedo, allineandoli tutti con il parallelepipedo più alto (quello da 1.7m).

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Oltre a “cambiare il motivo” del progetto, variano anche le ombre essendoci corpi volanti.

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Dates: 
Lunedì, 27 Aprile, 2020 - 17:26
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Commenti

Ritratto di StefanoConverso

Bel post, ben fatto
e bel componente, che mette insieme "parametricità e arbitrio".
Hai sfruttato alla grande, in chiave espressiva, i piani di riferimento e la compressione/dilatazione.
Interpretazione magistrale del tema, direi.

Brava!   Abbiamo però cambiato l' immagine per metterti in Top Rated :)

Saluti dal Team e complimenti a tutto il corso che cresce a vista d'occhio!
Ma non vogliamo lasciare nessuno indietro quindi scrivete se avete problemi!